Piante e arbusti sono stritolati, ridotti a cumuli di verde schiacciato a terra. Gli alberi sono «nudi», privi cioè di gran parte delle loro foglie, oltre che di alcuni rami. La maggior parte dei vetri delle serre, invece, è in frantumi. Si presenta così, oggi, l’orto botanico di Torino, scrigno verde ampio tre ettari nel cuore del parco del Valentino. È l’effetto della violenta grandinata che, venerdì scorso, si è abbattuta sulla città. Un nubifragio che, oltre a carrozzeria e parabrezza di centinaia di auto lungo le strade torinesi, ha devastato questo spazio verde gestito dall’Università di Torino, in grado di accogliere lo scorso anno ventimila visitatori (scolaresche comprese): «L’orto botanico ospita 2500 tipi di piante – spiega il curatore, Loïc Mingozzi – Circa il 90 percento sono distrutte». (Foto Daniele Solavaggione – Reporters)Continua la Lettura
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