Come vola il tempo. E come volano i contatori!
Ticronometro.com ha appena superato un milione di pagine viste.
Un numero tondo, bellissimo, carico di significato.
“Chi l’avrebbe mai detto?”, verrebbe da esclamare.
Io, a dirla tutta, un po’ ci speravo. Ma non pensavo sarebbe stato così faticoso.
In passato, numeri del genere si raggiungevano più facilmente.
Erano tempi diversi, con un bacino d’utenza forse più piccolo, ma anche più curioso.
C’erano lettori che volevano capire, che partecipavano, che non delegavano tutto “a occhi chiusi”.
E poi c’era un altro spirito: eri tenuto sotto attenzione dalla stampa e dai politici (che, di norma, sono divisi in gruppi – se stai antipatico a uno, molto probabilmente piaci all’altro. Di solito funziona così….).
Tra i giornalisti regnavano solidarietà e attenzione verso le nuove iniziative.
Un aiuto continuo, una tutela reciproca. Anzi, al minimo attacco politico — anche quando prendeva la forma di un assordante silenzio — si erigeva un muro di difesa collettiva.
Stavi antipatico al politico di turno? Quello diventava uno stimolo in più per attivare quella forma di tutela che, in fondo, non era altro che fare il proprio mestiere: informare.
Informare anche — e soprattutto — su ciò che a certi politici non piaceva venisse raccontato: magari una semplice iniziativa, oppure un servizio reso più accessibile e consultabile rispetto ai classici strumenti del burocratese, il cui scopo, si sa, non è certo la semplicità.
Un atteggiamento che di sicuro non aiuta a raggiungere il maggior numero possibile di utenti.
Anche la politica, pur nelle differenze, era fatta da persone che la affrontavano con uno spirito diverso.
Le critiche non mancavano, certo. Ma poi ti chiamavano per parlarne.
Mezz’ora al telefono, un confronto sincero — e, se capitava, anche un caffè.
Perfino da chi era su fronti opposti poteva arrivare una mano tesa, magari per una consulenza o un consiglio. Perché c’era un senso condiviso: costruire qualcosa per la collettività.
Oggi, persino dire “grazie” — il primo insegnamento che ci hanno dato i genitori — sembra essere diventato un gesto pesante. Eppure, è il più semplice e leggero del mondo.
Succede perché non tutti sono portati per certi ruoli, e inconsciamente si attivano meccanismi di difesa, in cui anche una critica costruttiva o un semplice invito a correggere un errore viene percepito come un atto di aggressione.
E così, se l’educazione imporrebbe di rispondere con un “grazie”, arriva invece il silenzio… o una risposta freddissima.
Oggi è tutto troppo diverso.
Quel senso di comunità si è sfilacciato.
Ognuno per sé, e chi prova a costruire qualcosa spesso si ritrova a essere “u scemu di internet”, “u testuni”, o a ricevere un elegante “vaffanculo”, con tanto di like e cuoricini degli amici “associati“.
Eppure, si va avanti. Con poco aiuto, ma tanta voglia di fare.
Forse, con un pizzico di umiltà e qualche respiro profondo, si sarebbe potuto anche fare: chiedere, informarsi, avviare un dialogo. Ma questa, ormai, è una storia lunga. Di quelle in cui l’orgoglio è solo la superficie… e in sottofondo si muovono anche dei robot spagnoli. Ma non chiedetemi altro….
E allora, visto che i riconoscimenti e i grazie non arrivano… mi auto-congratulo.
Perché sono orgoglioso di questi tre anni di Ticronometro.
Dalle due edizioni del Casellese dei Casellesi — con tutte le innovazioni su un sistema di voto lungo e travagliato, pensato con un solo obiettivo: coinvolgere il maggior numero possibile di persone nel processo decisionale, anche per un “banale” premio — fino alla terza Pigna Blu, già pronta per la prossima edizione.
Un premio nato per spronare le persone a partecipare, a sentirsi parte attiva della vita della comunità.
E poi c’è lui: TicTrasparenza 3.0, l’Albo Pretorio semplificato.
Mi dicono che ormai si vada prima su Ticronometro, e poi — solo dopo — sul sito del Comune.
I nostri sunti quotidiani, le spiegazioni chiare, i dati accessibili: tutto questo è ormai parte della routine di molti cittadini.
Certo, fa meno clic un articolo che informa su queste cose… rispetto a una foto del politico con la cotoletta in mano.
Ma si continua a puntare su trasparenza, partecipazione e comprensione, anche nel silenzio.
Diciamo anche qualche soddisfazione professionale.
Tutto ciò che sta dietro Ticronometro.com, sul piano tecnico, è opera mia. Non è qualcosa che si trova in giro con facilità, anzi è unico in italia.
E chi fa il mio mestiere – consulenti e colleghi del settore – magari non lo dice a gran voce, ma il messaggio arriva chiaro: ottimo lavoro.
D’altronde, a differenza di certi software pagati migliaia e migliaia di euro, non va in crisi per un semplice cambio di firma!
E non si blocca nemmeno davanti a un normale censimento, che altrove diventa un rebus burocratico.
L’avevo detto che mi sarei concesso un piccolo auto-complimento…
Ora la smetto, promesso.
E ogni traguardo va festeggiato con un regalo per i lettori.
All’inizio dell’anno ho cominciato a scrivere un libro: un progetto ironico ma radicato nella realtà, una piccola guida per sopravvivere nella politica locale.
Dovevano essere pochi capitoli, e invece siamo già oltre i 20!
Correggerli tutti richiede tempo – lo so – ma spero di riuscire a completarlo per Natale.
Magari lo metto in vendita… e se qualcuno lo compra, ogni centesimo andrà a finanziare Ticronometro.com, che – come vedete – non ha sponsor, non ha banner. Si autofinanzia. Punto.
Per l’occasione, vi regalo un’anteprima in PDF: il capitolo 14, intitolato “Il periodo elettorale”.
È un capitolo autonomo, si può leggere anche senza aver affrontato gli altri.
L’ho scritto basandomi sulle mie esperienze in diverse cittadine e sui ricordi d’infanzia, quando si avvicinava il periodo delle elezioni. (clicca e scarica)
Corrisponde alla realtà? Non lo so.
La realtà che ci circonda è un’esperienza soggettiva. Cambia da individuo a individuo.
Leggetelo, chiudete gli occhi e chiedetevi: “A Caselle, è così?”
📷 TicFotalbo – L’Albo Pretorio da Scrollare
E se nel frattempo volete esplorare gli atti pubblici… ma con leggerezza, date un’occhiata a TicFotalbo:
una versione “visiva” dell’Albo Pretorio, pensata per chi vuole capire tutto con un colpo d’occhio (e magari con uno swipe tra un caffè e una notifica).
È l’evoluzione dell’albo pretorio, al passo con i tempi di Instagram.
Un milione di pagine viste.
Un milione di grazie.
E, se permettete, anche un bel “bravo” a chi ci ha creduto.
🗳 Infine Partecipa al sondaggio!
Per l’occasione, si è creato un piccolo sondaggio per raccogliere opinioni su questi tre anni di Ticronometro.
Sono poche domande, bastano 5 minuti al massimo, ma valgono tantissimo.
👉 Dicci cosa ne pensi, cosa funziona, cosa miglioreresti… e cosa ti aspetti per il futuro.
La tua opinione conta. Sempre.
📍**Vai al sondaggio**