La Città di Torino riceverà un contributo ministeriale di circa 1 milione di euro per la realizzazione nel complesso del Bonafous di un vivaio forestale e per il recupero parziale delle serre. Nel dettaglio, 300mila euro saranno destinati alla realizzazione e gestione del vivaio, 720mila euro ad interventi per l’avvio dell’efficientamento energetico e per la trasformazione delle serre in un polo per l’educazione ambientale e la conoscenza del valore del territorio, riconosciuto dall’UNESCO come Riserva di Biosfera MaB.
La Giunta comunale questa mattina ha approvato, su proposta dell’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso, lo schema di accordo di collaborazione tra la Città di Torino e l’Ente di Gestione delle aree Protette del Po, rispettivamente beneficiario e referente del contributo economico erogato dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (MASE) nell’ambito del programma “Siti naturali UNESCO per il Clima 2023”.
“Questo finanziamento del Ministero è davvero importante – sottolinea l’assessore Tresso – perché ci permette di avviare il recupero delle serre del complesso Bonafous affiancando ad esse la realizzazione di un vivaio forestale all’interno di un territorio dall’enorme valore ambientale, che da Torino sale fino alla collina. Il nostro obiettivo è creare un luogo dove attraverso attività di produzione, educazione, ricerca e conoscenza del verde si possa fare esperienza diretta del valore ambientale, inestimabile, che si trova al centro dei territori della riserva di biosfera MaB Unesco CollinaPo”.
L’istituto Bonafous si colloca tra le colline dei comuni di Chieri, Pino Torinese e Pecetto, estendendosi su una superficie di circa 350mila mq. In carico al settore Verde della Città di Torino, al suo interno si svolgono attività nei settori della produzione florovivaistica, della ricerca e sperimentazione in frutticoltura e viticoltura, della formazione professionale nel giardinaggio, dell’agricoltura, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, con il coinvolgimento di enti pubblici e soggetti privati.