Più investimenti su Università, ITS e formazione professionale per sostenere le tecnologie strategiche e l’autonomia produttiva del Piemonte sono i contenuti della riprogrammazione del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 decisa dalla Regione confermando una scelta politica chiara: investire su competenze, lavoro e capitale umano come leve decisive per la crescita e la competitività del territorio.
La revisione del programma, che mantiene invariata la dotazione complessiva di 1,3 miliardi di euro, è stata approvata dal Comitato di sorveglianza e condivisa con la Direzione generale Employment della Commissione europea.
Alberto Cirio, presidente della Regione, ed Elena Chiorino, vicepresidente e assessore a Lavoro, Istruzione e Formazione professionale sottolineano che “si compie una scelta politica netta e responsabile: accelerare l’attuazione delle politiche, mettere a terra le risorse in modo efficace e tutelare gli interventi sociali, senza disperdere fondi e senza rinviare risposte che cittadini, imprese e territori attendono. Abbiamo deciso di rafforzare un modello di sviluppo che mette al centro il lavoro qualificato, la formazione di qualità, il merito e l’innovazione, nella consapevolezza che solo investendo sulle competenze si costruisce una Nazione competitiva, coesa e capace di affrontare le grandi transizioni economiche, tecnologiche e produttive in atto. È una visione chiara e coerente: governare il cambiamento, non subirlo”.
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