Il Consiglio comunale si pronuncia sul tema della carenza di autisti riscontrata nel Gruppo Torinese Trasporti, votando a favore di due proposte atte a facilitare l’acquisizione da parte dell’azienda di queste figure professionali.
È stata approvata una prima mozione (primo firmatario, Tony Ledda) che segnala l’importanza di riempire i vuoti nell’organico degli autisti di GTT, evidenziando al contempo come l’elevato costo della patente di guida professionale rappresenti un ostacolo per molti dei potenziali candidati al ruolo di autisti nell’azienda. A fronte di ciò, il documento suggerisce di adottare incentivi e facilitazioni economiche che possano contribuire ad attrarre nuove candidature: un investimento in formazione che, spiega il testo, potrebbe portare a maggiore stabilità e qualità dei servizi offerti al pubblico.
La mozione suggerisce l’istituzione di una sorta di “prestito d’onore” per le spese volte a ottenere la patente professionale, rivolto a candidati che siano già stati selezionati in base all’attitudine psico-fisica e che si impegnino a lavorare in GTT per un periodo minimo prestabilito.
Questo prestito potrebbe coprire in tutto o in parte il costo della patente professionale, venendo poi restituito con trattenute mensili sullo stipendio tramite un piano di rientro concordato. Al suddetto prestito dovrebbe aggiungersi un piano formativo per preparare adeguatamente il dipendente agli esami di scuola guida, oltre a un sostegno logistico per chi provenisse da fuori Regione.
L’approvazione della mozione impegna quindi l’Amministrazione comunale a valutare, insieme al Consiglio d’amministrazione di GTT, se sussistano i presupposti per avviare le procedure necessarie per concretizzare il programma di prestito d’onore. Inoltre, vi è la richiesta di valutare la possibilità di costituire un fondo, anche con il concorso della Regione, per consentire all’azienda di coprire l’intero costo del corso di guida, al fine di esonerarne totalmente o parzialmente il lavoratore, nell’ambito dei patti prestabiliti. Il documento è stato approvato – con un emendamento del consigliere Fabrizio Ricca – all’unanimità, con 28 voti a favore e un’astensione.
Una seconda mozione approvata in aula (prima firmataria, la consigliera Anna Borasi) ricorda come la Fondazione Don Mario Operti abbia proposto a GTT la promozione congiunta di percorsi di accompagnamento al lavoro rivolti a soggetti – donne e migranti nella fattispecie – che manifestano un tasso di partecipazione al mercato del lavoro significativamente inferiore ad altre categorie di persone. Lo schema prevedrebbe in capo alla Fondazione l’individuazione delle/dei candidati da presentare alla selezione, mentre resterebbe a GTT la proceduta di selezione dei suddetti candidati e candidate. Il progetto potrebbe riguardare una ventina di persone (preferibilmente per il 50% di genere femminile, nell’ottica della pari opportunità nell’accesso al lavoro) e si articolerebbe in 6 mesi di tirocinio curricolare finalizzato all’acquisizione della patente D e della certificazione CQC, nonché di competenze di base utili nel contesto delle attività di GTT. Il costo per l’acquisizione delle patenti D e della certificazione CQC sarebbe suddiviso in parti uguali tra Fondazione Don Mario Operti, GTT e candidato/a.
Il documento impegna quindi l’Amministrazione comunale a promuovere presso GTT (in caso di esito positivo della sperimentazione) l’avvio di percorsi di coprogettazione con soggetti privati, attraverso formali procedure selettive, per incrementare le unità di personale addetto alla guida. Questa mozione ha ottenuto 25 voti a favore e 3 contrari.
Nella discussione che ha preceduto le votazioni sono intervenuti, oltre ai due primi firmatari dei documenti, i consiglieri e consigliere Scanderebech, Catizone, Ricca, Firrao, Fissolo, Ciampolini, Crema, Apollonio, Russi e Iannò, oltre all’assessora Foglietta.
(C.R. – Ufficio stampa del Consiglio comunale)