Home Amministrazione Comunale 20 Settembre, “Consiglio Comunale alle 16:00: L’arte di Decidere Senza Disturbare Chi Lavora!”

20 Settembre, “Consiglio Comunale alle 16:00: L’arte di Decidere Senza Disturbare Chi Lavora!”

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Oggi ci immergiamo nel vasto e affascinante mare degli atti amministrativi, tra convocazioni, bandi e – come piace a noi – orari che sfidano ogni logica. Non fraintendiamoci: la politica dovrebbe avvicinarsi ai cittadini, renderli partecipi e trasparenti. Ma quando metti un Consiglio Comunale alle 16:00 di un venerdì… è come voler organizzare un barbecue in pieno gennaio. Insomma, la domanda è: chi sarà mai presente? Ma andiamo con ordine.

Convocazione del Consiglio Comunale: l’appuntamento delle 16:00, ora perfetta… per chi non ha un lavoro!

Il 27 settembre 2024, il nostro caro Consiglio Comunale si riunisce alle 16:00. Sì, avete capito bene. Mentre gran parte della popolazione è alle prese con scartoffie in ufficio, macchinari in fabbrica o, per i più fortunati, con una pausa caffè rubata tra un impegno e l’altro, Palazzo Mosca a Caselle si animerà di discussioni sull’approvazione dei verbali della seduta di luglio, variazioni di bilancio, DUP e comunicazioni del sindaco!

Ma attenzione, c’è un’occasione imperdibile per chi riesce a farsi una “mezz’ora d’aria” dal lavoro: all’inizio della seduta, i cittadini presenti potranno sottoporre problemi, questioni e proposte (naturalmente quelli che non sono al lavoro!). Tuttavia, se vorresti essere presente per far valere i tuoi diritti, c’è da considerare il traffico, il parcheggio e, magari, un collega troppo zelante che ti chiede l’ennesimo favore all’ultimo minuto. Non vorrei essere nei panni di chi tenta di fare il cittadino modello. Non è che l’orario è stato pensato apposta perché l’amministrazione spera di attrarre solo i pensionati più combattivi?

Ah, la democrazia partecipativa! A questo ritmo, non ci stupiremmo se il prossimo Consiglio fosse convocato alle 9:30… di un lunedì mattina, giusto per facilitare ulteriormente la partecipazione di massa.

Siete sicuri che vogliono davvero avvicinarsi ai cittadini?

Ed ecco la riflessione: qual è il messaggio che la politica vuole davvero lanciare? “Volete avvicinarvi? Bene, siate presenti quando diciamo noi!“. Perché, diciamocelo, non è che chiunque possa mollare il lavoro con una scrollata di spalle. Forse il messaggio nascosto è questo: “Se fossi un vero cittadino impegnato, qui ci saresti! E non a lavorare o, peggio, a correre contro il traffico per tornare a casa”. O magari a guadagnarti quel pezzo di pane quotidiano per la tua famiglia. Beh, almeno un permesso dal lavoro per partecipare al Consiglio Comunale sarebbe giustificato. Certo, prova a spiegarlo al tuo datore di lavoro!

Forse qualcuno ha paura del pubblico?

Ma a pensarci bene… forse c’è un’altra ragione dietro l’orario strategico. Non è che, per caso, qualche amministratore si emoziona troppo all’idea di parlare davanti a una sala gremita? E quindi meglio fissare l’incontro quando la maggior parte della popolazione è occupata, garantendo una platea ristretta a qualche consigliere, due giornalisti e tre pensionati appassionati di bilanci comunali? Chissà… non possiamo saperlo. Ma di certo è una tattica che funziona: meno occhi addosso, meno ansia da prestazione!

La diretta streaming? Pura fantascienza!

Ah, ma aspetta! Per quelli che non riescono a presenziare fisicamente, c’è la diretta streaming. O meglio, ci sarebbe, se tutto funzionasse a dovere. E qui viene il bello: come rendere l’esperienza ancora più “entusiasmante”. Magari una connessione ballerina che va a singhiozzo proprio nel momento in cui viene discusso il punto più interessante. Oppure, ecco un classico, la telecamera  pardon  tablet  cedono le fascette è cade a terra!. O ancora, il microfono gracchia come se fosse un vecchio walkie-talkie degli anni ’80, rendendo i discorsi incomprensibili. 

Se anche la tecnologia si ribellasse all’orario del Consiglio Comunale, forse è il segnale che qualcosa, da qualche parte, non sta funzionando come dovrebbe!

l bando di concorso pubblico a Santena

Ma passiamo ad altro. Nel comune vicino, Santena, si apre un bando di concorso pubblico. Come sempre, in linea con la vocazione amministrativa italiana, c’è sempre una speranza di trovare impiego… se sei uno dei fortunati a scovare i requisiti giusti tra le righe del bando. Certo, partecipare è un po’ come vincere alla lotteria: migliaia di candidati per una manciata di posti. Ma non disperate, ogni concorso è un’occasione per testare la vostra pazienza nel compilare moduli e fornire certificati che nemmeno sapevate di avere.

Alla fine…

Che dire, tra una convocazione a un orario perfetto per chi non deve lavorare e un concorso che può riaccendere le speranze dei giovani (e non solo), la macchina amministrativa continua a girare a suo ritmo. Certo, sarebbe bello vedere più cittadini partecipare… ma forse, prima di tutto, dovremmo cambiare qualche orario!

Ecco gli atti di oggi:

Al prossimo consiglio… magari a orari un po’ più accessibili!

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