Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.
Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono invece pilastri portanti della nostra struttura sociale e amministrativa. La nostra scelta di adottare un tono ironico nasce dalla consapevolezza che leggere documenti ufficiali possa essere, per molti, un’esperienza meno che entusiasmante. Dopotutto, una vasta maggioranza dei cittadini non ha mai sfogliato l’albo pretorio, e quelli che l’hanno fatto si sono spesso trovati a sbadigliare dopo appena due minuti.
Con un pizzico di ironia, il nostro obiettivo è rendervi partecipi della realtà amministrativa in modo leggero e digeribile. E per i più curiosi, non mancherà mai un riferimento diretto all’atto originale per approfondire.
Caselle: tra fuoco, sfondellamenti e nostalgia per il 2005
Siamo nel pieno dell’estate, le zanzare regnano sovrane, ma a Caselle l’amministrazione non si ferma. Che sia per spegnere incendi (metaforici e non), ristrutturare scuole o riesumare diritti aeroportuali sepolti tra le carte del 2005, la macchina comunale è inarrestabile. E no, non è ironia. O forse sì.
Tutto comincia con il fuoco. Ma non uno di quei fuochi sacri della passione o della rivoluzione, bensì quello più prosaico e concreto del distaccamento volontario dei Vigili del Fuoco di Caselle. Lì, tra un’estintore e una branda, il Comune ha deciso di integrare il canone di locazione del 2025 con la sorprendente cifra di 559,71 €. Divisa per i 13.987 casellesi, fanno circa 4 centesimi a testa. Meno del costo di un accendino, ma sicuramente utile per spegnere qualche scintilla.
Nel frattempo, tra Caselle e Nole, è scoppiata l’amicizia del secolo: una convenzione per condividere la graduatoria del concorso per due agenti di polizia locale. Nole, per accedere al listone magico, sborsa 1.000 €. Praticamente un “Netflix per concorsi”, ma con meno serie e più verbali.
E già che parliamo di scuole: a “Casa Demonte” siamo arrivati al settimo stato di avanzamento lavori. Non male, considerando che l’opera è partita con un progetto da oltre 5 milioni di euro. La S.I.C.E.T. SRL guida i lavori, affiancata da una processione di subappalti più lunga del giro della Via Crucis.
Ma attenzione: un brutto giorno, un tecnico ha detto la parola proibita: “sfondellamento”. Tranquilli, non è successo nulla di grave (per ora), ma il solo rischio ha spinto l’amministrazione a commissionare una perizia di variante. Insomma, quando anche i solai iniziano a cedere, è tempo di agire. O di chiamare un esorcista edilizio.
Mentre “Demonte” si fa rifare il trucco, anche l’ex scuola Collodi si prepara a nuova vita. Si rifà l’impianto antincendio per accogliere un centro medico e una sede consortile. I lavori vengono affidati alla Silidea Costruzioni, che per non farsi scappare l’occasione offre un ribasso del 3%. Non sappiamo se sia stato amore a prima vista o solo una questione di idranti, ma comunque: benvenuto nuovo attacco stradale (dell’acqua, non dei manifestanti).
E proprio Collodi torna nel primo SAL del suo lotto di ristrutturazione: 55.249,69 € liquidati per lavori eseguiti. Silidea si conferma protagonista anche qui, assieme alle società SAP e S.I.C.E.T. SRL. Un trio ben assortito, da cui ci aspettiamo presto la versione edilizia di **“Amici”.
Ma torniamo alle emozioni forti: le tasse. Con determinazione 488, il Comune integra gli impegni per le verifiche IMU e TASI relative a due periodi d’oro: 2013-2016 e 2017-2021. Sì, avete capito bene: mentre voi archiviavate i vostri sogni fiscali nel cassetto, qualcuno lì li stava rispolverando con cura certosina e bollettini aggiornati.
E infine, una perla dal passato: il Consiglio di Stato ha riconosciuto a Caselle l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco aeroportuali per le annualità 2005, 2006 e 2007. Ci sono voluti solo 18 anni e un paio di avvocati armati di pazienza. Ma finalmente, il Comune potrà incassare ciò che gli spettava quando le hostess distribuivano ancora le salviette calde e il Nokia N70 era l’oggetto del desiderio.
Per non farci mancare nulla, ATC Torino ci regala un colpo di scena finale: revocato il bando per l’assegnazione di alloggi destinati ai profughi e sostituito con uno nuovo per 8 appartamenti nel complesso Santa Caterina (via Pirano, Sansovino e Parenzo). Chi aveva già fatto domanda? Deve rifare tutto da capo. Che, nel magico mondo della burocrazia, è quasi una forma d’arte contemporanea. Certo, per chi compila i moduli non è proprio una gioia zen.
E mentre le carte vanno e vengono, l’anagrafe si colora di rosa (e blu): due pubblicazioni di matrimonio ci ricordano che anche l’amore vuole la sua parte nell’albo pretorio. Le coppie Huseinovis–Hrustic e Arcaini–Bertorelli sono ufficialmente in lista d’attesa per il sì.
Congratulazioni a loro, e che l’unico contratto difficile da firmare sia quello del fotografo.
Chiudiamo infine con una delle chicche più temute dagli amanti della pace fiscale: l’Avviso di deposito atti n. 189/2025, pubblicato ai sensi dell’art. 60 del DPR 600/73 e dell’art. 140 c.p.c. Tradotto: qualcuno non ha ritirato un atto, e ora il Comune lo aspetta al varco (casa comunale). Il messaggio è chiaro: puoi non leggere l’atto, ma l’atto legge te.