775 voti, 6 rotatorie in gara, un vincitore chiaro: la via Martiri – via Circonvallazione
Un anno e mezzo fa il Comune di Caselle aveva affidato ad aziende e associazioni la cura delle rotatorie cittadine, promettendo fiori, decoro e manutenzione. Noi abbiamo voluto fare un bilancio dal punto di vista dei cittadini: quali rotatorie hanno davvero rispettato lo spirito dell’iniziativa e quali invece hanno puntato più sulla visibilità pubblicitaria che sul verde?
La risposta è arrivata da 775 cittadini partecipanti, che hanno espresso la loro preferenza nel sondaggio lanciato da Ticronometro.
📊 La classifica finale
🥇 Rotonda via Circonvallazione – via Martiri
⭐ 268 voti – la più amata dai cittadini, percepita come la più curata e in linea con lo spirito del progetto.
[sponsor] – Katia – Di Fiore in Fiore – Centro Medico San Pietro – La Cristiana
🥈 Rotonda Strada Torino
⭐ 260 voti – seconda con distacco minimo, premiata per l’impatto visivo e la posizione strategica davanti al Bennet.
🥉 Rotonda via Circonvallazione – via Audello
⭐ 109 voti – gradino più basso del podio, riconosciuta per decoro e coerenza.
4️⃣ Rotonda Strada Aeroporto – Strada Leinì – 95 voti
5️⃣ Rotonda Livio Ceccotti – 10 voti
6️⃣ Rotonda Strada Leinì – 2 voti
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📌 Cosa significa questo risultato?
Il voto non assegna medaglie ufficiali, ma racconta una percezione chiara: quando il verde è curato e l’intervento è armonioso, i cittadini lo notano e lo premiano. Al contrario, quando prevale la logica pubblicitaria, il consenso cala.
Forse non sarebbe male se l’amministrazione cogliesse l’occasione per riconoscere pubblicamente gli sponsor che hanno rispettato lo spirito dell’iniziativa, magari con una piccola targa di ringraziamento: un gesto simbolico, ma significativo.
🗣️ Un piccolo esercizio di democrazia urbana
Il sondaggio ha mostrato che i cittadini non sono indifferenti a come viene curato lo spazio pubblico: 775 voti non sono pochi per una consultazione civica online. È un segnale che le persone vogliono esprimersi, soprattutto quando si tratta del volto della loro città.
👉 E così si chiude la nostra piccola “gara floreale”.
La rotonda di via Martiri – Circonvallazione è ufficialmente la preferita dai casellesi.
Speriamo che questo voto simbolico non resti solo un gioco, ma stimoli una riflessione su come gestire con cura e rispetto gli spazi comuni.
💭 Considerazioni finali
Possiamo dire che il sondaggio è stato un piccolo successo, non solo per la partecipazione (oltre 750 voti!), ma anche perché ci ha permesso di riflettere su cosa significa davvero “adottare” una rotonda. Dare in gestione uno spazio pubblico non è soltanto un’operazione estetica: diventa un pozzo di conoscenze amministrative, dove si intrecciano regole, responsabilità e senso civico.
L’idea in sé non era sbagliata: uno spazio piccolo, curato, con lo spirito di contribuire al decoro della città. Questo era l’obiettivo. E, a conti fatti, possiamo dire che circa il 70% lo ha rispettato pienamente. Alcune aziende invece hanno interpretato più liberamente il concetto, ma a dirlo non siamo stati noi: lo hanno detto i cittadini con i loro voti.
Prendere pochissimi consensi, su un totale di oltre 750, è già una forma di “punizione civica”. La nota positiva è che abbiamo visto alcuni lavori in corso proprio sulla rotonda meno apprezzata: non sapremo mai se si tratti di interventi già programmati o se il sondaggio abbia avuto un peso. In ogni caso, li aspettiamo al prossimo anno… chissà che non siano proprio loro a scalare la classifica!
C’è poi un altro aspetto: come in ogni attività amministrativa, serve controllo. È passato un anno e mezzo ed era più che giusto fare un check. Qualche giorno fa, parlando con amici, ci siamo soffermati su quello che spesso si considera un danno erariale solo quando riguarda grosse cifre. In realtà non è così: il danno erariale è anche la somma di piccole sviste, di controlli mancati, di un qualche euro disperso qua e là. Alla fine, un euro oggi e un euro domani fanno la differenza.
👉 Il messaggio finale è semplice: anche nelle piccole cose serve attenzione, perché il decoro e la cura di una città non sono mai dettagli, ma la misura del rispetto verso la comunità.