TORINO – «Oggi abbiamo bisogno di tenere viva la fiamma della lotta, soprattutto in questo momento che sembra notte fonda. In questa notte ci guideran le stelle: la memoria di chi ci ha precedute, la forza di chi non ha voglia di mollare, l’amore delle compagne di viaggio, la rabbia che ci scorre nelle vene. Lottiamo con determinazione e lo facciamo con tutti i mezzi!» ha detto Luca Minici, coordinatore del Torino Pride, dal palco in piazza Vittorio, ricordando l’amore e la lotta che guidano l’edizione 2024 del Torino Pride.
Più di 150mila persone hanno invaso le strade di Torino oggi, portando ognuna la propria unicità, i propri colori e le tante battaglie che ancora la comunità LGBTQIA+ si trova a dover combattere. Più di 1,6 kilometri di corteo nel suo punto più lungo.
18 carri e più di 50 realtà aderenti hanno dato vita a un lungo corteo per le strade di Torino, da corso Principe Eugenio fino a Piazza Vittorio. Al termine, le associazioni del Coordinamento Torino Pride e altre realtà ospiti hanno preso la parola dal palco, esprimendo tutta la rabbia e la speranza della comunità LGBTQIA+ torinese, i traguardi raggiunti e le tante istanze politiche ancora inascoltate. Con loro anche Michele Bravi, super-ospite del palco del Torino Pride, che ha portato tutto il suo supporto all’edizione di quest’anno.
«Quando ho cercato di guardare il fondo del corteo, e non sono riuscita a vedere la fine, mi sono resa conto che le nostre battaglie marciano su migliaia e migliaia di gambe: siamo marea! Una marea che non termina qui e oggi, ma invaderà ogni spazio e non arretrerà fin quando non raggiungeremo un vero cambiamento!» commenta Margherita Anna Jannon, segretaria del Torino Pride.
Il documento politico del Torino Pride 2024
L’articolo Torino Pride 2024: abbiamo bisogno di tenere viva la fiamma della lotta proviene da Quotidiano Piemontese.