Home Amministrazione Comunale Ordinanza n. 71: vietato bere nei parchi… ma solo se non paghi?

Ordinanza n. 71: vietato bere nei parchi… ma solo se non paghi?

by from WEB

In un mondo perfetto, le ordinanze comunali dovrebbero essere chiare, coerenti e soprattutto efficaci nel migliorare la vita dei cittadini. Ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo… il regolamento. È il caso dell’Ordinanza Sindacale n. 71 del 24 aprile 2025 del Comune di Caselle Torinese, un provvedimento che ambisce a contrastare l’abuso di alcolici nei parchi e nel centro storico per tutelare sicurezza, decoro urbano e incolumità pubblica.

vedi e leggi l’ordinanza

Nobile intento. Ottima premessa. Ma poi arriva la realtà. E con lei, qualche paradosso.

Sì, perché mentre da un lato si vieta categoricamente il consumo di bevande alcoliche nei parchi pubblici, dall’altro si concede piena libertà ai chioschi (anche quelli all’interno dei parchi gioco per bambini) di somministrare alcol a qualsiasi ora. Risultato? Una lunga lista di criticità, contraddizioni e situazioni  degne di una commedia degli equivoci.

Per come l’abbiamo letta e interpretata noi, qualche dubbio ci è venuto.
Ma restiamo naturalmente disponibili ad ascoltare chiarimenti e delucidazioni in merito, soprattutto da parte del Sindaco, che in quanto delegato dai cittadini casellesi ha non solo l’autorità, ma anche la responsabilità di esprimere il proprio punto di vista e farci capire con semplici parole cosa parla questa ordinanza. Sarebbe interessante capire se l’intento dell’ordinanza è davvero quello che sembra… o se siamo solo noi a leggere troppo tra le righe.

Abbiamo analizzato l’ordinanza in dettaglio. Ecco cosa abbiamo trovato:

🔍 Criticità logiche e applicative

  1. Parco vietato = ma alcol legale nel chiosco del parco

    • L’ordinanza vieta il consumo di alcol in tutti i parchi e giardini pubblici. Però consente esplicitamente la somministrazione da parte di pubblici esercizi negli spazi interni o in concessione. Quindi… se sei in un parco e stai bevendo birra portata da casa: multa. Ma se la compri dal chiosco nel parco: tutto ok. 🍻

    • Effetto comico: due persone sulla stessa panchina, una viene multata, l’altra no, perché ha lo scontrino del chiosco.

  2. Obiettivo: decoro urbano. Esclusa però la plastica del chiosco.

    • L’ordinanza dice che le bottiglie e le lattine sono un pericolo e contribuiscono al degrado. Ma durante eventi si può bere in bicchieri di plastica o carta, che (spoiler!) finiscono comunque ovunque.

    • Critica ambientale/comica: la plastica si biodegrada in 100 anni invece del vetro che almeno luccica.

  3. Totale confusione sugli orari

    • Il divieto è attivo “dalle 00.00 alle 24.00”. In pratica, sempre. Allora perché specificarlo? Bastava dire “h24”.

    • Comico: perfino il tempo si confonde: il divieto dura tutto il giorno, tutti i giorni, ma lo stesso viene scritto come se ci fosse un’eccezione notturna.


⚖️ Contraddizioni giuridiche o amministrative

  1. Illegale il picnic con vino, ma legale il Mojito al tramonto

    • Una famiglia che fa merenda al parco e stappa una bottiglia di vino è fuori legge. Ma lo stesso vino servito dal baracchino nel parco (in concessione) è ok.

    • Paradosso sociale: la legalità dipende da chi vende, non da cosa fai.

  2. Manca una distinzione tra parchi gioco per bambini e parchi pubblici generici

    • Non si fa differenza tra aree frequentate dai minori (come i parchi gioco) e grandi spazi verdi. Si vieta ovunque, tranne se sei dentro o vicino a un bar.

    • Comico/paradossale: puoi bere accanto alla giostra, ma solo se il bar ti serve. Altrimenti sei un pericolo per l’umanità.

  3. Menzione dell’abuso… ma vietano anche il semplice consumo

    • L’ordinanza giustifica tutto in base agli effetti dell’abuso di alcol, ma poi vieta anche il consumo moderato.

    • Comico-filosofico: la birra meditativa o il bicchiere del brindisi d’amore sotto un albero diventano atti sovversivi.


💸 Sanzioni e applicazione ridicola

  1. Multa per chi beve birra al parco, ma non per chi urla ubriachissimo fuori da un bar

    • Se sei fuori dal perimetro del bar, rischi 50 euro. Se sei dentro, puoi anche cantare Vasco Rossi a squarciagola.

    • Effetto buffo: serve una “mappa degli alcolici leciti” con cerchi e GPS per sapere dove si può alzare il gomito senza alzare le mani.

Divieto fino al 1° novembre. Poi? Festival del vino in panchina?

  • L’ordinanza è valida solo fino al 1° novembre 2025. Dopo quella data, nessuna indicazione. Che succede a partire dal 2 novembre? Tutti liberi di stappare bottiglie nei parchi, anche davanti all’altalena?

  • Domanda seria (e un po’ comica): si tratta di una scadenza tecnica o è previsto un “black friday dell’alcol” nei parchi pubblici invernali?

  • Effetto ironico: Forse dopo il 1° novembre, al freddo, l’alcool scalda e non disturba più.


🤔 Proposte ironiche

  • Alcolometro da panchina: installare dispositivi per verificare se la lattina è stata acquistata nel chiosco autorizzato o portata da casa.

  • Targa commemorativa: “Qui nel 2025 fu sorpreso un nonno con il Barbera. non aveva satispay  per pagare, se lo portò da casa.”

Related Articles