Nel 2024 sono stati oltre settemila i visitatori di Palazzo civico che si conferma meta turistica culturale in forte crescita. Un dato evidenziato dalla presidente della Sala Rossa, Maria Grazia Grippo, durante la conferenza stampa di fine anno del Consiglio comunale; un record raggiunto dopo 25 anni di ‘guidate’ alle sale auliche e al rifugio anti-aereo – senza le visite organizzate dal Fondo per l’ambiente italiano che l’anno scorso avevano portato 1.500 visitatori a Palazzo (iniziativa che tornerà in futuro) – che hanno coinvolto molti giovani: 4.300 appartengono alla popolazione scolastica, con un target che va dai 5 ai 18 anni e talvolta oltre.
L’incontro di fine anno con i giornalisti fornisce uno specchio del volume dell’attività e spunti per l’avvenire: Grippo ha annunciato che presto sarà regolamentato lo svolgimento delle conferenze stampa dei diritti di Tribuna nelle Circoscrizioni, modalità finora sperimentale perché la presentazione delle petizioni si svolge di norma a Palazzo civico. C’è maggiore presenza del Consiglio comunale al di fuori delle sedi istituzionali per valorizzare temi legati ai diritti civili e ai diritti sociali ha rilevato Grippo nel ricordare le iniziative al Salone del Libro e all’assemblea nazionale dell’Anci.
Le intitolazioni toponomastiche presentano due grandi novità: la passeggiata dedicata a Marco Pannella e l’inaugurazione del distretto dello sport al Villaretto. Senza dimenticare le iniziative in ricordo di Norberto Bobbio a vent’anni dalla scomparsa; la cerimonia di riconoscimento della cittadinanza italiana a dieci cittadini; i 200 anni del Museo Egizio con l’assegnazione del sigillo civico a Christian Greco e le manifestazioni di cultura pop come il progetto sperimentale BallaTorino di Fondazione Contrada.
La vicepresidente del Consiglio comunale, Ludovica Cioria, ha riepilogato il lavoro di un anno di Sala Rossa ricordando i dati statistici delle attività consiliari: quarantaquattro sedute di Consiglio con l’approvazione di ottanta deliberazioni, novantadue mozioni e ventiquattro ordini del giorno; diciannove le comunicazioni in Aula; ventinove i sopralluoghi delle Commissioni; dieci i Diritti di Tribuna.
Nel suo intervento, il vicepresidente vicario Domenico Garcea ha ringraziato tutta la struttura comunale per la collaborazione. Il 2024 – ha detto – è stato caratterizzato da un dibattito acceso, talvolta aspro, ma sempre nel rispetto reciproco. Ha poi rivolto un plauso a l’intensa attività di consigliere e consiglieri di minoranza che, in particolare attraverso le interpellanze, hanno evidenziato disservizi e problematiche da affrontare e risolvere. Ha quindi auspicato un maggior coinvolgimento delle opposizioni nelle celebrazioni e cerimonie pubbliche, a garanzia del principio della rappresentanza democratica. Le minoranze – ha ribadito – continueranno a fare la propria parte, con lealtà, nell’esclusivo interesse della comunità.
La Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, Monica Cristina Gallo, ha presentato il libro “Morire in carcere”. Ha sottolineato gli 88 suicidi avvenuti quest’anno tra i detenuti, persone che vivono perlopiù in condizioni di sovraffollamento dove non sono garantiti spazi di vivibilità adeguati, opportunità di svolgere colloqui con educatori e psicologi, possibilità di agire con la polizia penitenziaria per la quale non sono stati aumentati gli organici. Ha ricordato come vi siano 4.500 detenuti in più rispetto alla capienza della popolazione carceraria in Italia. A Torino il sovraffollamento è del 120%; il 133% a livello nazionale. “Questo libro – ha concluso la Garante – non è un lavoro in conclusione. Continuiamo a monitorare perché il nostro carcere si sta chiudendo sempre di più. Non vogliamo un carcere buio ma un carcere con la luce degli occhi di tutti noi”.
Ufficio stampa Consiglio comunale