Home Amministrazione Comunale Settimana 18 – 2025: Caselle Torinese tra riscossioni, strategie commerciali e gestione dei servizi essenziali

Settimana 18 – 2025: Caselle Torinese tra riscossioni, strategie commerciali e gestione dei servizi essenziali

by Redazione Ticronometro

Ogni settimana, dietro le quinte dell’attività amministrativa del Comune di Caselle Torinese, vengono prese decisioni fondamentali che, pur lontane dai riflettori, incidono sulla vita concreta dei cittadini. Questa settimana, il focus è stato su gestione finanziaria, servizi cimiteriali, politiche per il commercio e dinamiche del personale. Vediamo, con linguaggio semplice e discorsivo, cosa è successo davvero e cosa potrebbe significare per i casellesi.

Finanze pubbliche e riscossioni: si cambia passo

Due delle determine più corpose e tecniche riguardano la gestione delle entrate comunali. La determina n. 264 approva gli atti per un nuovo bando di gara per l’affidamento in concessione del servizio di riscossione coattiva di tributi ed entrate extra-tributarie per i prossimi 5 anni. Un incarico da oltre 1,3 milioni di euro che rappresenta un tassello essenziale per il bilancio comunale. L’obiettivo è chiaro: rendere più efficiente e trasparente la riscossione, mantenendo però un occhio attento all’equilibrio tra rigore e sostegno al contribuente. La gara sarà gestita in collaborazione con l’Unione NET, una mossa che favorisce trasparenza e competenza ma che potrebbe anche allungare i tempi burocratici.

La determina n. 265 riguarda invece il trasferimento del TEFA (tributo provinciale ambientale), una quota percentuale della TARI che i Comuni devono riversare alla Città Metropolitana. In questo caso si tratta degli incassi del primo trimestre 2025 per posizioni precedenti al 2020. Il totale è di oltre 8.300 euro. Un atto apparentemente tecnico, ma che dimostra come anche piccoli flussi contribuiscano all’equilibrio tra enti e alla tutela ambientale.

📊 Pro e contro
✔️ Pro: Miglioramento dell’efficienza nella gestione delle entrate, rispetto degli obblighi ambientali.
❌ Contro: Rischio di appesantire i cittadini e le imprese in un momento economicamente incerto.

Commercio urbano: si costruisce il futuro con un programma strategico

Il Comune ha deciso di investire sul Distretto del Commercio con la determina n. 263, affidando a un professionista esterno la redazione del programma strategico. L’obiettivo? Definire azioni concrete per rilanciare il commercio locale, creare sinergie tra negozianti e attrarre nuovi flussi di consumatori. Il tutto per un costo contenuto (6.344 euro) ma con un valore potenzialmente enorme in termini di ricaduta economica.

📊 Pro e contro
✔️ Pro: Un’opportunità concreta di rigenerazione urbana e rilancio delle attività commerciali.
❌ Contro: L’efficacia del programma dipenderà dalla sua reale attuazione, non solo dalla sua redazione.

Cimitero comunale: si proroga in attesa di novità

La determina n. 262 proroga per sei mesi il servizio di gestione, custodia e manutenzione del cimitero di Caselle Torinese. In attesa di valutare un progetto di partenariato pubblico-privato, l’amministrazione ha preferito garantire continuità, affidandosi alla ditta già in carica. Una decisione pragmatica, necessaria per assicurare un servizio essenziale come quello cimiteriale, anche se la situazione in stand-by potrebbe richiedere maggiore trasparenza futura sul progetto in valutazione.

📊 Pro e contro
✔️ Pro: Continuità in un servizio delicato e necessario.
❌ Contro: L’assenza di un nuovo bando potrebbe ridurre la concorrenza e l’efficienza nel lungo periodo.

Uffici comunali: addii e nuova riorganizzazione

Infine, la determina n. 261 prende atto delle dimissioni di due dipendenti comunali, uno dei quali – un agente di Polizia Locale – aveva iniziato da meno di due anni. Questo evidenzia la difficoltà, anche per la pubblica amministrazione, di trattenere risorse umane qualificate, probabilmente attratte da contesti più favorevoli. Il Comune dovrà ora colmare queste lacune con nuove assunzioni o riorganizzazioni interne.

📊 Pro e contro
✔️ Pro: Trasparenza nel processo e rispetto delle norme contrattuali.
❌ Contro: Turnover e instabilità interna che possono rallentare l’operatività.

1. Determinazione 265 – Quando anche la burocrazia paga… alla Provincia

📋 Oggetto originale dell’atto:
SETTORE FINANZE – TRASFERIMENTO DEL TRIBUTO PROVINCIALE TEFA (ART.14 C.28 D.L. 201/2011) – INCASSI 1° TRIMESTRE 2025 DA F24 ANNI PRECEDENTI IL 2020 – LIQUIDAZIONE ALLA CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO

🏛 Introduzione:
Tra le pieghe della contabilità pubblica si nasconde un tributo che pochi conoscono: il TEFA, ossia il contributo ambientale che i Comuni devono riversare alle Province (ora Città Metropolitane). In questo caso, il Comune di Caselle ha effettuato la liquidazione delle somme incassate nel primo trimestre del 2025 per la TARI degli anni precedenti al 2020. Un’operazione apparentemente tecnica, ma che racconta tanto sul funzionamento dell’ingranaggio finanziario tra enti locali.

💬 Cos’è successo?
Il Comune ha verificato gli incassi derivanti da vecchi versamenti TARI (prima del 2020), calcolato la quota spettante alla Città Metropolitana di Torino (pari al 5%) e provveduto alla relativa liquidazione. Il tutto viene rendicontato attraverso la piattaforma “Sistema Piemonte”, seguendo le procedure aggiornate al 2024.

📊 Cifre coinvolte?

  • Totale TEFA incassato (vecchie annualità): € 8.395,05

  • Di cui da versare alla Città Metropolitana: € 8.369,86

  • Trattenuta per il Comune (commissione 0,30%): € 25,19

🏢 Aziende coinvolte:
Nessuna azienda privata. Il flusso di pagamento avviene tramite l’Agenzia delle Entrate e rendicontato su portale istituzionale.

📌 Pro e contro:
✔️ Pro:

  • Corretta applicazione delle normative finanziarie.

  • Contributo a funzioni ambientali sovracomunali.

Contro:

  • Il Comune agisce da “esattore” per conto altrui, senza grande ritorno economico.

  • Risorse potenzialmente distratte da altri progetti locali.

🔍 Curiosità:
Il TEFA esiste dal 1993, ma da quando è diventato digitale nel 2020, ogni euro raccolto passa per le mani (e i software) dell’Agenzia delle Entrate. Una fiscalità ambientale… a rate e retroattiva!


2. Determinazione 264 – Riscossione coattiva: Caselle chiama, Unione NET risponde

📋 Oggetto originale dell’atto:
SETTORE FINANZE – PROCEDURA APERTA AI SENSI DELL’ART. 71 DEL D.LGS. 36/2023 PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRA-TRIBUTARIE COMUNALI PERIODO 2025/2030. APPROVAZIONE ATTI DI GARA E DELEGA ALLA STAZIONE UNICA APPALTANTE UNIONE NORD EST TORINO DELLA RESPONSABILITA’ DELLA FASE DI AFFIDAMENTO E IMPEGNO SPESA RIMBORSO CONTRIBUTO ANAC – CUP G89I25000170004.

🏛 Introduzione:
Ogni Comune ha bisogno di certezze, soprattutto quando si tratta di incassare quanto dovuto. La riscossione coattiva – ovvero il recupero forzato di tasse e imposte non pagate – è un nodo strategico per la stabilità finanziaria. A Caselle Torinese si cambia marcia: con questa determina, parte ufficialmente la gara per affidare il servizio dal 2025 al 2030. E per garantire trasparenza, l’intera procedura è affidata all’Unione NET, che fungerà da stazione unica appaltante.

💬 Cos’è successo?
Scaduto il contratto con la SO.G.E.T. Spa (in proroga solo per le pratiche in corso fino al 2027), il Comune ha deciso di lanciare una nuova gara aperta per individuare un nuovo concessionario che si occupi della riscossione coattiva. La gara sarà sovracomunale e il criterio di aggiudicazione sarà il miglior rapporto qualità-prezzo. L’atto prevede anche la copertura dei costi del contributo ANAC.

📊 Cifre coinvolte?

  • Valore stimato della concessione per 5 anni + proroga tecnica: € 1.341.045,88 (IVA esclusa)

  • Contributo ANAC da rimborsare: incluso nell’impegno di spesa

  • Valore economico calcolato sul potenziale recupero crediti

🏢 Aziende coinvolte (potenziali):
Non ancora definite: saranno selezionate tramite gara pubblica. La precedente concessionaria era la SO.G.E.T. Spa.

📌 Pro e contro:
✔️ Pro:

  • Rafforzamento dell’autonomia finanziaria dell’Ente.

  • Procedura trasparente con gara aperta gestita da un soggetto terzo.

Contro:

  • Complessità della procedura e tempi lunghi di attuazione.

  • Rischio di scarsa adesione se il bando non è sufficientemente attrattivo.

🔍 Curiosità:
La determina è frutto anche di una collaborazione con altri Comuni (Borgaro, Brandizzo, Volpiano): segno che quando si parla di far quadrare i conti, l’unione fa davvero la forza.


3. Determinazione 263 – Un Distretto del Commercio… su misura

📋 Oggetto originale dell’atto:
SETTORE EDILIZIA PRIVATA – SERVIZIO ATTIVITA’ ECONOMICHE – AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE RELATIVO ALLA REDAZIONE DEL PROGRAMMA STRATEGICO DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO – CIG B627324BC6 – IMPEGNO SPESA

🏛 Introduzione:
Caselle Torinese punta sul commercio urbano come volano di rilancio economico e rigenerazione del tessuto cittadino. Con questa determina, l’amministrazione affida a uno studio professionale specializzato l’elaborazione del Programma Strategico del nuovo Distretto del Commercio. Un passo obbligato per accedere a contributi regionali e mettere nero su bianco una visione d’insieme sul commercio locale.

💬 Cos’è successo?
Entro cinque mesi dall’approvazione della candidatura da parte della Regione Piemonte, il Comune deve presentare un piano strategico dettagliato. Per farlo, ha affidato l’incarico all’architetto Corrado Rinaudo dello studio BALBI&RINAUDO, già autore della relazione preliminare alla candidatura. L’affidamento è avvenuto tramite affidamento diretto, come previsto per importi sotto soglia.

📊 Cifre coinvolte?

  • Importo complessivo dell’incarico: € 6.344,00 (IVA e CNPAIA inclusi)

🏢 Azienda coinvolta:
Studio di Architettura BALBI&RINAUDO – Torino

📌 Pro e contro:
✔️ Pro:

  • Affidamento a uno studio già coinvolto nella fase preliminare, garanzia di continuità.

  • Costo contenuto e alta specializzazione.

Contro:

  • Il piano, seppur strategico, rischia di restare un documento teorico se non accompagnato da fondi concreti.

🔍 Curiosità:
Lo studio incaricato è specializzato in rigenerazione urbana e mercati su area pubblica: i commercianti casellesi potrebbero presto vedere idee innovative… sui loro marciapiedi.


4. Determinazione 262 – Morte e burocrazia: una proroga “vitale”

📋 Oggetto originale dell’atto:
SETTORE OPERE PUBBLICHE – SERVIZIO DI GESTIONE, MANUTENZIONE ORDINARIA E CUSTODIA DEL CIMITERO COMUNALE DI CASELLE T.SE – AFFIDAMENTO FINO AL 30.09.2025 – IMPEGNO SPESA – CIG B6964IF4EA

🏛 Introduzione:
Nel silenzio dei cimiteri si nasconde anche il rumore delle scadenze amministrative. Con questa determina, il Comune proroga l’attuale gestione del cimitero comunale fino a settembre 2025, in attesa di valutare un progetto di partenariato pubblico-privato per una nuova concessione a lungo termine.

💬 Cos’è successo?
È scaduto il contratto di gestione in essere con l’impresa PYRAMIS MECCA & CHIADÒ. In attesa di decidere sul futuro (che potrebbe coinvolgere un progetto di finanza di progetto), si è deciso di prorogare di sei mesi il servizio per garantire continuità.

📊 Cifre coinvolte?

  • Spesa per la proroga: € 29.755,02 + IVA 22% = € 36.301,12

🏢 Azienda coinvolta:
PYRAMIS MECCA & CHIADÒ S.r.l. – Torino

📌 Pro e contro:
✔️ Pro:

  • Servizio essenziale garantito senza interruzioni.

  • Continuità con il precedente gestore, già operativo e collaudato.

Contro:

  • Soluzione tampone che potrebbe diventare abitudine.

  • Mancanza temporanea di un bando pubblico competitivo.

🔍 Curiosità:
Il progetto di partenariato proposto dalla stessa impresa potrebbe cambiare radicalmente la gestione futura. Sarà davvero un “business eterno”?


5. Determinazione 261 – Due dimissioni, mille implicazioni

📋 Oggetto originale dell’atto:
PRESA D’ATTO DELLE DIMISSIONI DEI DIPENDENTI MATRICOLA N. 1049 E MATRICOLA N. 1093.

🏛 Introduzione:
Ogni Comune è fatto di regole… e di persone. La determina 261 prende atto delle dimissioni volontarie di due dipendenti comunali, uno geometra e uno agente di polizia locale. Un passaggio formale, ma che racconta le difficoltà della Pubblica Amministrazione nel trattenere risorse, specie in contesti concorrenziali o durante i periodi di prova.

💬 Cos’è successo?
Due dipendenti assunti nel 2022, con contratto a tempo indeterminato, hanno presentato le dimissioni: il primo nel dicembre 2023 (geometra), il secondo nell’aprile 2025 (polizia locale). Solo uno dei due ha rispettato i tempi di preavviso, e infatti l’altro ha subito una trattenuta economica.

📊 Cifre coinvolte?

  • Trattenuta per mancato preavviso: € 68,57

  • Nessuna monetizzazione delle ferie non godute, come previsto dal CCNL.

🏢 Aziende coinvolte:
Non applicabile – si tratta di personale interno.

📌 Pro e contro:
✔️ Pro:

  • Corretta applicazione delle norme contrattuali.

  • Chiarezza e trasparenza nella gestione del personale.

Contro:

  • Perdita di risorse umane che richiederanno sostituzione o riorganizzazione.

  • Possibile impatto operativo nei settori coinvolti.

🔍 Curiosità:
Il dipendente 1093, pur dimettendosi durante il periodo di prova, non ha dovuto pagare penalità: il contratto collettivo tutela il diritto al recesso in queste condizioni.

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