Nei primi giorni di ottobre è iniziata anche a Torino la settima edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che terminerà il 23 dicembre 2024.
Dal 2018 l’Istat ha avviato una nuova rilevazione censuaria condotta con cadenza annuale (da ottobre a dicembre) su un campione casuale di famiglie e realizzata esclusivamente con un questionario elettronico che consente un rilascio di informazioni continue e tempestive oltre a un contenimento dei costi.
Il Censimento permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia.
Nel 2024 il Censimento coinvolge 2530 Comuni e circa 1 milione di famiglie a livello nazionale. In Piemonte sono stati chiamati a partecipare 300 Comuni e più di 77mila famiglie, mentre nel territorio metropolitano di Torino le famiglie coinvolte sono 20.212 distribuite in 84 Comuni.
Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni è previsto sia dal Programma Statistico Nazionale, sia dal Regolamento Europeo e partecipare al Censimento è un obbligo di legge, ma anche e soprattutto un’opportunità per contribuire a conoscere le caratteristiche demografiche e socio-economiche del Paese.
Attraverso questo impianto censuario, l’Istituto nazionale di statistica fornisce entro dicembre di ogni anno i dati della popolazione per sesso, età, cittadinanza, grado di istruzione e occupazione, a livello regionale, provinciale e comunale, riferiti all’anno precedente, accompagnati dalla relativa metodologia di calcolo.
Anche le Prefetture sono impegnate nelle attività finalizzate al Censimento: gli Uffici Provinciali di Censimento (UPC), costituiti presso l’Ufficio di Statistica della Prefettura, vigilano sul corretto svolgimento delle operazioni censuarie nel territorio di propria competenza; assistono i suddetti uffici in caso di eventi imprevisti o eccezionali; coadiuvano i Responsabili Istat Territoriali nel coordinamento delle attività censuarie. La rilevanza dei dati censuari è supportata, in primo luogo, dagli ambiti di applicazione di diverse norme che si basano sull’ammontare della popolazione e che interessano le Amministrazioni comunali, per esempio i sistemi elettorali, il numero di consiglieri, le concessioni di licenze, i trasferimenti economici per i servizi di pubblica utilità, ecc.
Il censimento comprende due diverse tipologie di rilevazioni: ‘da Lista’ e ‘Areale’ che hanno obiettivi conoscitivi diversi.
La prima prevede la compilazione autonoma di un questionario online e ha lo scopo di acquisire informazioni demografiche e socio-economiche della popolazione, delle famiglie e degli alloggi che servono principalmente a produrre i dati censuari per le variabili non presenti o non aggiornate negli archivi amministrativi. Per Torino il campione estratto è di 6.753 famiglie che, dopo aver ricevuto la lettera informativa da Istat, potranno procedere autonomamente alla compilazione web con le proprie credenziali (rilevazione CAWI). A partire dal 12 novembre e sino al 23 dicembre, le famiglie che non avranno ancora risposto saranno contattate da un operatore comunale o da un rilevatore. A oggi a Torino hanno compilato il questionario via web in maniera autonoma (CAWI)2457 famiglie, pari al36,38%del campione, mentre in provincia le famiglie che hanno compilato e restituito il questionario via web, con un tasso di risposta pari o superiore al 40% sono quelle residenti nei comuni di: Albiano d’Ivrea con 44 famiglie (44%), Cafasse: 54 famiglie (45%), Cantalupa: 41 famiglie (41%), Colleretto Giacosa: 40 famiglie (40%), Loranzè: 41 famiglie (41%), Moncenisio: 11 famiglie (42,31%), Monteu da Po: 42 famiglie (42%), Orio Canavese: 46 famiglie (46%), Piossasco: 65 famiglie (41,4%), Rivalta di Torino: 72 famiglie (41,38%), Santena: 40 famiglie (40%), Venaus: 48 famiglie (48%), Villarbasse: 50 famiglie (41,32%).
La seconda rilevazione, svolta in 11 Comuni italiani tra cui Torino, prevede la compilazione di un questionario, sempre elettronico, con il supporto di un rilevatore incaricato dal Comune. Questo questionario è più breve di quello della rilevazione ‘da Lista’ e contiene quesiti specifici sulla dimora prevalentemente orientati a fornire informazioni utili per il conteggio della popolazione.
Per Torino sono stati campionati 1233 indirizzi e 1000 individui, a cui è stata consegnata nelle buche delle lettere l’informativa Istat non nominativa.
I dati ricavati sono poi integrati con quelli provenienti da fonti amministrative ed elaborati congiuntamente in modo da poter fornire, ogni anno, dati aggiornati e completi sulla popolazione che vive abitualmente in Italia. Tali dati, infatti, sono disponibili per diversi ambiti territoriali: nazionale, regionale, comunale e per aree più piccole come quartieri e sezioni di Censimento.
A Torino le attività censuarie sono coordinate e gestite, in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’Istat e la Prefettura di Torino, dal settore Statistica della Città, che assume formalmente la qualifica di Ufficio Comunale di Censimento (UCC) e ha il suo Centro di Rilevazione (CCR) in corso Valdocco 20 aperto sino al 23 dicembre dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 17 e il sabato dalle ore 9 alle ore 13. Il numero di telefono del CCR è 011 011 24500.
Tale Centro è dotato di postazioni con accesso a internet per permettere alle famiglie di compilare il questionario in maniera autonoma oppure attraverso un’intervista faccia a faccia condotta da un operatore comunale. Inoltre, il CCR costituisce il riferimento delle famiglie per ricevere, telefonicamente o di persona, chiarimenti o assistenza nella compilazione dei questionari.
I rilevatori, selezionati tra dipendenti comunali e appositamente formati, per l’indagine Areale si occupano principalmente di compiere una ricognizione preliminare dell’area di rilevazione, di effettuare la verifica del territorio e degli indirizzi e condurre la rilevazione porta a porta negli indirizzi campionati, attraverso l’intervista faccia a faccia (rilevazione CAPI – Computer Assisted Personal Interview). Per l’indagine ‘ da Lista’ i rilevatori devono recuperare le mancate risposte con rilevazione CAPI a domicilio.
La Città, per favorire la diffusione dell’informazione ai cittadini, ha distribuito i manifesti Istat nelle 8 sedi circoscrizionali e dell’URP, nelle 13 sezioni della Polizia Municipale, nelle 13 sedi anagrafiche e nelle sedi di PIU (Punto Informativo Unificato), Informa Giovani, Informa Lavoro e Informa Stranieri. Inoltre, l’Ufficio statistica sta inviando alle famiglie campione la lettera informativa a nome della Città di Torino con i riferimenti telefonici e gli orari del Centro di Rilevazione. A oggi, sono state spedite 2769 lettere.
Nel 2023 la Città di Torino ha raggiunto la percentuale di rispondenti con tecnica CAWI pari al 57,9% superando del 5% la quota del 2022 (52,2%).
Per il raggiungimento di tale risultato, in linea con l’obiettivo strategico di aumentare progressivamente il tasso di digitalizzazione dell’attività censuaria, l’Istat ha versato al Comune un contributo aggiuntivo. (e.b.)