Una delle cose belle dell’evoluzione tecnologica è che, stando comodamente a casa, in un batter d’occhio ti arrivano notizie da tutto il mondo. E non solo: puoi anche decidere quali argomenti seguire, in che ordine e con quale priorità. La tecnologia ti dà la possibilità di costruirti una scaletta su misura delle informazioni che ti interessano davvero.
E tra i primi posti, di solito, ci finisce la TARI. Perché? Per tanti motivi. Intanto la pagano praticamente tutti (tranne i ministeri, a quanto pare…), quindi è una tassa che ci tocca da vicino. È anche un ottimo termometro dell’umore collettivo: se aumentano le tariffe, parte il malcontento; se restano ferme o si annunciano sconti, scatta il sospetto.
La TARI è uno di quegli argomenti in cui le arrampicate sugli specchi sono all’ordine del giorno, tra sindaci che danno la colpa agli algoritmi, assessori che promettono agevolazioni “senza precedenti”, e comunicati che sembrano scritti da prestigiatori.
Insomma, è un classico tema da “prova di credulità pubblica”. Per questo parlarne – e confrontare quello che succede nei vari comuni – può essere molto più interessante di quanto sembri.
Prendendo spunto da due notizie apparse recentemente sulla stampa locale — una pubblicata su TorinoToday e l’altra su Cose Nostre — abbiamo provato a fare un confronto su un tema che tocca da vicino tutti i cittadini: il portafoglio.
Tari, tariffe invariate nel 2025 e più agevolazioni per i cittadini
https://www.torinotoday.it/economia/tariffe-tassa-rifiuti-tari-2025.html
TARI, la nota dolente degli aumenti in arrivo
https://www.cosenostre-online.it/2025/04/tari-la-nota-dolente-degli-aumenti-in-arrivo/
Il 2025 si prospetta molto diverso per i contribuenti torinesi e casellesi sul fronte della TARI, la tassa sui rifiuti. Mentre il capoluogo piemontese conferma un approccio volto alla stabilità e al sostegno sociale, nella vicina Caselle si profila un aumento tutt’altro che marginale.
Torino: nessun aumento e più sconti
A Torino, la Giunta comunale ha annunciato che le tariffe TARI rimarranno invariate per il 2025. Nonostante l’inflazione e l’aumento dei costi imposti dai parametri di efficienza dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), l’Amministrazione è riuscita a evitare rincari grazie a un allargamento della base imponibile e a una gestione attenta delle risorse.
Un segnale positivo arriva anche dalle agevolazioni: per le famiglie con ISEE basso sono previsti sconti dal 20% al 45%, da richiedere entro il 30 settembre 2025. Non solo: sono previste riduzioni anche per attività commerciali penalizzate da cantieri pubblici, associazioni no profit, scuole dell’infanzia e soggetti attivi contro lo spreco alimentare. Il pacchetto di misure rappresenta un investimento pubblico di oltre 8 milioni di euro, come sottolineato dall’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli: “Un impegno concreto verso famiglie e imprese”.
Caselle: aumenti del 7% e 11%
Scenario opposto a Caselle, dove la TARI 2025 è destinata ad aumentare. Secondo quanto anticipato nell’ultima Commissione Bilancio, si prospetta un rincaro del 7% per le utenze domestiche e dell’11% per quelle non domestiche. A evidenziare la portata del problema è lo stesso sindaco Marsaglia, che però scarica la responsabilità sull’algoritmo di calcolo dell’ARERA, dichiarando che “non si tratta di una decisione dell’Amministrazione”.
Sebbene la gestione del bilancio venga definita “sana” dalla responsabile del settore Celestina Olivetti, con un rendiconto 2024 in ordine e una seconda variazione di bilancio già all’esame del Consiglio Comunale, la voce rifiuti rimane una delle più critiche per i cittadini casellesi. Al momento non sono noti dettagli su eventuali agevolazioni per le fasce più fragili o per le attività economiche, lasciando un vuoto in termini di politiche di mitigazione sociale.
Due approcci, due politiche
Il confronto tra le due realtà evidenzia un diverso approccio politico e amministrativo. Torino ha scelto di investire risorse per alleggerire il carico fiscale, proteggere i più fragili e mantenere stabili le tariffe, anche a costo di un impegno finanziario importante. Caselle, invece, sembra subire la dinamica dei costi senza riuscire (o voler) mettere in campo contromisure strutturate (aspettiamo il prossimo consiglio comunale per saperne di più)
In un contesto economico ancora incerto, il confronto tra queste due scelte offre uno spunto di riflessione su come, a pochi chilometri di distanza, l’esperienza del cittadino possa cambiare radicalmente anche su una voce fondamentale come la gestione dei rifiuti.
Ma perché si arriva a concepire l’amministrazione in modi così diversi?
Un mio zio — buon’anima, saggio ed esperto di vita amministrativa — una volta mi disse: “Amministrare è un’arte. Hai i voti, hai i fan, ma all’atto pratico devi esserci portato”. È come giocare a scacchi: ogni mossa va pensata con attenzione, perché davanti a te non hai pedine, hai persone. E le persone non sono da gestire, sono da servire.
Amministrare significa offrire servizi, creare opportunità, dare aiuto quando serve davvero. Ogni investimento pubblico va valutato con cura, perché i benefici devono ricadere sulla maggior parte della popolazione, non solo su pochi. Quando si investe solo per categorie ristrette, i problemi — almeno quelli visibili — finiscono per superare i vantaggi.
Serve lungimiranza: puntare su interventi utili a tutti, sì, ma anche mettere da parte risorse per affrontare situazioni eccezionali. Come, ad esempio, attutire l’impatto della TARI nei momenti di crisi economica.
Ponderare le scelte, bilanciare le priorità, pensare in modo inclusivo: è questa la strada di un’amministrazione davvero utile ai cittadini.
In fondo, la differenza tra chi governa con responsabilità e chi scarica la colpa su un algoritmo sta tutta qui: nella capacità di ricordare che dietro ai numeri, ci sono delle vite.
Ecco perché conviene investire in modo giusto ed equo, piuttosto che inseguire soluzioni d’emergenza solo quando i problemi sono già esplosi — come spesso accade proprio con la TARI. Naturalmente, nemmeno l’idea di comportarsi da “salvadanaio umano” è sostenibile: non si può risparmiare su tutto. Serve equilibrio. Deve prevalere il buon senso.
La buona notizia è che tutto questo si può anche provare a misurare, in modo semplice ma efficace. Oggi si usano formule per tutto — dai bilanci ai calcoli dell’ARERA — quindi perché non usare anche una formula del buon senso?
Ed è proprio quella che vi proponiamo.
La formula BPC+ è un piccolo gioco utile per ragionare sull’impatto reale di ciò che viene fatto a livello amministrativo. Non ha la pretesa di essere scientifica, ma serve a stimolare il pensiero critico e il confronto, aiutando a capire se un intervento porta beneficio a molti… o solo a pochi.
La formula prevede alcuni coefficienti, soprattutto nel denominatore, che vanno impostati anche sulla base della propria esperienza personale e del buon senso comune. Proprio per questo può essere considerata un gioco civico, uno strumento didattico semplice e accessibile a tutti.
Qui sotto trovate alcuni esempi di applicazione della formula. I casi sono puramente inventati, ma servono a mostrare quanto possa essere intuitivo usarla per valutare – in modo divertente ma non banale – l’operato di un’amministrazione.
Ricordiamo che la formula è frutto di una riflessione “dal basso”, nata dall’osservazione della realtà quotidiana e dalla voglia di dare un peso concreto al concetto di “bene collettivo”.
✅ Caso 1 – Digitalizzazione dei servizi comunali
Descrizione: il Comune investe in una piattaforma online per prenotare certificati, segnalare problemi urbani e accedere ai servizi sociali. Aperta a tutti, facile da usare anche da smartphone.
Dati:
- Beneficiari: 12.000 (quasi tutta la cittadinanza)
- Impatto: 7 (risparmio di tempo, meno code, più trasparenza)
- Equità: 1.5 (aiuta anche chi ha difficoltà a muoversi)
- Visibilità: 3 (non fa notizia, ma si nota)
- Costo: 200 mila €
- Interessi privati: 0 (gara pubblica regolare)
- Ritorno politico: 2 (poco “spendibile” in campagna elettorale)
Formula:BPC+ = (12.000 × 7 × 1.5 × 3) ÷ (200 + 0 + 2)
BPC+ = 378.000 ÷ 202 = 1.871
📚 Caso 2 – Biblioteca comunale con apertura serale
Descrizione: il Comune investe per ampliare gli orari della biblioteca, assumere personale part-time e acquistare nuovi libri e postazioni digitali. Aperta anche la sera per studenti, lavoratori e famiglie.
- Beneficiari: 3.000 (tra studenti, famiglie, smart workers, pensionati)
- Impatto: 6 (spazio culturale accessibile, utile per lo studio e l’inclusione)
- Equità: 1.6 (aperta a tutti, gratuita)
- Visibilità: 3 (non fa scalpore ma piace)
- Costo: 120 mila €
- Interessi privati: 0
- Ritorno politico: 2
Formula:BPC+ = (3.000 × 6 × 1.6 × 3) ÷ (120 + 0 + 2)
BPC+ = 86.400 ÷ 122 = 708
☕ Caso 3 – Dehors al posto dei parcheggi
Descrizione: in alcune vie centrali si tolgono parcheggi per far spazio a tavolini e dehors per locali. Atmosfera più “vivibile”, ma proteste da residenti.
Dati:
- Beneficiari: 1.200 stimati (clienti e gestori)
- Impatto: 5 (gradevole per alcuni, scomodo per altri)
- Equità: 0.9 (favorisce commercianti e chi frequenta, penalizza chi abita lì)
- Visibilità: 4 (viene comunicata come “riqualificazione urbana”)
- Costo: 80 mila €
- Interessi privati: 3 (qualche “amico” tra i locali assegnatari)
- Ritorno politico: 6
Formula:BPC+ = (1.200 × 5 × 0.9 × 4) ÷ (80 + 3 + 6)
BPC+ = 21.600 ÷ 89 = 242
🎪 Caso 4 – Evento culturale “one shot”
Descrizione: il Comune organizza una serata-spettacolo con artisti noti, palco, luci, catering e servizio di sicurezza. Grande evento, ma solo una sera. Accesso gratuito, ma capienza limitata.
Dati:
- Beneficiari: 1.000 presenti stimati
- Impatto: 4 (piacevole, ma effimero)
- Equità: 1.2 (chi c’era se l’è goduto, chi non ha trovato posto… no)
- Visibilità: 5 (comunicazione massima, locandine ovunque)
- Costo: 150 mila €
- Interessi privati: 4 (agenzia eventi vicina ad ambienti politici)
- Ritorno politico: 7 (applausi, selfie e strette di mano)
Formula:BPC+ = (1.000 × 4 × 1.2 × 5) ÷ (150 + 4 + 7)
BPC+ = 24.000 ÷ 161 = 149
🏗️ Caso 5 – Riqualificazione di facciata
Descrizione: intervento estetico in centro storico: marciapiedi rifatti, arredo urbano nuovo, segnaletica ridipinta. Nessun servizio in più, solo “bello da vedere”.
Dati:
- Beneficiari: 2.000 stimati
- Impatto: 3 (piacevole ma non cambia nulla nella vita quotidiana)
- Equità: 1.1 (distribuito equamente nel centro)
- Visibilità: 5 (spot, articoli, visita ufficiale)
- Costo: 250 mila €
- Interessi privati: 2 (ditta ben nota)
- Ritorno politico: 7
Formula:BPC+ = (2.000 × 3 × 1.1 × 5) ÷ (250 + 2 + 7)
BPC+ = 33.000 ÷ 259 = 127
🚲 Caso 6 – Bonus bici elettriche
Descrizione: il Comune stanzia fondi per incentivare l’acquisto di bici elettriche. Contributo a fondo perduto fino a 500€, ma serve presentare fattura, ISEE, residenza.
Dati:
- Beneficiari: 250 persone
- Impatto: 6 (cambia la mobilità di chi le usa)
- Equità: 1.0 (solo chi ha soldi per anticipare spesa e fare burocrazia)
- Visibilità: 4 (ben pubblicizzato)
- Costo: 100 mila €
- Interessi privati: 1 (regole abbastanza trasparenti)
- Ritorno politico: 4
Formula:BPC+ = (250 × 6 × 1.0 × 4) ÷ (100 + 1 + 4)
BPC+ = 6.000 ÷ 105 = 57
🏀 Caso 7 – Campo da padel
Descrizione: il Comune investe in un campo da padel molto “di moda”, affidando la gestione a una società sportiva locale. Accesso a pagamento, uso riservato su prenotazione.
Dati:
- Beneficiari: 500 utenti stimati
- Impatto: 5 (piace a chi lo usa, ma è esclusivo)
- Equità: 0.8 (accesso solo per chi può permetterselo)
- Visibilità: 5 (foto, articoli, inaugurazione con fascia tricolore)
- Costo: 180 mila €
- Interessi privati: 5 (gestore già noto in ambito politico-sportivo)
- Ritorno politico: 6 (molto visibile, ma poco trasversale)
Formula:BPC+ = (500 × 5 × 0.8 × 5) ÷ (180 + 5 + 6)
BPC+ = 10.000 ÷ 191 = 52,3
🏚️ Caso 8 – Sede ristrutturata per un’associazione “vicina”
Descrizione: il Comune ristruttura un edificio semiabbandonato per darlo in gestione a un’associazione culturale con legami politici noti. Usato per eventi interni e mostre a bassa affluenza.
Dati:
- Beneficiari: 250 (soci, simpatizzanti e amici)
- Impatto: 3 (per chi partecipa è utile, ma molto limitato)
- Equità: 0.7 (chi non appartiene all’associazione non lo usa)
- Visibilità: 5 (grande comunicazione e inaugurazione con buffet)
- Costo: 250 mila €
- Interessi privati: 7 (gestione assegnata senza bando chiaro)
- Ritorno politico: 8 (foto, interviste, applausi di circostanza)
Formula:BPC+ = (250 × 3 × 0.7 × 5) ÷ (250 + 7 + 8)
BPC+ = 2.625 ÷ 265 = 9,9
✨ Riflessione finale:
Caso | Intervento | Punteggio BPC+ |
---|---|---|
Digitalizzazione servizi | 1.871 | |
Biblioteca aperta la sera | 708 | |
Dehors al posto dei parcheggi | 242 | |
Evento culturale “one shot” | 149 | |
Riqualificazione di facciata | 127 | |
Bonus bici elettriche | 57 | |
Campo da padel “a chiamata” | 52 | |
Sede ristrutturata per amici | 9,9 |