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20 agosto: docce, fontanelle, nidi e la Regione che bussa alla porta

by Redazione Ticronometro

“Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.”

Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono invece pilastri portanti della nostra struttura sociale e amministrativa. La nostra scelta di adottare un tono ironico nasce dalla consapevolezza che leggere documenti ufficiali possa essere, per molti, un’esperienza meno che entusiasmante. Dopotutto, una vasta maggioranza dei cittadini non ha mai sfogliato l’albo pretorio, e quelli che l’hanno fatto si sono spesso trovati a sbadigliare dopo appena due minuti.

Con un pizzico di ironia, il nostro obiettivo è rendervi partecipi della realtà amministrativa in modo leggero e digeribile. E per i più curiosi, non mancherà mai un riferimento diretto all’atto originale per approfondire.


Ferragosto è appena passato, e mentre buona parte dei cittadini si gode l’aria condizionata o le code in tangenziale, a Caselle Torinese l’Amministrazione si dimostra infaticabile. Altro che ferie: qui si lavora a pieno regime tra idraulica, burocrazia e pannolini.

Tutto inizia con un suono familiare: sguushh. È la fontanella della piazza G. Falcone che perde più acqua di quanta ne distribuisca. Un guasto. Poi la doccia della caserma dei Carabinieri decide di passare a miglior vita – irrimediabilmente, come recita l’atto.
Serve un intervento d’urgenza: entra in scena la ditta B & B s.a.s., che con 1.830 euro (IVA inclusa) si occuperà sia del box doccia che dell’umile perdita idrica del mercato. Una doppietta idraulica degna di nota.

E se pensate che l’acqua sia gratis… illusi. Per poter scaricare quelle stesse acque piovane nel torrente Stura di Lanzo – sì, proprio quelle meteoriche che non si fanno pagare nemmeno da Amazon – il Comune dovrà versare 434 euro alla Regione Piemonte.
Una sorta di pizzo fluviale, nobilmente definito “canone per demanio idrico fluviale e lacuale non navigabile”. Una cifra irrisoria, certo, pari a 3 centesimi per ogni cittadino di Caselle, ma pur sempre un tributo da versare alla madre Regione. PagoPA, naturalmente. Altro che bonifici romantici.

Nel frattempo, tra un tubo rotto e una bolletta regionale, un’Isola — felice, per l’appunto — si prepara a riaprire i battenti: è l’asilo nido comunale.
Con la solita puntualità svizzera, viene approvato il calendario scolastico 2025/2026. Apertura fissata per il 1° settembre, chiusura al 31 luglio (una maratona educativa lunga 11 mesi). E nel mezzo? Pochissime chiusure: qualche festività, niente Carnevale (i bambini si travestiranno in classe, probabilmente da delibere e determine).

I lattanti entrano il primo giorno, i divezzini il secondo. Gestione affidata ancora alla Didò Srl, che ormai sembra essere diventata più una costola del Comune che una ditta esterna.
Insomma, tutto pronto per una nuova stagione fatta di pianti mattutini, pannolini e rapporti genitore-educatore su WhatsApp.


Nel complesso, in un paese da 13.987 anime, queste tre determine ci ricordano che l’ingranaggio comunale è fatto anche di piccole (e spesso invisibili) manutenzioni, rinnovi, canoni, docce, nidi e un fiume che, pur non navigabile, ha più potere del Po nei conti correnti pubblici.

Alla fine, mentre noi ci perdiamo tra sigle CIG, codici contabili e festività pasquali, qualcuno nei corridoi del Municipio si assicura che il 1° settembre le mamme possano accompagnare i loro bimbi e che, nel frattempo, la doccia della caserma sia perfettamente funzionante.
E a pensarci bene… non è poi così male.

📄 Determinazione n. 512/2025
Manutenzione straordinaria immobili comunali – CIG B7DC6BEFBF

📄 Oggetto originale:
SETTORE OPERE PUBBLICHE – MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI COMUNALI – AFFIDAMENTO INCARICO ED IMPEGNO SPESA – CIG B7DC6BEFBF

🏠 Introduzione:
Quando una doccia si rompe irrimediabilmente nella caserma dei Carabinieri e una fontanella perde le staffe in piazza Falcone, l’Amministrazione non esita: chiama i rinforzi.

💬 Cos’è successo?
Affidati due piccoli ma vitali interventi: sostituzione del box doccia nella caserma (quello vecchio è stato dichiarato “decaduto”), e riparazione di una perdita idrica nelle fontanelle del mercato.

💰 Cifre coinvolte?
Spesa totale: € 1.830,00 (IVA inclusa). Una media di 13 centesimi per cittadino casellese. Economico, ma funzionale.

🏢 Azienda coinvolta?
B & B s.a.s. di Alberto Bergonzi & C., sede a Caselle Torinese. Lavori assegnati con affidamento diretto, come da normativa.

🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Intervento rapido e localizzato, risolve problemi concreti.
❌ Contro: L’atto fa venire voglia di monitorare lo stato di tutte le altre docce comunali.

🔍 Curiosità:
L’intervento sulle fontanelle serve per il mercato… quindi tecnicamente stiamo salvando la sete del commercio locale.


📄 Determinazione n. 513/2025
Pagamento canone demanio idrico – Regione Piemonte

📄 Oggetto originale:
SETTORE OPERE PUBBLICHE – CANONE REGIONE PIEMONTE PER DEMANIO IDRICO FLUVIALE E LACUALE NON NAVIGABILE – PRESA IDRICA ANNO 2025 – IMPEGNO SPESA E LIQUIDAZIONE

🏠 Introduzione:
Quando si dice “l’acqua è di tutti”, bisogna aggiungere un asterisco: purché si paghi alla Regione. Caselle salda il conto per l’uso del torrente Stura di Lanzo.

💬 Cos’è successo?
È stato liquidato alla Regione Piemonte il canone per l’uso dell’area demaniale dove passa il collettore che raccoglie le acque meteoriche. L’acqua scorre, ma solo dopo aver pagato il pedaggio.

💰 Cifre coinvolte?
€ 434,00 da versare tramite avviso PagoPA. Circa 3 centesimi per abitante: la democrazia idrica è economica, ma pur sempre tariffata.

🏢 Azienda coinvolta?
Nessuna azienda: il destinatario è la Regione Piemonte, Direzione Opere Pubbliche.

🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Regolarizzazione trasparente, segno di buona gestione.
❌ Contro: L’acqua piovana è gratis solo se non finisce nei canali regionali.

🔍 Curiosità:
Il CIG non è richiesto: trattasi di “beni immobili o diritti su beni”, quindi esente. Per una volta, un codice in meno da memorizzare.


📄 Determinazione n. 514/2025
Approvazione calendario scolastico 2025/2026 – Asilo nido “L’Isola Felice”

📄 Oggetto originale:
SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA – ASILO NIDO COMUNALE L’ISOLA FELICE – APPROVAZIONE CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2025/2026

🏠 Introduzione:
È tempo di zainetti (molto piccoli), pappe, inserimenti e primi pianti mattutini: l’Isola Felice riapre i cancelli per l’anno educativo 2025/2026.

💬 Cos’è successo?
Approvato il calendario scolastico del nido. Apertura: 1° settembre 2025. Chiusura: 31 luglio 2026. Previste sei festività di riposo (niente Carnevale, ahimè).

💰 Cifre coinvolte?
Nessuna spesa specificata qui, ma la gestione è già stata prorogata alla società Didò Srl con determinazione precedente.

🏢 Azienda coinvolta?
Didò Srl, con sede a San Maurizio Canavese. Già affidataria del servizio nido, ora in proroga per l’intero anno scolastico.

🔎 Pro e Contro:
✔️ Pro: Continuità educativa e organizzativa.
❌ Contro: Nessuna giornata libera per il Carnevale… i genitori lavoratori ringraziano, i bimbi meno.

🔍 Curiosità:
Gli inserimenti sono scaglionati: il 1° settembre per i lattanti, il 2 settembre per i divezzini. Una logistica da sala parto amministrativa.

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