181 abiti contraffatti sono stati sequestrati nelle ultime settimane, a seguito di un’operazione di polizia giudiziaria di due Comandi della Polizia Locale di Torino, cioè Porta Palazzo ed Aurora (Comando Sezione 7°). I due Comandi collaborano da tempo per arginare la vendita di prodotti griffati imitati e martedì 4 febbraio hanno denunciato una persona in zona Barriera di Milano e provveduto al sequestro giudiziario dei vestiti col marchio contraffatto. L’indagato è stato denunciato per due reati, cioè per il commercio di prodotti con segni falsi e per ricettazione.
I Comandi di Porta Palazzo e di Aurora-Vanchiglia-Madonna del Pilone, sono molto attivi sul fronte della vigilanza commerciale, vista anche la specificità del territorio, dove si trova il mercato più grande e frequentato di Torino con eventi commerciali di grande richiamo come il Balôn e il Gran Balôn,
Infatti non è l’unica operazione di questo tipo portata a termine con successo negli ultimi mesi: il 4 dicembre gli agenti dei due Comandi stavano monitorando alcune località di Torino Nord dove si sospettavano attività illecite. Un’operazione in abiti borghesi, per non destare attenzione. A un certo punto hanno individuato due persone che portavano grosse borse con abiti dal marchio contraffatto di note case di moda. Vista la flagranza del reato, gli agenti hanno perquisito l’appartamento nel quale facevano base i due, trovando così molto materiale in lavorazione e attrezzature, in una sorta di laboratorio casalingo.
Nell’operazione sono stati sequestrati: 28 capi già contraffatti con apposizione del marchio; 27 capi ancora da marchiare; 601 accessori vari riportanti i marchi come cerniere e ganci; 2577 marchi di varie case di moda pronti per essere applicati su capi. Messe sotto sequestro anche le attrezzature utilizzate, consistenti in due macchine per cucire. Le due persone sono state indagate a piede libero per la contraffazione.
I procedimenti penali oggetto del presente comunicato si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
