Home bulletin istituzionaleCittà di Torino LO RUSSO: “BLACK OUT ELETTRICI INTOLLERABILI”

LO RUSSO: “BLACK OUT ELETTRICI INTOLLERABILI”

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In apertura di lavori del Consiglio comunale, il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto a tre richieste di comunicazione dai gruppi Pd, Torino Bellissima e Lega sul medesimo tema: i black out elettrici avvenuti in città nei giorni scorsi. Il primo cittadino, dopo la riunione di stamane con i vertici di Iren e Ireti, ha spiegato come i disservizi elettrici siano stati causati dall’elevato uso di impianti di climatizzazione che hanno provocato il surriscaldamento dei giunti e i guasti conseguenti, dettagliati nella replica a fine comunicato: “Si è creata una situazione intollerabile per fatti gravi che non dovranno ripetersi. Mi aspetto accertamenti di responsabilità nei posti di comando delle società responsabili del funzionamento della rete elettrica torinese, considerato il fatto che si tratta di interruzioni non dovute a fatti imprevisti. Queste situazioni sono preoccupanti per l’incolumità delle persone se pensiamo ai blocchi negli ascensori, dei parcheggi sotterranei come dei dispositivi medici in uso dai malati.

“Per l’emergenza estate – ha proseguito – ho chiesto la disponibilità di almeno il venticinque per cento di squadre manutentive in reperibilità da oggi fino alla fine dell’estate e il pronto intervento di gruppi elettrogeni in prossimità delle cabine di media tensione per far fronte a potenziali distacchi della rete.

“Il problema di fondo – ha evidenziato Lo Russo – è il disinvestimento dei piani di manutenzione sulla rete avvenuto negli ultimi dieci anni ed è mia intenzione, in quanto azionisti di maggioranza di Iren, rivedere il piano industriale dell’azienda.”

Al dibattito in Aula sono intervenuti i consiglieri:

Giuseppe Catizone (Lega) ha definito grave e paradossale una situazione che ha coinvolto diecimila torinesi con il blocco delle attività commerciali la sera del concerto in piazza Castello. Il consigliere ha proposto la convocazione in Commissione dei responsabili delle società coinvolte ed ha evidenziato l’esigenza di fornire un ristoro ai commercianti vittime di disservizi.

Enzo Liardo (Fd’I) si è detto d’accordo con l’approccio del sindaco, segnalando come il problema si sia acuito negli ultimi anni e che non basta la manutenzione, bensì sono le centraline a non essere più sufficienti.

Da parte sua Pierlucio Firrao (TO Bellissima) ha evidenziato i disagi per commercianti e residenti, esortando a far valere il peso delle quote della Città in Iren per risolvere questi problemi, mentre Ferrante De Benedictis (Fd’I), segnalata la mancata valutazione del rischio, ha fatto l’esempio del parcheggio Santo Stefano, dove non ha funzionato il gruppo elettrogeno, aggiungendo poi che nelle zone periferiche e industriali le interruzioni di energia sono frequenti ormai da anni. Ricordato il tema dei ristori, De Benedictis ha auspicato un segnale forte, sostenendo che Iren deve garantire un piano manutentivo.

Simone Tosto (PD) ha evidenziato in Borgo Vittoria e Madonna di Campagna le zone più colpite, condividendo la definizione di “inaccettabile” data del sindaco a quanto avvenuto e segnalando come la rete elettrica sia ormai inadeguata al carico imposto dalle alte temperature.

Dal canto suo, Silvio Viale (Radicali + Europa) ha sostenuto che i blackout si ripetono con schema casuale in varie città, affermando che a Torino nell’ultima settimana i consumi a livello domestico sarebbero cresciuti del 30% e dicendosi comunque d’accordo con un’audizione di Iren in Commissione. Audizione la cui opportunità è stata sostenuta anche da Anna Borasi (PD), la quale ha evidenziato che l’aumento di consumi è e sarà legato non solo al cambiamento climatico ma anche al passaggio dall’energia fossile a quella elettrica, sostenendo infine la necessità di un piano industriale Iren per il rinnovamento delle reti elettriche.

Timori sulla capacità di gestire le conseguenze della diffusione delle auto elettriche sono stata espresse da Piero Abbruzzese (TO Bellissima), mentreGiuseppe Iannò (Torino Libero Pensiero) ha segnalato il problema delle conseguenze di blackout prolungati su persone la cui sopravvivenza dipende da dispositivi elettromedicali, esortando la Città a far valere il preso delle proprie quote azionarie in Iren.

Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha rilanciato l’allarme sulla crisi climatica ormai in atto, che richiede una politica complessiva a fronte di situazioni che diventano ormai strutturali e sostenendo poi che se le città si basassero soltanto su fonti energetiche rinnovabili la stessa gestione delle reto sarebbe oggi diversamente predisposta.

Per il M5S, Valentina Sganga ha ritenuto utile un incontro con Iren per approfondimenti sul loro piano di investimento sulle infrastrutture cittadine, stigmatizzando il fatto che l’azienda pensi a potenziare il termovalorizzatore del Gerbido mentre le reti di distribuzione dell’elettricità si bloccano per le alte temperature.

Tiziana Ciampolini ha sollevato il tema della connessione tra i problemi imposti del blackout e quelli legati alla gestione delle disabilità e all’accessibilità.

Al termine del dibattito il Sindaco ha aggiornato i dati relativi ai black out: “Nella nottata tra sabato e domenica Ireti ha gestito 26 differenti guasti a macchia di leopardo a partire dalle ore 22 di sabato, durato 15 minuti per 18.000 utenze disalimentate e 50mila abitanti interessati; la completa rialimentazione di tutta l’utenza via via interessata è avvenuta nelle prime ore di domenica. Alle 6.30 erano rimasti solo pochi utenti isolati per guasti in bassa tensione. Complessivamente interessate dal blackout 67 mila forniture per circa 200 mila abitanti, con durata non oltre le due ore nei casi più critici.

“A partire dalle ore 14 di domenica fino a poco dopo mezzanotte sono stati gestiti 15 guasti in media tensione, Questo particolare impatto di nove ore che ha colpito il centro di Torino è stato dovuto a un caso particolare dove la molteplicità dei guasti insistenti sulla stessa linea non ha permesso una normale riconfigurazione della rete per la rialimentazione dell’utenza ed è stato necessario attendere la complessa riparazione del cavo per la ripresa del servizio. Complessivamente sono state interessate dal blackout 60 mila forniture, 180mila abitanti, con durata di non oltre 1,5 ore nei casi più critici.

(Ufficio stampa Consiglio comunale)

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