Ventuno anni fa il contingente italiano di stanza a Nassiriya, nel sud dell’Iraq, fu oggetto di un pesantissimo attacco kamikaze.
A perdere la vita in quell’attentato, organizzato con un camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro la base Maestrale, furono 28 persone. Altissimo il tributo di sangue del nostro Paese: 19 infatti furono le vittime italiane.
Dodici di loro erano carabinieri appartenenti alla Multinationale Specialized Unit:
Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone.
Appartenevano invece all’esercito Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci.
Nell’esplosione rimasero uccise anche due vittime civili: il cooperatore Marco Beci, e il regista Stefano Rolla, impegnato nelle riprese di un documentario.