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Sorriso e risata contagiose: Daisy Osakue, 28 anni, non sta nella pelle. L’Olimpiade di Parigi è arrivata e lei non vede l’ora di lanciare il suo disco il più lontano possibile, magari migliorando il primato italiano che già le appartiene (64.57 metri): tre anni fa a Tokyo raggiunse la finale, concedere il bis è l’obiettivo.
Che significato ha la seconda Olimpiade?
«È la conferma della bontà del lavoro fatto. È insieme strano ed emozionante, anche perché questa volta ci sarà il pubblico e la mia famiglia: avere papà e mamma allo stadio mi riempie di orgoglio».
L’intervista completa di Domenico Latagliata è su La Stampa – TorinoContinua la Lettura
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