Home Amministrazione Comunale Determinazione 388/2025: come l’abbiamo capita noi (ma se sbagliamo, leggetela voi!)

Determinazione 388/2025: come l’abbiamo capita noi (ma se sbagliamo, leggetela voi!)

by Redazione Ticronometro

Il Comune di Caselle Torinese ha speso circa 250.000 euro per la riqualificazione del Parco della Libertà, con l’obiettivo – dichiarato – di migliorarne la fruizione da parte dei piccoli cittadini. 

Sono stati realizzati con il progetto di riqualificazione:

  • 🧻 Costruzione dei bagni pubblici;

  • 🚮 Costruzione di un’area ecologica,;

  • 🪨 Riempimento dell’anfiteatro;

  • ⛰️ Spianamento della collina;

  • 🥅 Sistemazione delle reti perimetrali del campo da calcio

All’interno del Parco della Libertà opera un chiosco privato che svolge regolare attività commerciale.
Alla luce delle migliorie realizzate nel parco, l’Amministrazione ha formalizzato la situazione con la determinazione n. 388 del 23 giugno 2025, che sancisce il rinnovo della convenzione per dieci anni, includendo alcune precisazioni sugli obblighi e sulle condizioni della gestione.

Una durata piuttosto generosa se si considera che, per confronto, la concessione del prato Fiera è stata fatta per soli cinque anni.

Per fare chiarezza, abbiamo preparato un articolo schematico e facilmente comprensibile, che spiega cosa prevede realmente questa determinazione: quali sono i diritti, i doveri e i limiti del gestore del chiosco.

Naturalmente si tratta della nostra interpretazione, ma per chi volesse approfondire, alleghiamo il link alla determinazione n. 388, così ognuno può farsi la propria idea.
E se qualcosa non torna, ricordiamo che l’Amministrazione ha il dovere di vigilare sul rispetto della convenzione. Sempre.


🏞 Parco della Libertà: cosa può (e non può) fare il gestore del chiosco

Il Comune di Caselle Torinese ha rinnovato la convenzione con il gestore del chiosco situato nel Parco della Libertà fino al 23 novembre 2031. Il nuovo accordo prevede una serie di impegni e benefici reciproci tra pubblico e privato, ma anche limiti ben precisi. Vediamoli insieme in modo semplice.


✅ Cosa prevede la convenzione

Il gestore, in cambio dell’utilizzo di 42 mq di suolo pubblico per il chiosco bar:

  • Paga 1.428 euro all’anno come corrispettivo simbolico.

  • Si impegna a svolgere diverse attività per la manutenzione del parco, tra cui:

    • Taglio del prato almeno 6 volte l’anno (tra aprile e ottobre).

    • Pulizia del parco e raccolta dei rifiuti.

    • Pulizia del bagno pubblico comunale (e custodia delle chiavi).

    • Installazione di 2 gonfiabili per bambini (in aree da concordare).

    • Posa di 2 tavoli da ping pong e realizzazione di un campo da pallavolo in erba.


🚫 Cosa non può fare il gestore

Anche se il gestore offre alcuni servizi utili alla collettività, ci sono regole da rispettare:

  • Non può occupare più spazio di quello autorizzato (i 42 mq di suolo pubblico devono essere rispettati).

  • Non può utilizzare locali o aree comunali non previsti nella convenzione, come ad esempio:

    • L’area ecologica del parco, destinata alla raccolta rifiuti, non può diventare un magazzino o un’estensione del chiosco.

    • Il bagno, anche se gestito dal chiosco, rimane di proprietà pubblica e deve essere accessibile a tutti


⚖️ Un equilibrio pubblico-privato… da sorvegliare

L’accordo si basa su uno scambio: da un lato il Comune concede uno spazio verde pubblico per un’attività economica, dall’altro riceve in cambio servizi di manutenzione. Ma come in ogni rapporto pubblico-privato, è fondamentale che:

  • 📏 le regole siano rispettate,

  • 👁 le autorità vigilino sull’uso corretto degli spazi,

  • 🤝 i benefici siano equamente distribuiti.


🧐 Perché è importante?

Il Parco della Libertà è uno spazio pubblico: ogni cittadino ha il diritto di fruirne in modo sicuro, pulito e gratuito. Se le attività private aiutano a valorizzarlo, bene. Ma se lo trasformano in un’estensione commerciale, allora il patto si rompe.

Il Comune ha il dovere di verificare periodicamente che il gestore rispetti:

  • limiti di superficie,

  • destinazione delle strutture,

  • obblighi di manutenzione.


📝 Conclusione

Con questa determinazione, il Comune ribadisce un principio chiave: i beni pubblici sono di tutti, e anche quando vengono affidati in gestione, devono restare al servizio della collettività.

Chi gestisce un’area pubblica non ne è proprietario, ma custode temporaneo con obblighi precisi


🛠 Hai notato qualcosa che non va?

Se qualcosa nel parco o nella gestione ti sembra fuori posto, puoi segnalarlo in pochi secondi.
📸 Basta una foto dell’oggetto (non delle persone) e una breve descrizione.

🗂 Vai su:
👉 ticronometro.com/segnalazioni

👀 Le segnalazioni sono pubbliche, trasparenti, e visibili a tutti.

Perché il controllo del territorio inizia da chi lo vive.

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