MONCALIERI – Nuove Distillerie Vincenzi di Moncalieri in collaborazione con l’esperto di caffè Fabio Verona ha prodotto il primo gin in Italia realizzato con gli scarti di lavorazione del caffè, la cascara.
Il Sun-dried Gin è anche il primo al mondo realizzato con una particolare tecnica di filtrazione depositata.Il gin è un Compound la cui base è un classico London Dry realizzato con bacche biologiche provenienti dalla Toscana a cui è stato successivamente aggiunta della cascara biologica proveniente dal Perù.
I tempi di infusione sono fondamentali per l’estrazione delle sole componenti dolci e aromatiche della cascara, un novel food commercializzato in Europa da pochissimo con la denominazione di Coffee Cherry Tea. La successiva filtrazione meccanica e temporale della durata di quasi due mesi porta il prodotto finale ad essere perfettamente limpido e senza alcun residuo.
Il suo colore ambrato, totalmente naturale e senza alcuna aggiunta di coloranti o altri frutti, trae in inganno ma al profumo si sprigionano le delicate note del ginepro, mentre al palato si viene avvolti da note di uva passa, fichi secchi, datteri e dal classico gusto del boero, il tutto perfettamente bilanciato ed armonico con le note del gin, e totalmente lontano dal sapore del caffè torrefatto.
Il Sun-dried gin è un premium gin che prende il nome dall’essicazione naturale al sole tropicale delle bucce delle ciliegie del caffè dopo la spolpatura. Il completamento della realizzazione attenta all’ambiente è dato dall’utilizzo di una bottiglia realizzata in vetro riciclato (e riciclabile). Il design dell’etichetta, solare ed evocativa delle ciliegie del caffè è stata disegnata dal tatuatore Fabio Ghibaudo, con l’obiettivo di trasmettere immediatamente al consumatore la sensazione avvolgente di calore che si prova assaggiando questo gin, sia in purezza che in miscelazione.
DESIGN E PACKAGING
Nel realizzare il prodotto si è guardato a due aspetti fondamentali: sostenibilità e riconoscibilità. La prima è data dall’utilizzo di una bottiglia tonda in vetro riciclato (e riciclabile), mentre la seconda viene offerta da un’etichetta inusuale nel mondo dei gin, con un design che sulla stagera spicca immediatamente per i suoi colori e per il suo disegno, quasi infantile, a ricordare il calore e la luminosità del sole tropicale al quale sono messe ad essiccare le ciliegie del caffè dopo la spolpatura. la sagoma del picker in etichetta ricorda il suo ideatore, l’esperto Fabio Verona, il cui nome è espresso anche sulla bottom line a determinarne l’autenticità.
FUNZIONALITA’ ERGONOMIA
La bottiglia, che misura 20,5 cm di altezza per 8 cm di diametro è molto maneggevole. Il suo contenuto è di 700 ml e la forma la rende molto bilanciata e comoda nella presa per la realizzazione dei drink.
ATTINENZA AL MERCATO
Il mondo della mixology ed in particolare dei gin premium è in costante crescita, con particolari attenzioni alle produzioni più tradizionali. Il Sun-dried Gin vuole posizionarsi in una fascia che copra sia gli amanti del gin in purezza da meditazione, che per i bartender più innovativi, capaci grazie alle sue caratteristiche aromatiche così nuove, sorprendenti e strane, di utilizzarlo nella realizzazione e rivisitazione di cocktail classici in sostituzione di altri distillati, per creare drink list in linea con le attuali esigenze di mercato.
IMPATTO AMBIENTALE
La cascara è comunemente un prodotto di scarto della lavorazione del caffè nei paesi di origine. Solo ultimamente, alcune virtuosi produttori, hanno realizzato una cascara biologica essicata con metodi naturali al sole tropicale e senza l’utilizzo di energie, con lo scopo di farne delle tisane ricche di antiossidanti naturali ed energizzanti, e riciclando in questo modo un prodotto altrimenti destinato allo smaltimento. L’idea di utilizzare la cascara biologica per la realizzazione di un nuovo gin rientra in un contesto di progetto ambientale più ampio, dove anche il ginepro toscano è di produzione biologica e la bottiglia è in vetro riciclato.
L’articolo A Moncalieri nasce il primo gin italiano prodotto dalla cascara, scarto di lavorazione del caffé proviene da Quotidiano Piemontese.