Home bulletin istituzionaleCittà di Torino SOCIAL FESTIVAL COMUNITA’ EDUCATIVE, “EDUCARE AL FUTURO”

SOCIAL FESTIVAL COMUNITA’ EDUCATIVE, “EDUCARE AL FUTURO”

by from WEB

Torna il Social Festival Comunità Educative, il grande appuntamento dedicato ai mondi della scuola e dell’educare. Una settimana di lezioni magistrali, seminari, workshop, laboratori, attività con le classi di ogni ordine e grado.

70 eventi, più di 150 voci dai mondi della scuola, della pedagogia, della psicologia, delle scienze, delle arti, per mettere al centro del pensiero della città i percorsi di crescita delle nuove generazioni.

Promosso da Comune e Città metropolitana di Torino, ITER – Istituzione Torinese per l’Educazione Responsabile, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale, il Social Festival Comunità Educative 2025 avrà come tema di questa quarta edizione: “Educare al futuro”.

Perché “Educare al futuro”

Quest’edizione nasce da una convinzione. Le nuove generazioni non sono “il futuro”, ma il presente che lo costruisce. Perché crescere non è attendere di diventare adulti, ma formarsi ad abitare il presente. Già adesso, infatti, bambine e bambini, ragazze e ragazzi abitano questo tempo accanto alle generazioni adulte e anziane e il loro sguardo e apporto sono da includere e valorizzare nel processo di quotidiana costruzione del mondo.

Se si condivide questa premessa, ne discende una visione di educazione e insegnamento come processi che abilitano a esserci attivamente nell’oggi. In questa direzione diventa fondamentale che i luoghi dell’apprendere e dell’educare mettano bambine/i e adolescenti nelle condizioni di essere soggetti attivi, perché il futuro sempre più richiederà il loro protagonismo. Un futuro che appare oggi fonte di ansie più che di desideri, di minacce più che di promesse, nel quale diventa sempre più difficile proiettarsi.

L’educazione e la didattica chiamate a una rivoluzione

In una società che – tra crisi climatica, guerre, precarietà diffuse… – sta facendo sparire il futuro dall’immaginario collettivo, l’educazione e la didattica sono chiamate a una rivoluzione. Non basta più trasmettere saperi con lezioni frontali e passivizzanti, servono modalità dialogiche e attivanti che stimolino la partecipazione dentro e fuori dall’aula.

Serve una scuola con lo sguardo rivolto al futuro, non solo al passato, in grado di far entrare l’intelligenza artificiale nei piani didattici cogliendone le potenzialità per l’istruzione.

Serve un educare che promuova la formazione di menti critiche e creative, capaci di navigare nella complessità del presente e di trasformare le paure in speranze.

Il diritto al futuro al centro del Social Festival Comunità Educative 2025
Ogni scuola e ogni ambiente educativo da questo punto di vista costituiscono luoghi di cura del futuro. La cura del futuro non può non passare dalla cura della formazione delle nuove generazioni. Al centro del Social Festival 2025 ci sarà dunque la tutela del diritto al futuro. Un diritto che chiede alleanze educative: reti di collaborazione tra famiglie, insegnanti, enti locali, associazioni e realtà del territorio. Un diritto che si colloca nell’orizzonte della città educativa. Dove ci si educa insieme a costruire un domani migliore.

Perché partecipare?

Nella settimana del Social Festival Comunità Educative, attraverso l’ascolto di voci autorevoli e l’immersione in attività didattiche ed esperienziali, insegnanti, educatori, professionisti della cura, genitori, studenti, cittadini, potranno apprendere nuove metodologie didattiche ed educative e nuove modalità di accompagnare i percorsi di crescita, in grado di integrare educazione all’aperto, tecnologie digitali immersive, linguaggi artistici e teatrali, sostegno alle fragilità e valorizzazione delle differenze, service learning e azioni di cura del mondo.

Tutto ciò con l’apporto della comunità educante, ossia la vasta rete di associazioni, oratori, gruppi di cittadini, fondazioni, organizzazioni di terzo settore, servizi sociali, educativi, culturali e sportivi della città.

Inizio lunedì 3 novembre con Luigi Ciotti e Diego Bianchi alle Gallerie d’Italia (ore 18)

Il Social Festival Comunità Educative inizierà lunedì 3 novembre alle ore 18 con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera Contro le Mafie, intervistato da Diego Bianchi (Zoro) (“CHIEDI AL FUTURO. DIGNITÀ DEL VIVERE, PACE NEL CONVIVERE”) alle Gallerie d’Italia – Torino, piazza San Carlo 156.

Proseguirà nei giorni seguenti con oltre 70 eventi tra cui attività con le classi di ogni ordine e grado, seminari e workshop aperti alla cittadinanza, conferenze e webinar. Segnaliamo tra gli altri

∙ il workshop “LE CITTÀ EDUCATIVE. PRENDIAMOCI IL DIRITTO A UN FUTURO SOSTENIBILE”, con rappresentanti delle reti internazionali Unesco LEARNING CITIES; Associazione Internazionale Città Educative AICE; ENTI, ISTITUZIONI e STAKEHOLDER TORINESI nell’ambito educativo

(martedì 4 novembre, ore 9.30-12.30, Campus ONU, Viale Maestri del Lavoro 10);

. il seminario “ SCUOLA E DIGITALE. CRESCERE E IMPARARE NELL’ERA CONNESSA”, la sfida di creare ambienti educativi sicuri, inclusivi e collaborativi, in cui la tecnologia è uno strumento ormai presente, è più attuale che mai (martedì 4 novembre, ore 15-17.30, Polo del ‘900, Corso Valdocco 4/a)

∙ il talk “UNA SCUOLA ORIENTATA AL FUTURO. QUALI COMPETENZE SVILUPPARE A SCUOLA?”, in cui docenti e dirigenti scolastici si confronteranno su come attivare processi cognitivi e socio emotivi per formare studenti consapevoli e creativi (mercoledì 5 novembre, ore 15-17.30, Teatro Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23)

∙ la plenaria “CHE COSA FA UN EDUCATORE A SCUOLA? LA SFIDA DI CREARE AMBIENTI COLLABORATIVI”, con al centro la figura dell’educatore scolastico e il tema dell’inclusività delle nostre scuole, sempre da potenziare e innovare in modo che nessun alunno/a resti escluso/a (giovedì 6 novembre, ore 9.30-13, Aula Magna Cavallerizza Reale, via Verdi 9)

∙ la grande plenaria “SE IL FUTURO CHIEDE ALTRI MODI DI INSEGNARE E EDUCARE”, in cui si esploreranno nuove strade che facciano entrare il profumo del futuro nelle aule scolastiche e nei contesti educativi (giovedì 6 novembre, Cavallerizza Reale, via Verdi 9).

Previsti in questa plenaria gli interventi di ELENA GRANATA, urbanista, Politecnico di Milano, ANNA GRANATA, pedagogista, Università di Milano Bicocca, PAOLA CEREDA, scrittrice, collaboratrice di ASAI (Associazione di Animazione Interculturale) di Torino, ALESSANDRO PERISSINOTTO, scrittore, docente di storytellig, Università di Torino).

Apertura dei lavori affidata a STEFANO SURANITI, direttore generale Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.) per il Piemonte, TECLA RIVERSO, dirigente U.S.R., CARLOTTA SALERNO, assessora all’istruzione della Città di Torino, CATERINA GRECO, consigliera all’istruzione della Città Metropolitana di Torino, LORENZA PATRIARCA, presidente 5ª Commissione della Città di Torino

Chiusura sabato 8 novembre con Matteo Saudino, Ugo Morelli, Roberto Farné e Vincenza Pellegrino alla Cavallerizza Reale (ore 9)

Il Social Festival Comunità Educative si concluderà sabato 8 novembre mattina (ore 9-12.30) all’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), con la plenaria “EDUCARE A PENSARE OLTRE, GUARDARE ALTROVE”. Interventi di MATTEO SAUDINO (insegnante, ideatore del canale YouTube «BarbaSophia» (“FATE I BRAVI, PENSATE A STUDIARE, CHE AL VOSTRO FUTURO CI PENSIAMO NOI!”), ROBERTO FARNÈ, pedagogista, Università di Bologna (“DAI, USCIAMO! ROMPERE I MURI DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE), VINCENZA PELLEGRINO, sociologa della conoscenza, Università di Parma (“COLTIVARE UTOPIA IN TEMPI DISTOPICI”), UGO MORELLI, psicologo, Università Federico II di Napoli (“INSEGNANTI E PROFESSIONI EDUCATIVE: IL CORAGGIO DI NUOVE TRAIETTORIE”)

La collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea “L’ARTE PER IMMAGINARE IL FUTURO”

Da segnalare anche le iniziative suarte e futuro promosse in occasione delSocial Festival Comunità Educative dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. In particolare:

∙ il workshop per studenti di scuole secondarie “MUSEO COME LABORATORIO DEL FUTURO” (mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 novembre, ore 10-12, al Castello di Rivoli, piazzale Mafalda di Savoia 2 – Rivoli)

∙ il workshop per docenti “EDUCARSI SENZA CONFINI” (venerdì 7 novembre, ore 15-17:30, al Castello di Rivoli), con Gennaro Galdo, CiAI (Consorzio nazionale imballaggi allumini) in dialogo con Paola Zanini, responsabile del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli;

∙ il workshop per famiglie “NEL SEGNO DELL’ARTE” (sabato 8 novembre, ore 11-12.30 e ore 16-17:30) dove la mostra “Il Castello Incantato” sarà l’occasione per immergersi nel Free Land Scape di Paola Pivi e per sperimentare gli innumerevoli segni dell’arte tra le opere di Carla Accardi, Lucio Fontana e Claes Oldenburg.

Carlotta Salerno, Assessoraalle Politiche educative della Città di Torino: “Questa quarta edizione del Social Festival delle Comunità Educative si annuncia ricca, viva, capace di generare nuovi spunti e nuove connessioni.
Educare al futuro non significa guardare lontano, ma riconoscere che il futuro è già qui: nelle bambine e nei bambini, nelle ragazze e nei ragazzi che abitano il presente e lo trasformano con le loro energie, le loro domande, la loro visione.
Per questo è essenziale rafforzare ogni giorno i legami tra istituzioni, scuole e società civile, perché la città diventi davvero una comunità educativa diffusa, un luogo in cui si cresce insieme e in cui la scuola resta il cuore pulsante di un progetto collettivo di cittadinanza.
Il Social Festival, che come Città sosteniamo e promuoviamo con convinzione, ci ricorda che l’educazione è la più grande infrastruttura sociale che abbiamo: genera coesione, include, responsabilizza, tiene insieme le differenze e dà senso al vivere comune.
Edizione dopo edizione, cresce la qualità del programma e la cura del comitato scientifico — che ringrazio profondamente — ma soprattutto cresce la consapevolezza che educare non è compito di pochi: è un atto politico e comunitario, che riguarda ciascuno di noi.
Che questo festival sia, ancora una volta, un momento per pensare insieme e per agire con coraggio sul presente, per costruire la città che vogliamo consegnare al futuro.
Buon festival a tutte e a tutti.”

Caterina Greco, Consigliera delegata all’Istruzione della Città metropolitana di Torino:Come Consigliera delegata all’istruzione e alle politiche giovanili in questi anni ho lavorato per offrire ai nostri giovani strumenti per la scelta del futuro e per orientarsi nei percorsi scolastici e poi nel mondo del lavoro. Il tema centrale però, più ancora che l’informazione, è la capacità di comprendere il mondo circostante e essere protagonisti del proprio futuro. Come? Attivandosi per migliorare le proprie capacità sia disciplinari ma soprattutto le competenze invisibili, emotive e relazionali. La sfida oggi è la complessità e saperla fronteggiare richiede strategie nuove e continui cambiamenti. Ma i risultati che si ottengono sono fonte di grande soddisfazione! Perché alla fine si è protagonisti dei propri successi!.”

Lorenza Patriarca,Presidente V Commissione Istruzione del Comune di Torino: Lorenza Patriarca, Presidente V Commissione Istruzione del Comune di Torino: “Il tema di quest’anno è particolarmente ambizioso: come si può educare al futuro a fronte di un contesto sociale, culturale, lavorativo, geopolitico talmente incerto che è difficile immaginarsi ogni prospettiva? All’interno del gruppo di lavoro abbiamo provato a condividere ipotesi di sviluppo e scenari futuri verosimili, a ragionare su quali esperienze educative siano capaci di abilitare le studentesse e gli studenti perché crescano sani, felici, autonomi e capaci di orientarsi. “Le storie si capiscono dalla fine” diceva Aristotele: il futuro si palesa quando si avvera, ma il percorso che ci ha portato allo scenario che vivremo l’abbiamo costruito noi, con le scelte assunte e le esperienze intraprese. Durante le decine di eventi in programma – laboratori, dibattiti, conferenze, seminari, workshop – discuteremo di come aiutare le nostre bambine e i nostri bambini, le nostre ragazze e ragazzi a fare esperienza del presente per affrontare le sfide di domani. Parleremo di cura e relazioni, di riferimenti adulti capaci di ascoltare e accogliere, di contesti sociali inclusivi, di competenze per la vita, racconteremo esperienze ricche e variegate a scuola e oltre e di come costruire comunità educative perché il futuro è adesso.”

Francesco d’Angella, co-direttore dellarivista Animazione Sociale: “Questo nostro mondo sta facendo di tutto per attaccare il futuro, tra venti di guerra e crisi del clima. Le nuove generazioni questo attacco lo percepiscono, fino al punto da temere a volte di non avere futuro. E in tanti modi chiedono a noi adulti di tener conto di che mondo stiamo loro consegnando e di impegnarci insieme a loro per prendercene un po’ più cura. Perché il futuro è il loro tempo, il tempo in cui progetteranno la loro vita. Questa domanda di futuro investe le aule come i contesti educativi e non tenerne conto costituisce forse il reato educativo più grave. Allora oggi dobbiamo tutti – adulti in primis – educarci al futuro insieme a bambine e bambini, ragazze e ragazzi che sono i primi che stanno provando a inventare una grammatica del tempo nuovo”.

Continua la Lettura

Related Articles