Home TicPunto Rodari e sicurezza all’ingresso: interrogazione, risposta e replica messi a confronto

Rodari e sicurezza all’ingresso: interrogazione, risposta e replica messi a confronto

by Redazione Ticronometro

Mettiamo a disposizione dei lettori la sequenza completa dei documenti ufficiali che hanno animato il dibattito sulla sicurezza all’ingresso della scuola Rodari, lato strada Caldano. Si tratta di atti depositati in Consiglio comunale, della risposta formale del sindaco e del successivo comunicato stampa diffuso dall’opposizione.

Il nostro intento non è quello di commentare né di interpretare, ma di offrire una ricostruzione fedele e ordinata degli scambi istituzionali, così come sono stati messi nero su bianco dai protagonisti. È un materiale che riguarda direttamente la vita quotidiana delle famiglie casellesi, il percorso casa–scuola dei bambini e la gestione degli spazi pubblici attorno a un edificio scolastico strategico per la città.

Invitiamo pertanto i cittadini a leggere integralmente i testi, a confrontare le posizioni, a valutare i toni e gli argomenti utilizzati. Solo così ciascuno potrà formarsi una propria opinione consapevole, senza filtri o sintesi arbitrarie. La documentazione parla da sé: spetta alla comunità trarne le considerazioni che ritiene più opportune.

1. L’interrogazione (3 agosto 2025)

Il consigliere Endrio Milano (Progetto Caselle 2027) segnala criticità sul lato Caldano della scuola: sentiero pedonale stretto e sporco, parcheggio disconnesso e allagato quando piove, assenza di marciapiede davanti al cancello su via Salga, staccionata vecchia e da anni bisognosa di manutenzione.
Richieste: un percorso pedonale protetto con barriere, la sistemazione del parcheggio e un rialzo o marciapiede all’ingresso.


2. La risposta del sindaco (3 settembre 2025)

Il sindaco Marsaglia respinge l’idea dei New Jersey: costano troppo e “svolgono la stessa funzione della segnaletica orizzontale”.
Secondo l’amministrazione:

  • il percorso pedonale è sicuro e la staccionata non è pericolosa;

  • durante l’anno scolastico gli ingressi si sono svolti senza problemi grazie alla Polizia Municipale;

  • il parcheggio è ritenuto fruibile, anche se in futuro verrà asfaltato come già previsto su viale Bona.


3. La replica di Milano (5 settembre 2025)

In un comunicato stampa, Milano definisce la risposta “deludente” e “agghiacciante” nella parte relativa ai New Jersey.
“Se bastava la segnaletica orizzontale, perché allora li avete messi su viale Bona? I New Jersey fermano le auto, la vernice no”, scrive il consigliere.
Milano cita anche i prezzi reperiti online: circa 115 euro a barriera, per una cinquantina di pezzi sarebbero meno di 10mila euro. “Una spesa che vale la sicurezza e la salute dei bambini”, conclude.

Conclusione

Il botta e risposta si è consumato nell’arco di una settimana: all’inizio sembrava quasi inutile commentare, perché i documenti si commentavano da soli. Le conclusioni, scritte oggi, mentre l’articolo è stato redatto l’8 settembre, erano necessarie dopo aver sentito la famosa intervista all’assessore, che ha cambiato una certa prospettiva, mostrando come le visioni sulla sicurezza e sul benessere degli alunni e delle loro famiglie possano variare a seconda dell’angolazione da cui le si osserva.

Chi frequenta quel tratto di strada lo sa bene: le linee a terra ci sono, ma capita di vedere auto che superano la striscia; a volte l’erba cresce e invade il camminamento; altre volte i rami degli alberi occupano parte della carreggiata. Non è “tecnicamente” pericoloso finché tutto fila liscio, ma basta un dettaglio minimo – come un genitore che, per distrazione, invece della retromarcia inserisce la prima, e considerate che quando si esce in retro si guarda il lunotto posteriore e non il parabrezza (mi è successo personalmente mentre andavo a prendere mia figlia) – perché la legge di Murphy ci ricordi che l’imprevisto, anche il più banale, può avere conseguenze enormi. E l’ingresso e l’uscita da scuola sono proprio quei minuti in cui la frenesia aumenta: c’è chi ha fretta di andare al lavoro, chi deve accompagnare un altro figlio a un cancello diverso, e così le distrazioni si moltiplicano.

In quel contesto, non basterebbe neppure un reggimento di vigili per annullare il rischio (anche perché il loro compito è principalmente presidiare l’incrocio e il passaggio pedonale davanti al cancello). E allora sorge spontanea la domanda: ha senso aver speso con entusiasmo più di cinque milioni di euro per la nuova scuola, e poi esitare di fronte a qualche migliaio di euro per rendere più sicuro l’ingresso? Facciamo tutti gli scongiuri e tocchiamo ferro – tonnellate di ferro – ma cosa succederebbe se, un giorno, qualcosa andasse storto?

Related Articles