Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia. Perché dietro ogni ordinanza o determinazione si nasconde un piccolo teatro cittadino, dove protagonisti sono parcheggi, pozzi, multe e dehor, e dove anche il Sindaco si ritrova, penna in mano, a compilare moduli sul destino del proprio giardino.
Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono invece pilastri portanti della nostra struttura sociale e amministrativa. La nostra scelta di adottare un tono ironico nasce dalla consapevolezza che leggere documenti ufficiali possa essere, per molti, un’esperienza meno che entusiasmante. Dopotutto, una vasta maggioranza dei cittadini non ha mai sfogliato l’albo pretorio, e quelli che l’hanno fatto si sono spesso trovati a sbadigliare dopo appena due minuti.
Con un pizzico di ironia, il nostro obiettivo è rendervi partecipi della realtà amministrativa in modo leggero e digeribile. E per i più curiosi, non mancherà mai un riferimento diretto all’atto originale per approfondire.
Iniziamo dalla scena madre: il pozzo dell’acquedotto. Un’opera fondamentale, certo, ma che ha scatenato un effetto collaterale degno di un romanzo di Kafka: ogni abitazione nel raggio di un chilometro deve compilare un questionario sui “centri di pericolo”. Tradotto: se hai un vecchio serbatoio, una cisterna o perfino un annaffiatoio sospetto (su questo scherziamo), devi dichiararlo.
E qui arriva il colpo di scena: il nuovo pozzo è vicinissimo alla casa del Sindaco. Così, firmata l’ordinanza con tutto il piglio dell’Autorità Sanitaria, eccolo che prende modulo e penna, e si avvia nel cortile — e poi nel proprio terreno — a cercare se per caso c’è qualcosa da dichiarare nel censimento. Una vecchia cisterna? Una trincea disperdente dimenticata? Chissà. La burocrazia, si sa, è più democratica di quanto sembri.
Nel frattempo, in via Giusti, civico 6, scatta un momento di giustizia urbana: viene istituito un posto auto riservato ai disabili. Lì dove prima si parcheggiava a fortuna, ora regna l’ordine, almeno per chi ha il contrassegno numero 64/2022. Una rivoluzione su quattro ruote, ma con il cuore.
Pochi giorni dopo, l’attenzione si sposta in Piazza Pietro Merlo, che viene proclamata ufficialmente zona da spazzare con cura. Viene imposto il divieto di sosta per un giorno e mezzo, per permettere ai mezzi meccanici di restituirle lo splendore che merita. Un’operazione di bellezza urbana in piena regola, insomma. Se esistesse un reality sulle piazze, questa sarebbe una delle concorrenti più agguerrite.
Ma la vera epopea burocratica è quella che riguarda la Determinazione n. 199: Caselle proroga per altri tre anni la gestione delle multe e delle sanzioni. Costo? Ben 287.657,70 euro solo per il 2025. Che, rapportati ai 13.941 abitanti, fanno circa 20,63 euro a testa: insomma, anche se non vi multano, qualcosa lo pagate lo stesso. La parte divertente? È tutto digitalizzato con la piattaforma SEND, così riceverete l’avviso comodamente sul cellulare. Una multa smart, quasi da collezione.
Non poteva mancare una ventata di eleganza: un nuovo dehor fisso viene autorizzato in Piazza Boschiassi, di fronte al locale “La Piazza del Castello”. Finalmente anche l’aperitivo potrà vantare il suo permesso edilizio. Sarà un dehor regolare, a norma, e con ottima esposizione. Se non altro, ora potete bere il vostro spritz con la consapevolezza che tutto è stato approvato in sede comunale.
E poi… loro: gli articoli 60 del D.P.R. 600/73, vere guest star dell’albo pretorio. Quattro, cinque, forse più notifiche pubblicate per raggiungere contribuenti irreperibili. Atti invisibili, ma legalmente ineccepibili. Nessuno li legge, nessuno li nota, ma sono lì, come i fantasmi nei film: operano dietro le quinte. E SO.G.E.T. S.p.A., la società incaricata, intanto fa il suo mestiere: cercare chi non si vuole far trovare.
Morale della storia? A Caselle, ogni settimana è una piccola saga amministrativa. A tratti comica, a tratti poetica, sempre sorprendente. E se pensate che tutto questo sia noioso, aspettate di vedere il Sindaco mentre cerca il catasto dei propri tombini.
Ah, e ricordate: i link agli atti originali ci sono, per i più temerari. E no, non servono per fare i compiti a casa… ma per scoprire che la realtà, a volte, è più spassosa della fiction.
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📄 Determinazione n. 199 – La multa non dorme mai
🏠 Introduzione: In un Comune di 13.941 abitanti, le multe sono una costante quasi affettiva. E per non farle sentire trascurate, Caselle proroga per altri 3 anni il servizio di gestione e stampa degli atti di violazione. Perché la burocrazia, come l’amore, ha bisogno di costanza.
💬 Cos’è successo? Affidata a MAGGIOLI S.p.A. la proroga per il triennio 2025-2027 del servizio di gestione sanzioni per violazioni del Codice della Strada e amministrative. La notifica, ora, anche via app grazie al sistema SEND.
💰 Cifre coinvolte? 287.657,70 € per il 2025. Con una popolazione di 13.941 abitanti, significa 20,63 € a testa. Una tassa d’amore… per la legalità.
🏢 Azienda coinvolta? MAGGIOLI S.p.A. – leader nel settore dei servizi pubblici digitalizzati.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Digitalizzazione delle notifiche, meno carta e meno ritardi.
❌ Contro: Nessuno ama ricevere una multa, anche se è ben formattata.
🔍 Curiosità: Sono previste 48.000 pratiche gestite. Confrontando con la popolazione, significa circa 3,44 pratiche per cittadino. Occhio al piede sull’acceleratore!
📄 Permesso di costruire – Dehor da re
🏠 Introduzione: Chi l’ha detto che solo i castelli hanno diritto alla piazza? Anche “La Piazza del Castello”, nota attività commerciale, ottiene il permesso per installare un dehor fisso in Piazza Boschiassi. Il marketing dice “esperienza”, il Comune dice “autorizzazione”.
💬 Cos’è successo? Rilasciato permesso convenzionato per posizionare un dehor fisso su area comunale, a servizio di un’attività commerciale esistente.
💰 Cifre coinvolte? Non specificate nell’atto, ma si sa: ogni tavolino ha il suo prezzo.
🏢 Azienda coinvolta? “La Piazza del Castello” – esercizio che ora si estende anche all’aria aperta.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Valorizzazione dello spazio pubblico.
❌ Contro: Qualche pedone in meno, qualche tavolino in più.
🔍 Curiosità: Con 1 dehor fisso ogni 13.941 abitanti, il rapporto è ancora ampiamente migliorabile per i fan dell’aperitivo all’aperto.
📄 Ordinanza n. 54 – Parcheggio riservato con vista
🏠 Introduzione: In via Giusti arriva il lusso riservato: un parcheggio esclusivo. Niente elenchi d’attesa, niente aste. Solo un contrassegno n. 64/2022, e via, parcheggio garantito. Il civico 6 è ora il nuovo indirizzo dell’inclusività urbana.
💬 Cos’è successo? È stato istituito un posto auto per disabili proprio davanti al civico 6, su richiesta documentata e con l’approvazione della Polizia Locale. Un piccolo gesto che vale molto in termini di accessibilità.
💰 Cifre coinvolte? Non pervenute, ma il valore sociale è notevole.
🏢 Azienda coinvolta? Nessuna esterna: tutta gestione interna del Comune.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Migliora la qualità della vita di chi ne ha diritto.
❌ Contro: Il numero di posti dedicati resta comunque limitato.
🔍 Curiosità: Il contrassegno “64/2022” potrebbe diventare il nuovo numero fortunato in città.
📄 Ordinanza n. 55 – Pozzi e pericoli (non metaforici)
🏠 Introduzione: Caselle Torinese si scopre improvvisamente “zona da ispezionare”. Niente caccia al tesoro però: qui si cercano pozzi, cisterne e trincee disperdenti. A 1 km dal nuovo pozzo dell’acquedotto, ognuno è chiamato a dichiarare ciò che ha sottoterra. Un quiz dell’acqua, ma senza premi.
💬 Cos’è successo? Il Sindaco, in veste di Autorità Sanitaria, ha ordinato il censimento di ogni potenziale fonte di pericolo nel raggio di 1 km da via Follone, dove SMAT realizzerà un nuovo pozzo per acqua potabile.
💰 Cifre coinvolte? Zero per l’Ente, ma ore di lavoro e moduli da compilare per i residenti.
🏢 Azienda coinvolta? SMAT S.p.A. – che curerà il nuovo pozzo.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Sicurezza dell’acqua garantita.
❌ Contro: I cittadini diventano, loro malgrado, idrogeologi per un giorno.
🔍 Curiosità: Nel raggio di 1 km ci sono potenzialmente quasi 2.000 abitanti (dato stimato su base demografica, anche se la zona presenta poche abitazioni), il che fa pensare a un bel po’ di questionari da leggere!
📄 Ordinanza n. 56 – La piazza, ma solo se pulita
🏠 Introduzione: La pulizia non è un optional, specialmente se parliamo di Piazza Pietro Merlo. Perché anche una piazza ha diritto al suo momento SPA, ma meccanizzato. Sgombrate le auto, arrivano le spazzatrici.
💬 Cos’è successo? Divieto di sosta (con tanto di rimozione forzata) tra il 1° e il 2 aprile per permettere la pulizia meccanizzata della piazza.
💰 Cifre coinvolte? Non dichiarate, ma ogni goccia di carburante conta.
🏢 Azienda coinvolta? Solo il Comune, ancora una volta.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Piazza linda e pinta.
❌ Contro: Rischio di multe per chi si dimentica l’ordinanza.
🔍 Curiosità: Piazza Pietro Merlo sarà off-limits per 21 ore: un tempo sufficiente per spazzare via non solo lo sporco, ma anche l’oblio cittadino sull’esistenza di questo angolo urbano.
📄 Affissioni ai sensi dell’art. 60 – Il ritorno degli atti invisibili
🏠 Introduzione: Nel cuore pulsante dell’Albo Pretorio, gli art. 60 del D.P.R. 600/73 fanno capolino con la costanza di una vecchia serie TV in replica. Cinque atti, tutti simili, tutti “pubblicati” per garantire che nessuno possa dire: “non sapevo nulla”. E invece, nessuno saprà comunque nulla.
💬 Cos’è successo? Sono state affisse all’Albo Pretorio una serie di notifiche fiscali e tributarie (probabilmente cartelle o avvisi di pagamento) a carico di contribuenti non rintracciabili. Lo strumento è quello previsto dall’art. 60 del DPR 600/73, che consente la notifica per “irreperibili”.
💰 Cifre coinvolte? Non specificate, ma le cartelle della SO.G.E.T. S.p.A. difficilmente portano buone notizie.
🏢 Azienda coinvolta? SO.G.E.T. S.p.A., società di riscossione tributi con un rapporto affettuoso e duraturo con i Comuni italiani.
🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: L’atto viene notificato anche se il destinatario è introvabile.
❌ Contro: Il destinatario resta comunque ignaro, ma… in regola.
🔍 Curiosità: Tra i cinque atti notificati, il tasso di “leggibilità media” si avvicina pericolosamente allo zero. Ma almeno ora sappiamo che il diritto arriva ovunque… anche dove nessuno legge