Si è aperta questa mattina a Roma la seconda edizione di City to city, la due giorni di incontri fra i Comuni italiani che, insieme all’UNHCR, Agenzia Onu per i rifugiati, hanno sottoscritto la Carta per l’Integrazione delle persone rifugiate. Nell’occasione è stato presentato anche il primo Rapporto della Carta per l’integrazione.
All’evento era presente per la Città di Torino l’assessore alle Politiche Sociali e ai Diritti Jacopo Rosatelli. L’appuntamento costituisce un laboratorio dove i Comuni partecipanti possono promuovere, condividere e scambiare esperienze positive sull’inclusione, tra cui i servizi e gli strumenti sviluppati sui territori, le soluzioni abitative, l’accesso al welfare locale, l’inserimento lavorativo, l’acquisizione dei documenti, la promozione della salute, l’empowerment e la partecipazione dei rifugiati, la coesione sociale e la sostenibilità dei progetti.
Fondamentale, nello sviluppo degli impegni previsti dalla Carta per l’Integrazione sottoscritta, è il ruolo dello Spazio Comune, programma che prevede la presenza nelle città firmatarie di hub multifunzionali dove sono concentrati i servizi fondamentali per l’integrazione delle persone rifugiate, spazi aperti e facilmente accessibili dove i rifugiati possono trovare risposte ai propri bisogni di integrazione nelle comunità che li accolgono. “L’adesione alla Carta per l’integrazione, per Torino come per le altre città, non ha rappresentato solo un impegno ideale, ma si è tradotta in atti concreti – sottolinea Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali e ai Diritti della Città di Torino -.Il progressivo consolidamento dello Spazio comune di via Bologna ne è un esempio. La giornata di oggi dimostra un ulteriore elemento di valore della Carta: il fatto che spinge le amministrazioni cittadine a dialogare, confrontarsi, scambiarsi esperienze, migliorare le proprie politiche di accoglienza. In definitiva, a proporsi concretamente come attori essenziali dei processi di inclusione delle persone rifugiate”.
I dati presentati nel corso dell’appuntamento dicono che la popolazione di rifugiati in Italia cresce e si consolida, facendo aumentare anche l’attenzione e la consapevolezza sull’importanza dell’integrazione. Secondo i numeri ufficiali aggiornati al primo semestre del 2024, sono 487mila in Italia le persone sfollate forzatamente dal proprio Paese. Secondo il rapporto, su un totale di poco più di 3milioni di nuovi permessi di soggiorno emessi tra il 2011 e il 2022, il 23,4% deriva da ragioni legate alla richiesta di asilo o di altre forme di protezione. I Comuni aderenti alla Carta forniscono il 18% dei posti in accoglienza nel SAI a livello nazionale (Fonte ANCI – Servizio Centrale, aggiornata al 31 agosto 2024), a testimonianza del ruolo rilevante delle città aderenti alla Carta che, garantendo l’accesso ai servizi locali, all’istruzione e alle opportunità di lavoro, favoriscono la piena inclusione sociale, gettando le basi per la costruzione di un futuro migliore per i rifugiati.
“I Comuni che aderiscono alla Carta per l’Integrazione evidenziano come l’inclusione dei rifugiati sui loro territori rappresenti non solo una sfida da cogliere ma anche un fattore di arricchimento e sviluppo armonico, un valore basilare su cui investire energie e sforzi collettivi – dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino–. La cooperazione tra istituzioni, associazioni e cittadini è fondamentale per trasformare le sfide dell’integrazione in opportunità di crescita per le comunità intere. Solo seguendo insieme un approccio umano, pragmatico e bilanciato possiamo adottare soluzioni efficaci e durature che rispettino i diritti e la dignità dei rifugiati e le esigenze delle comunità ospitanti”.
Dopo l’apertura della mattinata, avvenuta nella Sala del Carroccio di Piazza del Campidoglio a Roma, l’evento prosegue nel pomeriggio con una tavola rotonda con assessori, dirigenti e ANCI sul tema della governance locale, a partire dalle esperienze di Spazio Comune e degli hub per l’integrazione. Domani l’appuntamento con la City to city si sposterà invece nella sede romana di UNHCR, dove si terrà un workshop con assessori e dirigenti delle Città partecipanti e ANCI.