Lo diciamo sempre: informarsi è potere. Solo con la fame di sapere si superano gli ostacoli, si fanno scelte consapevoli e – perché no – si combattono certe assurdità con più veemenza.
🗑️ In questi giorni, mentre seguivamo il dibattito sulla TARI e su SETA (la società che gestisce la raccolta rifiuti anche a Caselle), ci siamo imbattuti in un articolo davvero ben fatto: chiaro, documentato, completo. Complimenti a La Voce, che l’ha pubblicato.
👓 Però – diciamolo – non tutti hanno il tempo (o la voglia) di leggere testi lunghi e tecnici. E allora eccoci qui: con il nostro stile semplificato, abbiamo preparato un sunto “digeribile” per tutti. Lo sappiamo, a volte tagliamo un po’ con l’accetta… ma l’obiettivo è uno solo: far capire cosa succede dietro le quinte delle tariffe e dei cassonetti.
💡 Leggete il nostro riassunto, fatevi un’infarinatura, poi passate all’articolo originale che trovate linkato in fondo: vedrete che con un po’ di contesto in più, vi si apriranno nuovi scenari. Ringraziamo ancora il giornale La Voce per il lavoro svolto, a cui ci siamo ispirati per questa piccola spiegazione in salsa Ticronometro.
Buona lettura… e buona raccolta (di informazioni)!
♻️ SETA, rifiuti e poltrone: Iren si avvicina, i Comuni osservano (distratti?)
Chi gestisce la raccolta dei rifiuti nei nostri Comuni? Non è una domanda da salotto, ma un pezzo importante del nostro portafoglio e della qualità della vita. Dietro bidoni e cassonetti, infatti, si muove una partita ben più grossa: quella del potere nelle partecipate pubbliche. E a Caselle — che detiene il 3,33% [2] della società SETA S.p.A. — questa partita si gioca eccome.
🔄 Cambia il presidente di SETA, la società che da oltre vent’anni gestisce la raccolta rifiuti in buona parte del Piemonte (Caselle compresa). L’attuale presidente, Massimo Bergamini, è prossimo alla pensione e, per legge, non potrà più ricoprire incarichi retribuiti in società pubbliche. Potrebbe restare gratis… ma, con ogni probabilità, non gli interessa (anche se ufficialmente non è ancora detto).
🎯 A muoversi in anticipo è Elena Piastra, sindaca di Settimo (il Comune con la quota pubblica più alta in SETA: 9,99%). Sta cercando un successore. Ma non è solo una scelta tecnica: è una mossa politica in una scacchiera sempre più affollata.
💼 Perché nel frattempo, IREN, colosso dei servizi ambientali (quello che fornisce luce, acqua e gas in mezza Italia), è già dentro SETA col 48,85% delle quote. E forse vorrebbe di più. Come? Magari con un aumento di capitale [1] o con la cessione di quote da parte di Comuni più piccoli.
📉 Con la nascita di AR-Piemonte, la nuova autorità regionale che accentra le decisioni sui rifiuti, i Comuni stanno progressivamente perdendo potere. Se anche SETA dovesse passare sotto il controllo di IREN, il rischio concreto è che le scelte sulla gestione dei rifiuti vengano prese sempre più lontano dai territori.
E i cittadini? A guardare e pagare.
(Come ora, direte voi… ma forse con ancora meno voce in capitolo.)
💰 Eppure SETA i conti li ha in ordine: oltre 2,5 milioni di utile nel 2024. Perché allora cedere terreno? La risposta, come spesso accade, è nella politica. Chi guiderà SETA potrebbe influenzare alleanze, poltrone e perfino le prossime elezioni.
⏳ Intanto Caselle, con il suo piccolo ma significativo 3,33%, può ancora contare qualcosa. Se lo vorrà. Se starà sveglia.
Per ora, sappiamo solo una cosa: i giochi sono aperti. E chi non si siede al tavolo, finisce nel sacco… dell’indifferenziata.
[1] Aumento di capitale significa che una società decide di emettere nuove azioni per raccogliere soldi freschi. Chi partecipa a questo aumento, versando denaro, ottiene nuove quote della società.
Nel caso di SETA, si teme che venga fatto un aumento di capitale riservato solo a IREN: in pratica, IREN metterebbe soldi nella società, diventando proprietaria di più azioni e aumentando il proprio potere decisionale, magari superando il 50% e prendendo il controllo.
Se i Comuni non partecipano (perché non hanno soldi o non vengono messi in condizione di farlo), perdono peso e la società diventa sempre più privata.
[2] Con l’entrata del comune di Mappano nel consorzio, una piccola percentuale è stata ceduta al comune di Mappano
🧐 Letto il nostro sunto?
Per tutti i dettagli, nomi e retroscena vi consigliamo vivamente di leggere l’articolo originale:
👉 “Iren ha messo gli occhi su Seta e Piastra si muove su più tavoli”
📎 Lo trovate al seguente link: https://www.giornalelavoce.it/news/attualita/607655/iren-ha-messo-gli-occhi-su-seta-e-piastra-si-muove-su-piu-tavoli.html