Corte Costituzionale

Serie Costituzionale n.9 del 26/02/2025

26/02/2025 Gazzetta n. 9

Nel numero 9 della Gazzetta Ufficiale – Serie Corte Costituzionale del 26 febbraio 2025 emergono numerosi temi di rilievo costituzionale, tra sentenze e ordinanze che toccano i tributi, il settore energetico, gli appalti pubblici, la previdenza, le professioni e la transizione ecologica.

La sentenza n. 20 ha dichiarato inammissibile una questione sollevata sulla disciplina ICI per immobili ad uso promiscuo appartenenti ad enti religiosi. Il caso riguardava il Seminario vescovile di Novara, in parte destinato al culto e in parte a fini scolastici e commerciali. La Corte ha ritenuto carente la ricostruzione normativa e ha chiarito che la normativa successiva (IMU) ha risolto tali ambiguità con regole più trasparenti, anche alla luce del diritto europeo.

Con l’ordinanza n. 21, la Corte ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia UE per chiarire se il contributo di solidarietà sulle imprese energetiche previsto dalla legge di bilancio 2023 violi il regolamento europeo 1854/2022. Il nodo riguarda l’estensione della misura a soggetti diversi da quelli previsti dal regolamento, inclusi i rivenditori downstream.

Tra gli atti di promovimento, il ricorso n. 7 del Governo impugna la legge regionale pugliese n. 39/2024 per l’introduzione di un salario minimo negli appalti e per la creazione di RSA a gestione pubblica. Si contestano profili di incostituzionalità in materia di competenze e finanza pubblica.

La Regione Sardegna, nel ricorso n. 8, viene chiamata in causa per aver approvato una legge che individua aree idonee e non idonee per impianti da fonti rinnovabili. Secondo il Governo, tale norma eccede le competenze regionali e compromette la transizione energetica, ponendo limiti rigidi anche ad autorizzazioni già in corso.

Importante anche l’ordinanza n. 30 del Tribunale di Ravenna, che rimette alla Corte la questione della perdita dell’intero anno di pensione “Quota 100” per violazione del cumulo di redditi. La Corte dovrà valutare se tale misura sia proporzionata e conforme al principio di capacità contributiva.

L’ordinanza n. 31 della Corte dei conti Umbria solleva dubbi sul finanziamento delle attività di ARPA tramite fondi sanitari, senza distinzione tra le diverse funzioni, ponendo problemi di compatibilità con i vincoli di bilancio e destinazione delle risorse.

Infine, due ordinanze del Tribunale di Roma: la n. 32 mette in discussione la sanzione automatica della radiazione per psicologi condannati penalmente; la n. 33 solleva questione sulla recente abrogazione del reato di abuso d’ufficio, un tema centrale nell’attuale dibattito sulla riforma della giustizia.