In 14 ambiti venatori del Piemonte l’apertura della caccia al cinghiale viene anticipata dal 21 al 1° settembre 2025.
La Regione ha accolto così l’indicazione offerta dal commissario straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini con la sua ultima ordinanza del 4 agosto scorso, che intensifica l’azione di contrasto alla Psa, ai danni inflitti all’agricoltura e i frequenti incidenti stradali provocati dal suino selvatico.
L’anticipo sarà applicato esclusivamente nei seguenti istituti venatori i cui territori ricadono nella zona di riduzione della densità del cinghiale: Atc BI 1; Ca BI 1; Afv Baraccone; Afv Daniela; Afv Del Duca; Afv Cellarengo; Afv Nicoletta; Afv Ternavasso; Afv Valcasotto; Afv Vestignè; Aatv Benese; Aatv Ceresole d’Alba; Aatv Roncaglia; Aatv Tenuta Pollenzo. La caccia al cinghiale in questi ambiti sarà permessa fino al 1° febbraio 2026.
Nulla cambia per il calendario venatorio relativo a tutte le altre specie, che resta fissato con inizio dal prossimo 21 settembre.
L’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni fa presente che «il commissario Filippini, con il quale sono in stretto contatto e in costante condivisione, ha sposato la mia proposta della fascia franca di 20 chilometri attorno alla zona di alta espansione virale e con la sua ultima ordinanza ha dato alle Regioni la possibilità di anticipare l’apertura della stagione venatoria limitatamente al cinghiale».
