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Bilancio di previsione

  • è un documento con cui il Comune programma l’attività e i servizi che offrirà ai cittadini nei 3 anni successivi, indicando le fonti di finanziamento a cui attingerà per pagare le spese.
  • specifica le entrate e le spese previste e autorizzate  sulla base delle necessità e delle priorità individuate dall’Amministrazione.
  • è triennale per permettere una programmazione di lungo periodo.
  • spese ed entrate previste devono uguagliarsi per raggiungere il pareggio di bilancio, obbligatorio per legge. Dal 2016, pur rispettando il pareggio di bilancio, le pubbliche amministrazioni devono anche osservare ulteriori vincoli di finanza pubblica per garantire il contenimento della spesa.
  • prevede il Fondo crediti di dubbia esigibilità che è un “paracadute” a garanzia degli equilibri, cioè una somma “messa da parte” per coprire i rischi derivanti da entrate già accertate e iscritte a bilancio (crediti) ma di dubbio e/o difficile incasso (ad es. le sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, la tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, ecc.).
  • è approvato entro il 31 dicembre dell’anno prima a quello a cui si riferisce, o entro la data dell’eventuale proroga stabilita con decreto ministeriale.
  • se le previsioni di entrata o di spesa cambiano in seguito a eventi nuovi o imprevedibili, è necessario apportare le variazioni di bilancio (che seguono uno specifico percorso di approvazione).
  • quando il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio, la Giunta Comunale approva il Piano esecutivo di gestione (peG), con cui affida ai dirigenti dei servizi gli obiettivi da raggiungere e le risorse finanziarie, strumentali e umane da utilizzare.

A)   Come si legge

Una breve premessa: nelle aziende pubbliche il bilancio  si basa  sulle previsioni delle
entrate e delle spese che si verificheranno nell’anno.

Parlando di entrate e spese, nel bilancio di previsione si distingue tra:

    • competenza: sono le entrate da accertare, cioè le entrate che l’Ente ha diritto di percepire (competenze attive), e le spese da impegnare, cioè le spese che l’Ente ha l’obbligo di pagare (competenze passive).
    • cassa: sono le entrate e le spese effettive che si prevedono nell’anno.

Questa distinzione è dovuta al fatto che non tutte le competenze di un anno s’incassano
nell’anno stesso, e non tutte le competenze passive si pagano nell’anno.

Allo stesso modo, in un anno, l’Ente può riscuotere entrate già accertate negli anni precedenti (residui attivi, crediti) e pagare spese già impegnate in anni precedenti  (residui passivi, debiti).


B) Come si formula

  1. Gli uffici predispongono gli atti propedeutici al bilancio da sottoporre per la delibera di
    Giunta Municipale;
  2. I responsabili di Area predispongono le previsioni di stanziamento di entrata e di spesa
    in bilancio, tenendo conto del programma dell’Amministrazione;
  3. Il responsabile della ragioneria predispone una bozza di bilancio che viene presentata in Giunta con la nota di aggiornamento al D.U.P.S.;
  4. La Giunta acquisita la documentazione e fatte opportune modifiche/integrazioni delibera il bilancio di previsione;
  5. Il responsabile dell’area finanziaria ne dà comunicazione al revisore dei conti;
  6. Il Revisore dei Conti elabora una propria relazione sulla proposta di bilancio;
  7. Consiglieri possono presentare emendamenti (modifiche) al bilancio;
  8. La proposta di bilancio, unitamente alla relazione del revisore dei conti e agli altri atti propedeutici, vengono presentati al Consiglio Comunale il quale procede all’esame e all’approvazione entro il 31/12 dell’anno (salvo eventuale proroga stabilita per legge);
  9. Approvato il bilancio, gli uffici sono autorizzati a dare esecuzione al relativo contenuto.