L’11 ottobre si celebra in tutto mondo il Coming Out Day, la giornata internazionale in cui si richiama l’attenzione sull’importanza che ogni persona possa essere liberamente sé stessa.
Anche quest’anno la Città di Torino celebra la Giornata con un’iniziativa speciale: il 7 ottobre, alle ore 16 nella sala Colonne di Palazzo Civico, si terrà l’incontro “Essere visibili nei luoghi di lavoro”, un momento aperto a tutta la cittadinanza per sensibilizzare e riflettere sul tema dell’inclusione e della visibilità nei contesti lavorativi.
All’evento interverranno: Michela Favaro, vicesindaca della Città di Torino; Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e Pari opportunità della Città di Torino; Luca Minici, coordinatore del Coordinamento Torino Pride; Alessandro Battaglia, Presidente Comitato EuroPride 2027; Elena Ferro, in rappresentanza di CGIL, CISL, UIL; Cristina Tumiatti, in rappresentanza dell’Unione Industriali Torino; Elisabetta Vitali, programme officer ITC ILO.
Il termine coming out significa “uscire fuori”, dichiararsi o rendersi visibili. Si dice che una persona LGBTQIA+ fa coming out quando decide di dichiarare il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere in famiglia, tra le amicizie, in ambito lavorativo. Il coming out non è un atto fine a se stesso ma un percorso di consapevolezza che riguarda la persona e tutto il suo contesto.
La giornata è stata istituita nel 1988 negli Stati Uniti per porre fine allo stigma e al silenzio che alimentano l’omofobia e l’ignoranza. La scelta dell’11 ottobre ricorda l’evento dell’anno precedente, quando, nella stessa data, si è svolta a Washington la seconda marcia nazionale per i diritti delle persone omosessuali, manifestazione ribattezzata in seguito “La Grande Marcia” per la sua straordinaria portata.