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POLO FLASHBACK, VIA ALLA PROROGA FINO AL 2027

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È stata approvata ieri dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, la delibera che proroga di due anni, fino al 30 novembre 2027, l’uso temporaneo del complesso immobiliare di corso Giovanni Lanza 75 affidato all’associazione culturale Flashback.

L’approvazione arriva nel cuore della settimana dell’arte contemporanea torinese, di cui Flashback è protagonista con un ricco programma di iniziative di alto livello — mostre, fiere d’arte, residenze per artisti, attività ludico-aggregative, performance, concerti, presentazioni e seminari. Simbolo di questa vitalità è la Luce d’Artista che svetta dal tetto del padiglione C, parte del circuito Luci d’Artista – Costellazioni della Città di Torino.

«Riconoscere il patrimonio immobiliare della Città inutilizzato o sottoutilizzato come risorsa attiva da mettere al servizio della collettività – afferma l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni – significa valorizzarlo come strumento di innovazione sociale. Riattivare questi spazi, anche in forma temporanea o sperimentale, consente di rispondere a bisogni reali dei territori».

Al momento sono cinque gli usi temporanei attivi sul territorio: oltre al complesso di corso Lanza, figurano l’ex ufficio postale di piazza Don Pollarolo nel quartiere Le Vallette; il Castello di Lucento in via Pianezza 123, ex dimora sabauda oggi divenuta polo socio-aggregativo e culturale; il centro sportivo tra via Cigna 112 e via Cervino 22/A, dedicato al fitness, al benessere e all’integrazione sociale; e infine l’Ecocentro Amiat di via Massari, via Orbetello e via Reycend, nuovo centro di raccolta rifiuti gestito da Amiat.

Le modalità di attuazione degli usi temporanei sono state definite nella delibera promossa dall’Assessorato all’Urbanistica e approvata il 14 luglio 2022. Il provvedimento stabilisce che l’uso temporaneo riguardi beni privati in stato di degrado, abbandono o sottoutilizzo, destinandoli a iniziative di rilevante interesse pubblico, di durata limitata ma con potenziali effetti rigenerativi, senza modificare la destinazione d’uso dei suoli.

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