La Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2025 pubblica decisioni di rilevanza costituzionale che ridefiniscono principi fondamentali in materia di uguaglianza e giustizia sociale.
La Sentenza N. 1 annulla la norma della Provincia autonoma di Trento che richiedeva una residenza decennale continuativa per accedere agli alloggi pubblici. Tale requisito è stato ritenuto discriminatorio verso i soggiornanti di lungo periodo e privo di un’effettiva connessione con lo stato di bisogno. La Corte Costituzionale, basandosi sugli articoli 3 e 117 della Costituzione e la direttiva UE 2003/109, ha sancito l’incostituzionalità della norma, ribadendo il diritto all’uguaglianza nell’accesso ai servizi sociali.
Importanti sono anche le Ordinanze N. 237 e N. 240. La prima pone l’accento sulla mancata previsione di una sospensione della prescrizione per le azioni di responsabilità tra associazioni non riconosciute e i loro amministratori. Questa lacuna normativa è ora al vaglio della Corte, che potrebbe colmare una disparità rispetto alle persone giuridiche. La seconda ordinanza solleva dubbi sulla legittimità del limite massimo alle indennità di licenziamento nelle piccole imprese, giudicato non equo e lesivo del diritto a una tutela adeguata.
Queste pronunce evidenziano il ruolo della Corte Costituzionale come garante dell’uguaglianza e dell’equità, intervenendo per armonizzare la legislazione nazionale con i principi costituzionali e comunitari.