Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.
Perché sì, tra una determina e un decreto, anche l’apparente noia burocratica può regalarci sprazzi di umanità, (quasi) colpi di scena e perfino qualche dato degno dell’ISTAT della domenica.
Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono invece pilastri portanti della nostra struttura sociale e amministrativa. La nostra scelta di adottare un tono ironico nasce dalla consapevolezza che leggere documenti ufficiali possa essere, per molti, un’esperienza meno che entusiasmante. Dopotutto, una vasta maggioranza dei cittadini non ha mai sfogliato l’albo pretorio, e quelli che l’hanno fatto si sono spesso trovati a sbadigliare dopo appena due minuti.
Con un pizzico di ironia, il nostro obiettivo è rendervi partecipi della realtà amministrativa in modo leggero e digeribile. E per i più curiosi, non mancherà mai un riferimento diretto all’atto originale per approfondire.
IL DECRETO CHE NON TI ASPETTI: RITORNO (RIDOTTO) DELLE GUARDIE ECOLOGICHE
(Decreto n. 11/2025)
Amici casellesi, segnatevi la data: 5 novembre 2025. Il Sindaco, con Decreto ufficiale, ha (ri)nominato sei Ispettori Ambientali Comunali. E qui la notizia è davvero grossa.
Perché? Perché le famigerate “guardie ecologiche”, quelle che dovrebbero vigilare sull’abbandono dei rifiuti, sulla raccolta differenziata fatta male, sui cestini scambiati per discariche, esistono davvero. E non solo: sono gli stessi (o quasi) che avevamo già conosciuto lo scorso anno.
Sì, quasi. Perché l’anno scorso erano sette, oggi sono rimasti in sei. Del settimo non c’è traccia. Forse è finito nella plastica quando doveva andare nell’organico. Forse ha cambiato comune. O, più probabilmente, ha capito che a Caselle essere guardia ecologica è più un’utopia che una missione.
Eccoli i sei rimasti in carica, con tanto di nomina ufficiale e firma digitale li trovate nell’atto
Tutti formati, tutti certificati, tutti (ci auguriamo con viva e vibrante partecipazione) pronti a scendere finalmente in campo.
Perché, lo ammettiamo: nell’ultimo anno vederne uno in azione a Caselle è stato più difficile che trovare una strada senza buche a Caselle.
E allora speriamo davvero che questa seconda chiamata sia quella buona: almeno una presenza, una multa, una ramanzina educata al cittadino che butta il vetro col cartone. Qualsiasi segno di vita ci farà piacere.
Il loro compito è serio e utile: prevenire, controllare, sensibilizzare. E, se serve, anche multare.
Magari con quel tono gentile ma fermo che dice: “No, signora, il sacchetto del pane non va nei RAEE”.
L’Istituto Collodi e l’arte della rettifica (det. 677/2025)
La scuola Collodi ha visto una nuova puntata dei suoi lavori di ristrutturazione, con tanto di terzo SAL (stato avanzamento lavori), ma attenzione: nella determinazione n. 659 si erano sbagliati con i conti dei subappaltatori. E quindi via alla rettifica n. 677.
Corretti gli importi per SICET S.R.L. e SAP S.R.L.: rispettivamente 35.756 € e 10.000 €, rigorosamente oltre IVA (per chi tiene alla trasparenza). La cifra totale rimane imponente, ma ricordiamo che si tratta del primo lotto di ristrutturazione. Se proseguiamo a questo ritmo, Caselle potrà aprire una succursale del Politecnico direttamente nel cortile della Collodi.
E a proposito di cifre: ogni cittadino di Caselle (popolazione 13.941) ha quindi “contribuito” a questa rettifica per ben 3,29 euro a testa, ossia quasi quanto un caffè e mezzo al bar. Ma con meno schiuma.
Verbali, ricorsi e 27 euro che fanno la differenza (det. 680/2025)
Nel mondo parallelo della giustizia amministrativa, un cittadino (anonimo, ma molto determinato) ha vinto un ricorso contro una multa. La sentenza del Giudice di Pace condanna il Comune a rimborsare:
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98,00 euro di contributo unificato
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27,00 euro extra al ricorrente
Totale: 125 euro. Già immaginiamo la discussione accesa: “Vede signor giudice, quei 27 euro sono princìpi!”.
Nel frattempo, noi ci chiediamo: con 27 euro oggi si può comprare una pizza e una bibita. Oppure… un pezzo di dignità amministrativa?
Rimborso per verbali “doppi” (det. 679/2025)
Sempre in tema di verbali: si scopre che alcune multe erano state pagate due volte, o inserite per errore nei ruoli.
Il Comune rimborsa 315,33 euro, cifra curiosamente precisa che ci porta a una riflessione: in media, 0,0226 euro per ogni casellese. Insomma, se qualcuno vi deve un centesimo, ora sapete dove potete rivalervi.
Fondo Sociale ATC (det. 681/2025)
Ci spostiamo nell’ambito della morosità incolpevole. L’Agenzia Territoriale per la Casa richiede al Comune la propria quota per gli anni 2020-2023: 2.597,65 €. L’importo è spalmato su 4 anni, con un picco nel 2023 (1.412,57 €).
Tutto legittimo e dovuto, sia chiaro. Ma in un Comune dove le delibere parlano più di subappalti che di poesia urbana, questo gesto ci pare un bel colpo di umanità contabile.
Il P.O.F. scolastico è anche spettacolo (det. 682/2025)
La scuola di Caselle ha realizzato i progetti del Piano dell’Offerta Formativa: teatro, musica, laboratori. Progetti che arricchiscono, coinvolgono e… costano: 6.000 euro finanziati dal Comune, ovvero 0,43 € per ogni cittadino.
Ma per una volta, possiamo dire che sono soldi ben spesi: anche solo per vedere bambini portare in scena drammi esistenziali tipo “non mi piace la mensa” o “la maestra mi ha spostato di banco”.
