L'analisi delle entrate di un bilancio, cioè delle risorse finanziarie di cui il Comune può disporre, è importante, perché una corretta politica delle entrate migliora la possibilità di raggiungere gli obiettivi che l’Amministrazione propone per il benessere dei cittadini.
L’entrata di un Comune nasce quando si verifica l’accertamento, cioè quando sono individuati: la persona debitrice verso il Comune, la cifra dovuta, la ragione e la scadenza. Le fasi successive sono:
Le entrate di ogni Comune arrivano da voci differenti; per brevità si può dire che si possono distinguere in due grandi categorie, entrate correnti e entrate in conto capitale e derivano principalmente da:
Non è detto che tutte le fasi di entrata avvengano nello stesso anno, quindi un’entrata potrebbe essere accertata in un anno, ma il denaro nelle casse comunali (riscossione) potrebbe entrare l’anno successivo, dando luogo ai cosiddetti residui attivi.
La voce entrate nel bilancio, quindi, è frutto della somma di alcune altre sottovoci (che in linguaggio tecnico si chiamano titoli) che compongono la cifra complessiva e che sono a loro volta articolati in successive classificazioni (tipologie, categorie).
Capitoli e articoli sono un aspetto puramente gestionale del bilancio e sono specificati nel PEG – Piano Esecutivo di Gestione, con il quale viene affidata ai responsabili dei servizi dell’Ente la dotazione finanziaria, di personale e strumentale necessaria per raggiungere gli obiettivi assegnati.
Una parte delle entrate del Comune, per es. le sanzioni per violazione del Codice della Strada, sono entrate vincolate, perché possono essere utilizzate solo per specifiche spese individuate da leggi o atti amministrativi.