L’allarme per le ricadute dell’aumento dei costi dei materiali (prevedibile nella misura del 36%) sui tempi e sulle modalità di realizzazione della linea 2 della metropolitana è stato al centro di una riunione della II commissione, presieduta da Tony Ledda.
Il dibattito si è focalizzato su una proposta di ordine del giorno presentata dalla consigliera Nadia Conticelli, un documento che invita l’Amministrazione comunale a richiedere con urgenza al Governo lo stanziamento dei fondi aggiuntivi resi necessari al completamento dell’opera dall’aumento dei costi dei materiali.
La linea 2 della metropolitana, nel documento, viene definita “non solo un’infrastruttura fondamentale per la sostenibilità della rete urbana di Torino, ma rappresenta il riscatto delle zone nord e sud che con questa opera verrebbero unite alla tratta principale, garantendo una nuova centralità di interi territori”. Una valutazione trasversale, questa: al punto di far emergere l’idea, nel corso della riunione, che l’ordine del giorno – eventualmente con emendamenti – possa essere non solo votato, ma sottoscritto e presentato in Sala Rossa da tutte le forze politiche.
Oltre tutto, si afferma nel documento discusso in commissione, la funzione sociale ed economica della linea 2 potrà dispiegarsi – e valere l’investimento – solamente con la conferma della progettualità completa, con le previste stazioni sui 28 km di percorso e con relativi depositi e parcheggi di interscambio. Il timore è che nuovi aumenti dei costi possano anche pregiudicare la realizzazione della tratta fra Porta Nuova e il Politecnico.
Nei prossimi giorni, si svolgeranno le interlocuzioni tra i diversi gruppi consiliari per verificare l’effettiva possibilità di un testo sul quale possa confluire l’unanimità dei voti. Un’eventualità che se realizzata, come è stato sottolineato in commissione, potrebbe conferire ulteriore forza alla trattativa con il governo italiano sui fondi per la metro 2.
(Claudio Raffaelli)
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