La Sala Rossa ha approvato, nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale, due diversi documenti riguardanti l’educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto.
La prima mozione approvata, a firma della vicepresidente Ludovica Cioria, impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per favorire e sostenere la realizzazione di progetti condivisi per strutturare percorsi di educazione all’affettività nelle scuole secondarie di primo e secondo grado della città, attraverso programmi ispirati alle linee guida europee, di concerto con le associazioni del territorio e coinvolgendo esperti qualificati che siano in grado di garantire un approccio multidisciplinare e scientificamente fondato al tema.
Tutto questo, con l’obiettivo di ridurre fenomeni di violenza e discriminazione, promuovendo relazioni consapevoli e rispettose che devono avvalersi della sensibilizzazione di docenti, genitori e studenti sui benefici di tali percorsi educativi, promuovendo il dialogo tra scuola e territorio. Non dovrà mancare il monitoraggio dei risultati ottenuti, attraverso la raccolta di dati e analisi periodiche sui fenomeni di violenza di genere e sulle discriminazioni.
Nel presentare il suo documento, la consigliera del Partito Democratico ha ricordato i dati ISTAT, che raccontano un Paese in cui il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, e sottolineato la posizione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che definisce l’educazione sessuale e all’affettività elemento essenziale per promuovere relazioni sane e ridurre comportamenti a rischio.
Nella stessa direzione si muove la mozione presentata da Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) che, partendo dal presupposto della necessità di decostruire pregiudizi, stereotipi e ruoli fortemente radicati nella società, impegna l’Amministrazione ad avviare una mappatura delle associazioni impegnate su questo tema per realizzare un tavolo di coordinamento che elabori azioni e interventi nelle scuole dei diversi ordini e grado.
Per Busconi, serve anche una più stretta collaborazione fra Città e ASL territoriale per attivare un Piano locale della promozione della salute e promuovere un confronto mirato a diffondere percorsi di educazione sessuale e affettiva, al genere, alle differenze e al rispetto, con il coinvolgimento attivo del Servizio LGBT della Città e la possibilità di avviare una campagna di comunicazione mirata.
(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale
