Corte Costituzionale

Serie Costituzionale n.7 del 12/02/2025

12/02/2025 Gazzetta n. 7

Referendum, Giustizia e Lavoro: le ultime pronunce della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale si è recentemente pronunciata su diverse questioni di rilevanza nazionale, affrontando temi che spaziano dai diritti individuali ai referendum, fino alla regolamentazione del mercato del lavoro. Le sentenze e le ordinanze pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2025 riflettono il delicato equilibrio tra la tutela dei diritti costituzionali e le esigenze di ordine pubblico e giustizia.

Sequestro di persona e procedibilità a querela: confermata la disciplina vigente

Una delle sentenze più attese riguardava la possibilità di procedere a querela di parte nei casi di sequestro di persona in danno del coniuge. La Corte ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale, confermando che tale reato, se commesso contro il coniuge o l’ex coniuge, rimane procedibile d’ufficio. La decisione si basa sul principio di tutela delle vittime di violenza domestica e sulla necessità di evitare pressioni indebite per la remissione della querela.

Referendum: via libera solo a quelli con quesiti chiari e coerenti

Importanti decisioni hanno riguardato l’ammissibilità di alcuni referendum. In particolare, la Corte ha bocciato il referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata delle Regioni, ritenendolo privo di chiarezza e potenzialmente fuorviante per gli elettori. Di contro, è stato ammesso il referendum sulla riduzione dei tempi di residenza per ottenere la cittadinanza italiana, considerato chiaro e omogeneo.

Anche la richiesta di abrogazione delle norme sui licenziamenti illegittimi nel Jobs Act è stata giudicata ammissibile, con la Corte che ha sottolineato la coerenza del quesito con l’attuale quadro normativo.

Tutela dei lavoratori e giustizia tributaria

Un’altra sentenza significativa ha riguardato i compensi per interpreti e traduttori nei processi. La Corte ha dichiarato incostituzionale la norma che prevedeva onorari ridotti per le vacazioni successive alla prima, riconoscendo il principio di proporzionalità nella retribuzione dei professionisti che operano per la giustizia.

Sul fronte del lavoro, una decisione importante è stata presa dal Tribunale di Torino, che ha confermato il diritto alla Carta del Docente anche per i docenti non di ruolo, sulla base di recenti pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Cassazione.

Il ricorso del Governo contro la Regione Siciliana

Tra gli atti di promovimento del giudizio costituzionale spicca il ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri contro una legge della Regione Siciliana. In particolare, il Governo contesta la norma che rinvia le elezioni nei liberi consorzi comunali e nelle Città metropolitane, ritenendola in contrasto con la Costituzione.

Conclusioni

Le pronunce della Corte Costituzionale delineano un quadro di forte attenzione ai principi di equità, trasparenza e tutela dei diritti fondamentali. La giustizia, il lavoro e la partecipazione democratica restano al centro dell’agenda istituzionale, con la Corte che si conferma garante della legalità e della coerenza del nostro ordinamento.