Migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati, garantire la quantità e la qualità dell’occupazione, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, ridurre gli infortuni sul lavoro, favorire la trasparenza nelle procedure di gara e nell’esecuzione degli appalti, rafforzare il contrasto a fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale a salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto dei CCNL e della legge.
E’ questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato questa mattina tra la Città di Torino e le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, per avviare un proficuo confronto al fine di concordare alcuni interventi di immediata attuazione, che tutelino le lavoratrici ed i lavoratori, nel rispetto dell’autonomia imprenditoriale degli operatori economici.
Nell’attuale contesto socio-economico il sistema degli appalti pubblici svolge un ruolo importante nel sostegno alla crescita economica, assicurando nuove opportunità per le imprese ed il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il Comune di Torino, per le sue finalità istituzionali, è chiamato a svolgere sul territorio un ruolo di impulso a sostegno sia delle imprese che delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati e da sempre pone particolare attenzione alle condizioni di lavoro, retributive e di inquadramento giuridico dei lavoratori impiegati dalle ditte aggiudicatarie degli appalti e delle concessioni bandite dal Comune.
Nel 2018 e 2019 sono stati adottati i primi due Protocolli d’intesa tra il Comune e le OO.SS, uno in materia di appalti di lavori e l’altro di forniture e servizi.
Al fine di consolidare la collaborazione tra le parti, si è ritenuto opportuno procedere ad un aggiornamento e revisione dei Protocolli già approvati nell’intento di definire i principi fondamentali, gli impegni e le buone pratiche, che riconoscano prioritariamente dignità all’occupazione ed alla qualità del lavoro, garantendo al contempo legalità, efficienza dei servizi e coesione sociale, con specifico riguardo ai diritti di informazione ed alle clausole sociali.