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La Guerra dei Poveri

by Redazione Ticronometro

“Immaginate una scena surreale:  ieri sera, uscendo sul balcone, nell’aria si percepivano, lontani, echi inaspettati.

Da un cascinale si levavano risate, mescolate al crepitio di piccoli fuochi d’artificio che rischiaravano la notte.

Dall’altro lato, sembrava quasi di cogliere l’eco di una piccola battaglia, combattuta con armi rudimentali, come in una di quelle ‘guerre tra poveri’.

Ma forse è solo una mia invenzione… o forse no!  A quell’ora, da quel che si sa girava soltanto un comunicato stampa di cui, bene o male, tutti ora conosciamo il contenuto.”

E così, la prima cosa che mi viene in mente è un sondaggio molto semplice: In che stato è l’opposizione a Caselle?

So già che questa domanda potrebbe attirarmi qualche inimicizia: alla maggioranza sto già un po’ sulle scatole; e, in fondo, così facendo, potrei persino riuscire a creare qualcosa che li accomuni…..   L’avevo già proposto il sondaggio lo scorso anno, e i risultati non erano stati incoraggianti; ora, un anno dopo, la situazione potrebbe essere addirittura peggiorata.

Tutto è iniziato con le elezioni, con liste che sembravano più interessate ad accumulare voti che a puntare sulla qualità. Durante questi due anni e mezzo, cos’abbiamo visto?

Candidati sindaci che puntavano al “colpo grosso” senza riuscirci, dando poi a molti l’impressione di essersi ritirati da un’azione politica concreta e presente forse perchè rimasti delusi .   Altri, convinti di vincere sulla scia dei successi delle scorse tornate elettorali, mancando però alla fine l’obiettivo, e altri ancora speravano di essere la sorpresa vincente.

Alcuni consiglieri hanno abbandonato il “treno amministrativo” ancor prima di partire! Ci sono state denunce, processi… un caos crescente che negli ultimi mesi ha rivelato come, per quasi tutti gli eletti, il benessere dei cittadini e la gestione della cosa pubblica sembrino argomenti secondari… o almeno, questa è la mia impressione.

Ho visto amministrazioni nascere, crescere e morire di morte naturale o talvolta prematura. Insomma, un po’ di esperienza ce l’ho.

La legge offre un grande vantaggio a chi vince; quindi, se non ci sono motivi interni per litigare, si dovrebbe andare tranquillamente fino a fine mandato.  La logica suggerirebbe una coesione tra le minoranze, una strategia comune con un pizzico di inventiva applicata.  E secondo voi, sta succedendo? No!

Ognuno continua a coltivare il proprio orticello. C’è chi si assenta, chi si accanisce su refusi ed errori di battitura, dimenticando che eventuali errori sono responsabilità della maggioranza: perché aiutarli?  Gli errori fanno parte del gioco!

Poi c’è chi sembra combattere, ma a volte vota compatto con la maggioranza. Non esattamente l’ideale.

Un episodio che mi ha colpito è stato quando, durante una discussione, qualcuno ha esclamato, senza magari informarsi o pensarci troppo, “è stata bocciata!”… La minoranza avrebbe dovuto dare una risposta compatta, una reazione unanime, e invece è passato il messaggio che “se non è stato detto a me, perché protestare?”.

E per fortuna che siamo tutti difensori della democrazia!

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