Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.
Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono invece pilastri portanti della nostra struttura sociale e organizzativa. Ma è pur vero che leggerli tutti, uno dopo l’altro, senza un sorriso, può risultare letale quanto una conferenza sul regolamento di contabilità in un pomeriggio d’agosto.
Con un po’ di sarcasmo e tanta pazienza, vi raccontiamo quello che succede davvero nei meandri dell’amministrazione. E se siete tra i temerari che vogliono approfondire ogni atto, niente paura: i link sono sempre disponibili. Ma intanto, rilassatevi: qui vi facciamo da guida nel grande lunapark della burocrazia casellese.
A Caselle Torinese l’estate non è sinonimo solo di zanzare e condizionatori, ma anche di delibere, determine e avvisi pubblici che sbocciano come petunie in consiglio comunale.
Tutto è cominciato con un vagito: l’Avviso pubblico per la Festa della Nascita 2025, una specie di “Woodstock dei bebè” che vedrà i nati del 2024 e 2025 radunarsi alla Reggia di Venaria. Non è previsto l’ingresso gratuito per i pannolini, ma ci sarà una mappatura dei servizi 0-2 anni, per la gioia di genitori, pediatri e nonni in cerca di zone fasciatoio.
Dai passeggini alle poltrone dirigenziali il passo è breve: si passa subito alla delibera n. 111, dove si ridefiniscono fondi per il personale dirigente e non. In pratica, un piccolo risiko finanziario dove ogni casella (non Torinese, ma quella della tabella Excel) trova il suo senso, almeno fino alla prossima revisione.
La macchina amministrativa, intanto, continua la sua corsa come un treno senza soste. Arriva la delibera 104 sul bilancio consolidato 2024: un esercizio contabile dove tutto deve tornare, anche se il ritorno spesso è solo formale. Ma non importa, l’importante è approvare lo schema, ché poi si può sempre dire “abbiamo rispettato i tempi”.
E già che ci siamo, con la 105, via anche alla verifica dello schedario elettorale. Ogni elettore deve essere schedato, controllato, verificato. Non sia mai che qualcuno tenti di votare da… fuori borgata.
Ma è la 106 che accende i cuori: i Festeggiamenti patronali 2025, alias “Settembre Casellese”, pronti a invadere il paese con eventi, padel, cena in bianco, gala e perfino una Color Run. Un tripudio di iniziative dove, con una popolazione di 13.941 anime, possiamo stimare che almeno una su tre sarà coinvolta… anche solo per sbaglio.
Se qualcuno avesse bisogno di una pausa verde, niente paura: con la 107 arriva la riqualificazione del Giardino della Libertà,
Libertà sarà anche sedersi su una panchina che non scricchiola, ma intanto il progetto ha cambiato pelle, prezzi e cemento.
Tra cordoli in posa, rilievi imprevisti e wc con fondamenta d’acciaio (anzi, ora un po’ meno acciaio…), la riqualificazione del parco è diventata una piccola odissea urbana.
Il verde cresce (?), ma anche i costi, con una manodopera che pesa quanto un’aiuola piena di ghisa.
Niente paura: l’appalto resta in pista, l’impresa pure, e la variante – come sempre – è giustificata da imprevisti imprevedibili.
🏗️ D’altronde, “Libertà” è anche rifare tutto un pezzo di progetto senza toccare il quadro economico.
Magia da 230mila euro tondi.
E nel frattempo, Caselle guarda oltre i confini: con la 108 aderisce alla candidatura di Moncalieri a Capitale Italiana della Cultura 2028. Un atto che profuma di solidarietà e di networking istituzionale, anche se resta da capire quale parte di Caselle potrà definirsi “culturale” nei dossier.
Nel campo della cultura applicata, invece, spicca la delibera 109, che ci regala un progetto di pubblica utilità con la cooperativa “Dalla Stessa Parte”. Obiettivo: digitalizzare gli archivi. Finalmente, meno polvere e più cloud. E con la 110 si pensa anche ai piccoli: il Comune contribuisce con 5.000 euro allo spostamento delle attrezzature informatiche della scuola. Per capirci: si aiuta il trasloco delle LIM, ché a portarsele in spalla non bastano i bidelli.
E se l’amministrazione pensa ai vivi, non dimentica certo i defunti. Con la 112, si approva un partenariato per la gestione dell’illuminazione votiva al cimitero. Finalmente, anche i cari estinti avranno la loro luce a LED – alimentata da un impianto fotovoltaico da 100kWp. Si chiama transizione ecologica, baby.
Intanto si guarda anche avanti: la 113 approva il nuovo DUP 2026–2028, il Documento Unico di Programmazione. È come la lista della spesa del Comune per i prossimi tre anni, ma senza yogurt o detersivo. Un esercizio che richiede preveggenza, speranza e una buona dose di ottimismo istituzionale.
Ottimismo che ritroviamo anche nella 114, dove si definiscono le linee guida per il Fondo Speciale di Equità per il canone d’affitto. Una misura concreta per aiutare chi è in difficoltà con l’abitazione, perché – tra tutte le luci votive e i karaoke patronali – c’è sempre qualcuno che deve fare i conti con la realtà.
E poi ci sono le determinazioni, che sembrano noiose ma ogni tanto sorprendono. Come la 467, che ufficializza un contributo statale di 15.747,82 € per i centri estivi 2025. Soldi che copriranno – parzialmente – un servizio già affidato all’ASD Sartagò per quasi 69.000 €. Quasi quanto una vacanza per 200 bambini in Costa Smeralda. Ma qui si resta in via Suor Vincenza.
Chiude il cerchio la 468, dove si aderisce a Puliamo il Mondo di Legambiente, con un impegno di spesa di 427 €. Materiale per 50 volontari, guanti inclusi. Se il numero di cartacce raccolte sarà proporzionale al budget, Caselle sarà più pulita di una sala operatoria.
E mentre tutto questo si compie, in un angolo dell’Albo Pretorio sbocciano le pubblicazioni matrimoniali. Tre coppie annunciano il lieto evento: Laganà-Rando, Bona-Palazzolo e Frattini-Surleti. A loro vanno i nostri auguri… e l’invito a controllare bene il bilancio famigliare, ché qui a Caselle si impara presto.
Caselle non si ferma mai. Tra bebè in gita reale, bilanci consolidati, luci al cimitero e karaoke di quartiere, la macchina comunale gira, delibera, determina e soprattutto… pubblica.