Il sondaggio è stato chiuso da alcune ore e, anche se i risultati sono noti, ci sono molte sfaccettature da analizzare.
È necessario riconoscere che questo sondaggio, in assenza di cambiamenti di idee, che ho osservato solo raramente, non avrà grande impatto. Tali cambiamenti si vedono in persone con una predisposizione naturale al cambiamento, che ascoltano le molteplici e talvolta contrastanti voci del loro ambiente. Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire.
Questo sondaggio, pur non essendo destinato a cambiare nulla, ci offre un piccolo dono. Quanti di voi avrebbero mai pensato di sedersi davanti a un PC e dire: “Secondo me è meglio fare così?” Pochi, eppure questo sondaggio, seppur un “gioco”, ci ha concesso un “briciolo di democrazia”, seppur virtuale.
Non avrei mai immaginato di superare i 500 voti. Scherzosamente, non me ne voglia il diretto interessato (che magari ne sarà contento), ma quando si parlerà del “più votato”, si penserà con un sorriso a questo sondaggio piuttosto che ad altro.
C’è poi la sfaccettatura, a mio avviso negativa, di coloro che non hanno boicottato, ma hanno ignorato il sondaggio. Pensavano forse che la scelta fosse già quella giusta nel loro programma elettorale? Con il passare del tempo e la pandemia che ha stravolto tutto, molte variabili sono cambiate. Se quella scelta era tra le opzioni votabili, perché non invitare a votare? Il risultato avrebbe potuto confermare la loro scelta… o forse avrebbero temuto il contrario?
Ormai il vecchio Baulino è destinato a diventare il nuovo municipio di Caselle. Non c’è speranza di una gara deserta; sono state fatte molte agevolazioni che, di norma, non favoriscono il contribuente. Da ex capo di un ufficio tecnico, ho trovato la cosa allettante e non credo che anche questa volta la gara sarà deserta.
Mi viene da pensare che la struttura sarà terminata fra qualche anno,
forse in un momento in cui potremo stampare il certificato da casa senza dover prenotare e andare negli uffici, come già avviene in molti paesi europei. Forse in un anno in cui l’interazione con l’impiegato comunale potrà avvenire da casa, come già si fa in alcune nazioni.
Potrebbe anche essere che le riunioni fra gli uffici comunali si svolgano regolarmente in via telematica, come già faccio io comodamente da casa da tre anni.
La mia speranza è che nella MEGA STRUTTURA venga finalmente contemplata una aula consiliare adeguata, dove non ci si ritrovi con un muro davanti e dove ci sia un buon audio e video anche per coloro che seguono da casa. La democrazia e i diritti non si fermano dopo aver inserito la scheda nell’urna, ma iniziano da quel momento, e i diritti e i doveri sono per tutti.
Sono soddisfatto dei risultati del sondaggio, non solo per i numeri, ma anche perché, nonostante le critiche di faziosità e di eccessiva semplicità (ci lamentiamo del burocratese e ora della semplicità), ci sono stati post di libera discussione con spunti interessanti.
Durante i miei anni di studio, ho vissuto in una residenza universitaria EDISU. I miei genitori non erano ricchi e quel sostegno è stato fondamentale per me e per gli altri circa 700 studenti fuori sede. Senza quell’aiuto, forse non sarei dove sono oggi. Ho letto che alcune residenze universitarie sono definite “dormitori” e che sono vuote. Io invece ritengo che siano luoghi di crescita, e non lo capisce chi non ci ha mai vissuto.
Forse sono vuote quelle gestite da enti ecclesiastici o con rette simili a quelle di un hotel a quattro stelle. I miei migliori amici li ho conosciuti in residenza, dove siamo cresciuti aiutandoci a vicenda e superando le avversità. Abbiamo imparato a cucinare, a fare la spesa, a gestire la vita quotidiana. Dopo 30 anni, siamo tutti professionisti, grazie anche a quell’aiuto che era semplicemente “una casa con un tetto”.
Una cosa molto positiva del sondaggio sono state le risposte classificate nella categoria “altro”, che riflettono inconsciamente una necessità odierna dei cittadini di Caselle.
Infine, considerando che le diverse strutture che confluiranno nel Baulino saranno lasciate vuote e all’abbandono, potremmo pensare in anticipo a come riutilizzarle. La lista di cose da fare è già pronta, quindi ci siamo portati avanti.
I risultati completi del sondaggio, oltre a offrire dati significativi, ci hanno permesso di anticipare e pianificare per il futuro, dimostrando come un’iniziativa apparentemente semplice possa avere un impatto notevole sulle decisioni comunitarie.
Concludendo, il sondaggio, pur nelle sue limitazioni, ha stimolato un coinvolgimento e una riflessione che vanno oltre i semplici numeri, aprendo spazi per discussioni costruttive e partecipazione attiva. Questo rappresenta un piccolo ma significativo passo verso una maggiore democrazia e coinvolgimento civico nella gestione delle questioni locali.