E siamo giunti al termine della seconda edizione de Il Casellese dei Casellesi, un premio nato quasi per gioco, che alla sua seconda edizione ha raccolto oltre 2000 votazioni nelle due fasi (2008 per l’esatezza) . Non è poco, almeno per me!
Sono davvero soddisfatto, soprattutto perché quest’anno le votazioni sono state gestite completamente “in casa”. Il sistema di voto in due fasi è stato sviluppato da zero, e posso dire di essere ipersoddisfatto: tutto ha funzionato perfettamente, inclusa la transizione automatica dalla prima alla seconda fase. Ogni tanto, anche se sono molto critico con me stesso, devo ammettere che il risultato è stato ottimo!
Il conteggio dei voti
Il conteggio dei voti è stato completato facilmente. Contare manualmente 1159 voti non sarebbe stato semplice, ma il sistema era fatto per fornire i risultati, subito alla chiusura dell’urna virtuale. Per i più curiosi, è sempre stato possibile consultare anche le statistiche e monitorare l’andamento delle votazioni istante per istante. Insomma, alla fine ci siamo pure divertiti: ed è proprio questo lo scopo principale!
Perché è speciale?
Il Casellese dei Casellesi è un premio unico perché è davvero alla portata di tutti. Chiunque può proporre un candidato, sentirsi protagonista e mettersi al centro della comunità. E ora, veniamo al vincitore di questa edizione: Luca Alberigo.
Qualche giorno prima della chiusura del concorso gli avevo scherzosamente chiesto il suo CV, visto che, a quanto pare, a Caselle sembra essere una cosa molto importante. Dopo aver letto quelle cinque pagine, ho esclamato: “M…a! Quante cose fa!”.
Poi, però, mi sono fermato a riflettere: Il Casellese dei Casellesi non rappresenta una persona attraverso il suo curriculum. Altrimenti, potrei anch’io vantarmi di essere stato giornalista tecnico al seguito di un team di colore rosso di Formula 1 per i Gran Premi italiani. Ma a Caselle e ai casellesi cosa servirebbe sapere ciò? Esatto: a nulla!
Questo premio non è per chi ha il curriculum più lungo, ma per chi si distingue per le sue azioni e per ciò che è. Così ho chiuso il CV e mi sono chiesto: come raccontare chi è davvero il Casellese dei Casellesi 2024?
Chi è Luca?
Luca è quello che ha sempre il cellulare acceso. A qualsiasi ora anche di notte, le due spunte grigie di WhatsApp si illuminano: magari non risponde subito, ma alle 7 del mattino hai già la risposta che cercavi. È quello che, quando ci sono problemi a scuola, qualche genitore allarmato contatta qualche rapresentante di classe che contatta alla fine lui per cercare una informazioni e magari una soluzione. E lui? Si interfaccia con chi di dovere, spesso sacrificando molto del suo tempo, ma alla fine risolve sempre!.
Luca è quello che, di fronte a qualsiasi problema, cerca sempre una soluzione. È quello che vedi a scuola, impegnato nei suoi progetti per i ragazzi a spiegare e a capire . È quello che organizza eventi e lavora come un matto per farli riuscire al meglio, anche se ogni tanto c’è qualcuno pronto a togliergli il piacere di sentirsi dire: “Bravo, hai fatto un lavoro fantastico”.
Ma lui non si arrabbia: al contrario, risponde con un sorriso e dice: “L’importante è fare. Non c’è problema”.
Luca è quello che organizza un convegno su un tema importante e, qualche ora dopo, lo trovi a cuocere caldarroste per raccogliere fondi destinati a una causa utile per la comunità. Non è solo, è circondato da persone fantastiche, ma la cosa importante è che lui c’è sempre. Luca è quello che ti manda un vocale iniziando con: “Preferisco farti un vocale così, mentre faccio altre cose per esempio anche guidare”. In poche parole, Luca è Luca.
E gli altri partecipanti?
Non sono da meno gli altri due compagni di viaggio di questa edizione, peraltro finiti secondi a pari voti (347). Roberta Bruno, il panificio Di Maggio. Sinceramente, non li conoscevo prima delle candidature, ma leggendo e facendo ricerche per le schede dei candidati si è aperto un mondo. Il Casellese dei Casellesi, nel suo piccolo, è anche questo: storie, Storie di successi, storie di lavoratori, storie di umanità. Storie quotidiane che vanno oltre un lungo curriculum.
E ora?
Prossimamente organizzeremo, come lo scorso anno, un piccolo aperitivo: quattro chiacchiere e magari anche gli auguri di Natale anticipati. Poi torneremo alla nostra realtà casellese, lontani da palchi e riflettori, perché non cerchiamo visibilità.
Il Casellese dei Casellesi è soprattutto questo: un premio autentico, fatto per celebrare la nostra comunità, non per apparire.
Ci risentiamo tra un anno!