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REGISTRAZIONI ANAGRAFICHE DEI FIGLI E DELLE FIGLIE DELLE COPPIE OMOGENITORIALI, DIBATTITO IN SALA ROSSA

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Su richiesta del capogruppo ClaudioCerrato (PD), il sindaco StefanoLoRusso ha fornito in aula comunicazioni sulleregistrazioni anagrafiche dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali.

Ritengo politicamente molto rilevante – ha esordito il sindaco – la questione dei diritti dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali.

La recente pronuncia della Corte Costituzionale, su sollecitazione del Tribunale di Lucca, è una sentenza molto forte, molto importante – ha dichiarato – che afferma il diritto del nato/a a essere riconosciuto/a a tutti gli effetti di legge non solo dalla madre “biologica”, ma anche dalla madre “intenzionale”, in seguito a Pma (Procreazione Medicalmente Assistita) regolarmente svolta all’estero.

Ha affermato – ha detto Lo Russo – come preminente l’interesse del minore e ha ritenuto illegittimo l’articolo 8 della Legge 40/2004 (“Stato giuridico del nato”). Il mancato riconoscimento – ha aggiunto – è dunque illegittimo e possono quindi riprendere da subito le registrazioni anagrafiche, senza l’intervento del legislatore. Non si può però estendere il principio – ha precisato – alle coppie omogenitoriali maschili.

L’Avvocatura sta studiando la questione nel dettaglio – ha dichiarato Lo Russo – per valutare se la sentenza abbia anche valore retroattivo, ma – ha detto – appare probabile, in quanto la sentenza specifica che il diritto del minore si applica sin dalla nascita.

Stiamo inoltre valutando – ha aggiunto – se la trascrizione possa essere effettuata direttamente allo Sportello anagrafico e non dal sindaco.

È una sentenza dirompente e legittima completamente la trascrizione – ha concluso il primo cittadino, ringraziando chi ha portato avanti le battaglie nei tribunali e la sua predecessora Chiara Appendino, che per prima ha avviato la pratica con coraggio e lungimiranza, aprendo la strada.

Nel dibattito in Sala Rossa, SilvioViale (+Europa, Radicali Italiani) ha espresso soddisfazione per la comunicazione del sindaco e la decisione della Consulta e si augura che Torino sia sempre più capitale italiana dei diritti civili. Si è detto dispiaciuto per il fatto che la sentenza non ricomprenda le coppie maschili, ma ha definito un passo in avanti a livello nazionale la sentenza della Corte costituzionale.

GiuseppeCatizone (Lega) ha dichiarato di rispettare la sentenza della Consulta senza addentrarsi sul merito del tema e ha chiesto al sindaco come saranno riportate le trascrizioni delle due madri nei registri del Comune di Torino.

ClaudioCerrato (PD) ha definito un giorno importante per l’Italia l’allargamento dei diritti delle coppie omogenitoriali: la sentenza riconosce il diritto di un bambino a essere amato da due genitori anche dello stesso sesso. Si è rammaricato del fatto che sia dovuta intervenire la Corte Costituzionale su un tema così delicato, invece del legislatore, che dovrebbe intervenire e invece non decide.

Per IvanaGarione (Moderati) la sentenza è un grande passo in avanti nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali, che solo fino a pochi anni fa dovevano sopportare l’idea che l’omosessualità fosse considerata una patologia o un disturbo mentale. Ha quindi ricordato che cinquanta studi internazionali sottolineano che non esiste alcuna ragione per ritenere genitori inadeguati gay e lesbiche. È una sentenza – ha concluso – che riconosce qualche diritto in più a bambine e bambini.

Anche EmanueleBusconi (Sinistra Ecologista) ha considerato la sentenza una vittoria storica, frutto di una battaglia per i diritti portata avanti con grande impegno. Dopo anni di caos e frustrazione – ha detto – finalmente ci saranno garanzie per i diritti di bambine e bambini che vivono in queste famiglie, riconoscendo come prioritario l’interesse del minore. Una dimostrazione che eravamo dalla parte giusta della storia – ha concluso, augurandosi che questo percorso venga continuato, allargando ulteriormente il perimetro dei diritti.

ElenaApollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha sottolineato che Torino è la città dei diritti e che oggi può riprendere un percorso interrotto e superare un’ingiustizia, grazie alla sentenza che ha ristabilito un principio cardine della nostra Costituzione. Per la consigliera, adesso il Parlamento deve approvare una legge per eliminare ogni forma di discriminazione e riconoscere pienamente le famiglie omogenitoriali, in linea con i principi generali espressi dall’Europa e dalla nostra Costituzione.

ValentinaSganga (M5S) ha detto che si è emozionata dopo questa storica sentenza, che ribadisce che il minore viene prima di tutto. La storia – ha detto – per un pezzettino l’abbiamo però fatta anche noi a Torino. La strada tuttavia è ancora lunga e continueremo a percorrerla insieme – ha concluso.

Nella replica, il sindaco StefanoLoRusso ha ribadito che sul tema serve una riflessione profonda, auspicando che le registrazioni possano essere effettuate agli Sportelli anagrafici, a prescindere dalla volontà e dall’orientamento politico del sindaco pro tempore.

(M.Q. – R.T. – M.L.)

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