Si è svolta questa mattina, in piazza Polonia, quartiere Nizza Millefonti, la cerimonia per l’intitolazione a Maria Teresa Lavazza “benefattrice per il benessere dei bambini”, dell’area giochi antistante l’Ospedale infantile Regina Margherita. Alla presenza di autorità civili e militari, nel corso della cerimonia sono intervenuti: Maria Grazia Grippo presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Miano presidente della Circoscrizione 8, Edoardo Casolari presidente Federvolontari, Franca Fagioli dirigente dell’Ospedale infantile Regina Margherita, Giuseppe Lavazza presidente della Fondazione “Maria Teresa Lavazza”, gli assessori regionali Dario Tronzano e Federico Riboldi, mentre Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, ha conlcuso la serie degli interventi.
Tutti hanno sottolineato le doti principalmente riconosciute di Maria Teresa Lavazza (Torino 1937 – 2020), moglie dell’imprenditore Emilio, figura di riferimento nel mondo della filantropia e del sociale, cui ha dedicato una parte importante della sua vita alle attività sociali. Per oltre vent’anni presidente della sezione locale dell’Associazione donatrici italiane sangue e cordone ombelicale (ADISCO), ha contribuito a realizzare, nel tempo, alcuni importanti progetti per l’Ospedale infantile Regina Margherita: la realizzazione del Day hospital di Oncoematologia pediatrica nel 2013; il nuovo reparto “L’Isola di Margherita”, dedicato alle cure palliative e al sostegno dei bambini affetti da malattie rare e incurabili nel 2016; il nuovo Pronto Soccorso nel 2018, il rinnovo del reparto di degenza di Oncoematologia Pediatrica nel 2019.
La sua azione filantropica si è distinta per la visione innovativa che, oltre a sostenere la ricerca scientifica, ha promosso un decisivo ripensamento dei luoghi di cura per l’infanzia. Con l’obiettivo di garantire ai piccoli pazienti un processo di cura articolato fra terapia medica e supporto psicologico, cercando sempre di tutelarne la qualità della vita e quella delle loro famiglie.
Maria Teresa Lavazza che, come ha sottolineato Maria Grazia Grippo nel suo saluto, lascia un’eredità forte, riconoscibile, fatta di gesti concreti e di una presenza autentica. Lei che incarnava quella che è una vera e propria “cultura del bene” e viene descritta come una persona che credeva fermamente nell’umanizzazione delle strutture. Maria Teresa anche, e forse soprattutto, donna generosa, instancabile nel suo impegno civile, sempre pronta a mettersi in gioco, a farsi carico delle necessità degli altri.
Anche Massimiliano Miano pone l’accento sulle caratteristiche del personaggio, ricordando come la vita di Maria Teresa Lavazza sia stata dedicata alle battaglie umanitarie e agli innumerevoli gesti d’amore per i più fragili, attraverso il volontariato, sempre presente nelle attività sociali e umanitarie. E il progetto di riqualificazione urbana da cui è nato nel 2022 il “Giardino del Sole”, un luogo di spensieratezza e di allegria, non poteva che essere dedicato ad una donna di grande carisma, la quale ha sempre seguito con passione le attività a favore dei bambini meno fortunati.
Nel chiudere gli interventi, Stefano Lo Russo ha sottolineato l’importanza che rivestono le scelte della commissione Toponomastica, perché dedicare un’area ad una persona significa celebrarne il vissuto e la memoria. Ma oggi, per il sindaco, viene celebrata anche l’istituzione ospedaliera che si prende cura dei nostri bambini. Un’eccellenza, una realtà cittadina che dimostra come il lavoro in sinergia fra pubblico, privato, sanità e volontariato, nell’aiutare chi è più in difficoltà, può diventare un modello d’esempio per altri luoghi in trasformazione e contribuire in modo significativo alla promozione della città.
(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale)