Home Stampa Localeilrisveglio-online.it Istituzione della Consulta, è scontro

Istituzione della Consulta, è scontro

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Alla riunione di lunedì in Sala Consigliare è intervenuto il presidente della Consulta delle Associazioni di San Maurizio Gianpiero Novaretti, che ha sottolineato le differenze con una Pro loco e l’importanza di armonizzare il calendario degli eventi oltre a rassicurare l’uditorio casellese sulla possibilità di un avvio a tappe.

CASELLE — Non sarà semplice né immediato, ma forse riuscirà a prendere vita all’ombra degli aerei una Consulta delle Associazioni. Nonostante mancassero gli esponenti di più della metà delle realtà aggregative, i rappresentanti intervenuti alla riunione aperta di lunedì della Commissione Ordinamento Uffici e Affari Generali si sono espressi a favore di un organismo simile a quello già presente in molti Comuni, come a San Maurizio dal 1999, per creare una sinergia tra le associazioni e un dialogo con l’Amministrazione. Per questo il presidente della Commissione Endrio Milano ha voluto accanto a sè Gianpiero Novaretti, presidente dell’organismo del paese limitrofo, oltre al consigliere di maggioranza Antonino Bocchetta e al segretario comunale.

«Non si tratta di cedere sovranità ad altre associazioni – ha specificato Milano – Quelle più piccole hanno paura di perdere autonomia, in realtà c’è un potenziamento delle loro capacità ». Novaretti ha sottolineato la differenze tra una Pro loco e una Consulta, l’importanza di armonizzare il calendario degli eventi e rassicurato l’uditorio sulla possibilità di un avvio a tappe.

Alcuni volontari molto attivi come Vittorio Mosca (chiesa dei Battuti), Enzo Carlone (Unitre) e Paolo Ribaldone (Pro loco) si sono detti disponibili a confronti informali con la Commissione e l’Amministrazione per la stesura di un regolamento. Ma è sul terreno politico che si registrano polemiche interne alla minoranza. La Commissione era formalmente deserta per l’assenza di Paolo Gremo e Andrea Fontana, come già accaduto il 20 novembre: per questo Luca Baracco, collega di Gremo, ha sollevato dal pubblico la non validità formale della convocazione.

«Non vorrei perdere il lavoro di questa sera – ha detto Milano – Gremo e Fontana si assumano le loro responsabilità». Per l’ex vicesindaco «nulla contro la Consulta, ma è un punto del programma della maggioranza, che deve presentare una bozza. Non condivido il metodo di lavoro e la sostituzione della consigliera Alice Russello con Bocchetta non è passata dal Consiglio Comunale». Per Fontana «è come se Milano ricercasse l’approvazione della maggioranza per un suo allineamento». Perplessità della vicesindaca Giuliana Aghemo, invece, per la poca partecipazione delle associazioni.

— STEFANO TUBIA

fonte www.ilrisveglio-online.it edizione 25/01/2024

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