Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.
Perché diciamolo: i documenti pubblici sono importanti, certo, ma letti così, uno dopo l’altro, hanno l’effetto di un sonnifero preso dopo il pranzo della domenica. Noi invece vogliamo offrirvi una lettura un po’ più frizzante, per rendervi partecipi del dietro le quinte della macchina comunale senza bisogno di una laurea in Diritto Amministrativo. E se vi viene voglia di approfondire (succede, eh), per ogni vicenda troverete il link all’atto originale. Ma andiamo con ordine…
Era una tranquilla mattina di maggio quando in Comune si svegliarono con una certezza: l’IVA non si liquida da sola. Ed ecco allora la determinazione 290 che, con la precisione di un contabile svizzero e la poesia di un estratto conto, certifica un versamento di ben € 125.120,40 all’Agenzia delle Entrate. Una cifra che, a occhio, equivale a un caffè al giorno per ogni casellese… per i prossimi 27 anni. E tutto per coprire l’IVA su mense, farmacie e… peso pubblico (che esiste ancora, sì).
Intanto, in un altro ufficio, qualcuno sussurrava: “Ma quanto ci è entrato dai permessi edilizi?”. Ed eccoci alla determinazione 289, che accerta l’incasso di € 9.855,51 per gli oneri concessori riscossi a partire dal 5 aprile. Un bel gruzzoletto, raccolto in silenzio come una formichina diligente. Non sappiamo quanti mattoni ci si possano comprare, ma sicuramente bastano per rifare un bel muretto divisorio tra zona edificabile e zona sogni.
Ma il vero colpo di scena arriva con la determinazione 288, in puro stile “Cantiere & Intrigo”. Si parla dei lavori alla scuola Collodi, già affidati alla ditta Silidea, che ora però chiede di far fare una parte del lavoro alla SAP S.R.L., per € 40.000 di opere murarie. “Va bene”, dice il Comune, ma solo dopo aver ricevuto più documenti di quanti ne servano per adottare un panda. Il subappalto è approvato, i lavori vanno avanti, e tutto scorre secondo regolamento. Ma c’è da dire: tra visure, DURC, dichiarazioni varie e mezzi in cantiere, viene da chiedersi se la scuola sarà antisismica… o antinoia.
E proprio quando pensavamo che l’unico sentimento sopravvissuto in mezzo a tutta questa burocrazia fosse la pazienza, ecco una pubblicazione di matrimonio: Carlo e Di Gennaro promettono amore eterno e lo fanno nero su bianco, timbrato e pubblicato. Perché a Caselle, anche il cuore si registra in triplice copia.
Insomma, oggi il Comune ci ha regalato una giornata fatta di IVA, mattoni, subappalti e promesse d’amore. Una normale mattina, nel paese dove anche l’amministrazione ha un cuore – purché protocollato.
📄 Determinazione n. 288 – Subappalti e matite appuntite
🏠 Introduzione:
Chi pensa che l’edilizia scolastica sia solo cemento e mattoni, non ha mai letto una determinazione comunale. Per la scuola Collodi, si muovono carte, firme e subappalti come in una partita di Risiko. L’obiettivo? Rendere la scuola più sicura, a colpi di decreti e dichiarazioni sostitutive.
💬 Cos’è successo?
La ditta Silidea Costruzioni, già assegnataria dei lavori di ristrutturazione della scuola Collodi, ha chiesto di affidare parte degli interventi alla SAP S.R.L., per 40.000 euro di opere edili. Dopo un’analisi degna del KGB, il Comune ha dato il via libera.
💰 Cifre coinvolte?
Il subappalto ammonta a € 40.000, di cui € 1.174 per oneri di sicurezza. Totale finale (IVA inclusa): € 44.000. Più di 3 euro per ciascuno dei 13.941 casellesi: che ciascuno porti almeno una tegola!
🏢 Azienda coinvolta?
SAP S.R.L., sede a Ivrea. Sì, dove fanno le macchine da scrivere… e ora anche tetti scolastici.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Si completa un lavoro importante per la sicurezza scolastica.
❌ L’elenco delle dichiarazioni richieste al subappaltatore è lungo quanto una tesi di laurea in giurisprudenza.
🔍 Curiosità:
Nel subappalto si cita anche l’obbligo di esporre il nome della ditta in cantiere. Finalmente i cartelloni da cantiere con più scritte di un volantino elettorale!
📄 Determinazione n. 289 – Quelli che… il permesso a rate
🏠 Introduzione:
Nell’immaginario collettivo, chi costruisce lo fa “in grande”. Ma anche l’Ufficio Edilizia di Caselle si è messo a rateizzare, non solo i mutui, ma pure gli oneri concessori. Dopotutto, ogni mattone conta… anche quello pagato in tre comode rate.
💬 Cos’è successo?
Dal 5 aprile 2025 sono stati incassati € 9.855,51 per oneri concessori legati a pratiche edilizie. Il Comune ha accertato tutto, con precisione contabile e linguaggio da antico notaio.
💰 Cifre coinvolte?
Esattamente € 9.855,51. Una cifra sufficiente per rifare, forse, il marciapiede di una via laterale… ma che pesa come mattoni nelle casse pubbliche.
🏢 Azienda coinvolta?
Nessuna azienda nominata: sono tutte pratiche edilizie di privati. Insomma, il mattone resta il rifugio dell’italiano medio, e il Comune incassa.
🔎 Pro e Contro:
✔️ I soldi entrano in bilancio.
❌ Se ogni euro versato corrisponde a una riga di documento, siamo a 9.855 righe.
🔍 Curiosità:
In un mese, ogni casellese ha contribuito involontariamente con 0,71 centesimi a questi incassi. Altro che crowdfunding!
📄 Determinazione n. 290 – IVA che ti passa
🏠 Introduzione:
Se c’è una cosa che unisce mensa scolastica, piscina, farmacia comunale e persino il peso pubblico (sì, esiste ancora!), è… l’IVA. E come ogni mese, il Comune fa i conti con lo Stato: chi deve a chi?
💬 Cos’è successo?
È stata effettuata la liquidazione dell’IVA di aprile: una parte per i servizi commerciali, una per quelli istituzionali. Totale da versare all’Agenzia delle Entrate: € 125.120,40. Una cifra con cui si potrebbero comprare 1.250.000 mentine. Ma lo Stato preferisce il contante.
💰 Cifre coinvolte?
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IVA commerciale: € 2.564,24
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IVA istituzionale (split payment): € 122.556,16
Totale: € 125.120,40
🏢 Azienda coinvolta?
Studio Associato Dott. Russo e Dott.ssa Pavia – Cirié (TO). Sono loro a occuparsi della contabilità IVA.
🔎 Pro e Contro:
✔️ L’Ente è in regola e diligente.
❌ Ogni mese, lo Stato prende più di quanto un casellese medio guadagni in un anno.
🔍 Curiosità:
Questa IVA mensile equivale a quasi 9 euro per ogni abitante di Caselle, neonati inclusi. Ogni biberon è tassato metaforicamente!