Il numero 12 della Gazzetta Ufficiale – Serie Corte Costituzionale del 19 marzo 2025 raccoglie un insieme significativo di pronunce e atti che toccano tematiche centrali del diritto costituzionale, con implicazioni che spaziano dalla sanità pubblica alla gestione delle finanze regionali, fino al trattamento dei detenuti e ai diritti delle persone con disabilità.
Tra le sentenze, spicca la n. 30, che ha dichiarato parzialmente incostituzionale il limite massimo di due ore giornaliere di permanenza all’aperto previsto per i detenuti sottoposti al regime speciale del 41-bis. La Corte ha ritenuto che tale restrizione viola il principio di uguaglianza e la funzione rieducativa della pena, ponendo l’accento sull’importanza della salute psicofisica dei detenuti, in linea con il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
Un altro intervento di rilievo è l’ordinanza n. 29, che ha chiuso un contenzioso tra lo Stato e la Provincia autonoma di Bolzano su alcune disposizioni di bilancio. Il processo si è estinto a seguito della rinuncia del Governo, accolta dalla Provincia, dopo l’adozione di nuove norme provinciali che hanno soddisfatto le richieste dello Stato.
Numerosi anche gli atti di promovimento del giudizio. La Regione Puglia ha sollevato due ricorsi (nn. 11 e 12), contestando rispettivamente la mancata restituzione alle regioni delle somme anticipate per gli indennizzi sanitari (riconosciuti ai soggetti danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni o emoderivati) e alcune previsioni della legge regionale di stabilità in materia sanitaria, formazione, contributi straordinari e modifica dei criteri di ineleggibilità.
Significativo è anche il ricorso per conflitto di attribuzione presentato dalla Regione Sardegna (n. 2), contro l’ordinanza del Collegio regionale di garanzia elettorale che disponeva la decadenza dell’attuale Presidente della Regione per presunte irregolarità nei rendiconti elettorali. Il caso tocca direttamente la tenuta democratica delle istituzioni regionali.
Tra le ordinanze, merita attenzione la n. 43 della Corte di Cassazione, che solleva la questione di legittimità dell’esclusione del convivente di fatto dal diritto al congedo straordinario per l’assistenza di persone con disabilità. La norma, antecedente alla riforma del 2022, è ritenuta discriminatoria e lesiva della parità dei diritti.
In ambito penale e processuale minorile, l’ordinanza n. 45 del Tribunale per i minorenni di Roma critica la rigidità introdotta dalla riforma del 2023 nell’escludere la messa alla prova per alcune ipotesi aggravate di reati sessuali. Infine, l’ordinanza n. 46 della Corte d’appello di Firenze riguarda la non sostituibilità della pena detentiva per reati gravi, sollevando dubbi sulla proporzionalità della misura.
Questa edizione della Gazzetta mostra come il diritto costituzionale si confronti quotidianamente con le istanze della società civile e con l’equilibrio tra esigenze di sicurezza, tutela dei diritti fondamentali e rispetto delle competenze istituzionali.