“Oggi, ci immergiamo nuovamente nel mare magnum degli atti amministrativi. E lo facciamo armati della nostra solita ironia.”
Non è nel nostro stile deridere gli atti amministrativi, che sono – ci piace ricordarlo – fondamenta invisibili del vivere civile. Ma sappiamo anche che leggere certe delibere fa venire voglia di rispolverare il manuale del sudoku avanzato. E allora noi ci proviamo così: con una narrazione leggera, un po’ di pepe ironico e – per chi volesse davvero leggere tutto per intero – link diretti agli atti originali. Perché anche l’ironia ha bisogno di fonti ufficiali.
La settimana si è aperta il 25 giugno con un solo atto, ma di quelli che lasciano il segno: la pubblicazione del bando per l’esame abilitante alla professione di agrotecnico e agrotecnico laureato.
Un’opportunità imperdibile per chi sogna una carriera tra i filari, i bilanci aziendali agricoli e le perizie rurali. Il manifesto è un concentrato di sigle, requisiti, DM, LM, LP, S.P.Q.R. e chi più ne ha più ne laurei. Unica nota chiara: c’è tempo fino al 14 luglio per iscriversi, anche se non avete ancora il titolo – l’importante è averlo entro il giorno prima dell’esame. Insomma, una prova di fede e… di pazienza.
Il 26 giugno, invece, è stata la giornata del trasloco. Letteralmente.
Con l’ordinanza n. 108, si è stabilito che il 12 luglio, dalle 10 alle 14, in via Mazzini 23 sarà vietato l’accesso e la sosta per permettere un trasloco. Quattro ore di ordinanza per spostare mobili e scatoloni. E come ogni grande operazione logistica, prevede rimozione forzata, cartelli da posizionare 48 ore prima e sorveglianza della Polizia Locale.
Una piccola Waterloo casalinga, con tanto di codice COSAP e linguaggio da esercitazione NATO.
Poi arriva il 27 giugno, ed è come se Caselle avesse deciso di recuperare tutto insieme. Una vera maratona amministrativa.
Si parte con la delibera n. 86: chiude la scuola primaria “Collodi” e tutte le classi confluiscono al plesso “Rodari”. Non è uno scandalo, è razionalizzazione. Più spazio, meno bollette, meno caos nel traffico e un solo punto di salita per lo scuolabus. Il codice meccanografico TOEE89201L viene disattivato. C’è chi piange per la Juventus retrocessa, noi per un codice scolastico soppressο.
Segue la delibera n. 85, in cui si stipula una convenzione con la scuola paritaria bilingue “La Famiglia”. Tre sezioni, metodo “Hocus&Lotus” (non è uno scherzo), e un contributo comunale di 150 euro in tutto. Praticamente 50 euro a sezione: giusto il tempo di insegnare “Good morning” e “Goodbye” prima di finire i fondi. L’Ufficio Scolastico Regionale deve ancora confermare i requisiti, ma intanto noi firmiamo e confidiamo nella grammatica.
Con la delibera n. 84, invece, si approva un insediamento commerciale in zona “TN1” (Strada Torino 3) proposto dalla CREA.RE Group. Parcheggi, viabilità pedonale, compensazioni ambientali e lampioni per tutti. Il Comune si accollerà la manutenzione delle urbanizzazioni cedute, per la modica somma stimata di 1.000 euro l’anno. Un investimento sul futuro… illuminato.
Ma Caselle pensa anche alla casa: la delibera n. 83 approva la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà per alcuni alloggi in via Che Guevara. La cooperativa “Il Poggio” brinda all’affrancamento dei vincoli, e forse anche alla possibilità di vendere senza la famosa “clausola 167” sul groppone. Libertà è partecipazione, ma anche rogito.
E poi, dulcis in bilancio, la delibera n. 82: una variazione di bilancio da 150 euro. Non milioni, non migliaia. Centocinquanta. Spostati da “beni di consumo” a “contributo scuole materne private”. La prova che ogni euro conta, specie se finisce dove serve. Il PEG, a Caselle, ha il cuore grande.
Nel frattempo, la Commissione Pari Opportunità è stata convocata per il 3 luglio, con all’ordine del giorno l’organizzazione della manifestazione in onore di Paolo Borsellino.
Peccato che il 14 giugno, a Caselle, sia già venuto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, a parlarci di suo fratello, a raccontarne la storia, a testimoniarne la memoria viva, davanti a cittadini commossi. Ma la Commissione, quel giorno, non c’era.
Forse era impegnata a “pensare” cosa organizzare per il 19 luglio.
Sono quelle cose che ti lasciano senza parole. Non per lo sdegno, ma per l’evidenza: a volte le cerimonie non servono a sentire, ma solo ad apparire.
E infine, il 4 luglio, il Consiglio Comunale si prepara a una seduta impegnativa. Bilancio, urbanistica, mozioni internazionali (Palestina, Meloni, Ventotene) e persino il declassamento dell’aeroporto di Caselle. Una seduta che parte da un trasloco e finisce nella geopolitica globale. Forse manca solo una mozione su Marte, ma c’è tempo.
E così, in soli tre giorni – dal 25 al 27 giugno – abbiamo attraversato scuole, traslochi, parcheggi, esami di Stato, centri commerciali, e pure un pezzo di storia costituzionale.